Le armi inviate in Ucraina che fine fanno?
I reporter della Cbs hanno espresso il timore che i sistemi d’arma modernissimi che gli Usa inviano a Kiev possano finire “al mercato nero, che ha prosperato nel Paese grazie alla corruzione dal crollo dell’Unione Sovietica”.
Su questo la celebre emittente americana ha fatto un documentario dal titolo “Arming Ukraine” dove il fondatore dell’ong Blue-Yellow, Jonas Ohman, ha riferito che solo il 30% degli aiuti raggiungeva il fronte.
Nel documentario Andy Milburn, fondatore del gruppo Mozart (compagnia di veterani ex marine che addestra soldati ucraini in Donbas) lamenta l’assenza di logistica:
“La sorpresa non è che tutta questa roba (gli armamenti) non arriva dove deve andare, ma che la gente se lo aspettasse davvero.
Se la politica degli Usa è quella di sostenere l’Ucraina, non puoi fermarti a metà strada. Perché non mettere almeno delle persone sul posto a supervisionare il Paese?”.
Tutto questo ha scatenato le ire del governo ucraino, portando la Cbs a cancellare il tweet in cui pubblicizzava l’inchiesta e ad un generale ridimensionamento delle accuse.
A questo punto pretendiamo di sapere quale sia la verità. Le armi che anche l’Italia ha inviato in Ucraina, che fine fanno?
Si sta alimentando la guerra in Ucraina o, oltre a questo, si stanno rifornendo dei criminali attraverso il mercato nero, con rischi anche per il nostro Paese?
Continueremo a chiedere chiarimenti al governo italiano, fino all’ultimo giorno in cui saremo qui!
#Alternativa
Pino Cabras
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