Beatrice Venezi: la “Bacchetta Nera” che sfida i pregiudizi della cultura italiana
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E' ovvio che le armi non finiscono tutte sui campi di battaglia in Ucraina, sarebbe ingenuo pensare il contrario.
Per cominciare scemo sarai tu come tutti i neonazisti del giorno d'oggi.
Se giornali così importanti sollevano dubbi circa la destinazione delle armi è perchè ci sono seri motivi di ritenere che parte di queste armi vadano sul mercato nero e magari fra poco parte di queste ce le troviamo in casa nostra nei gruppi criminali. Comunque siccome ci sono 100 guerre al mondo con 100 aggressori e 100 aggrediti o si aiutano tutti e 100 gli aggrediti oppure non si aiuta nessuno. Eppoi non mica di pagare il gas e la luce dieci volte di più di un anno fa. A noi gli Ucraini che ci hanno dato d'aiuto? Hanno preso dei migranti che sbarcavano a Lampedusa? Figurati nazisti come sono pensa un po se si prendono dei neri che gli inquinano la razza
Con le armi ci fanno il caffè. Le smontano e le trasformano in caffettiere che rivendono agli italiani; oltre a farcisi il caffè per loro e a farci caffè avvelenati per i russi.
Oh scemi!!! Ma come pensate abbiano potuto resistere per cinque mesi facendo danni notevoli al nemico??!?!?
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