Bordello comunale sui passi carrabili
Intanto prorogata a fine ottobre la scadenza.
Ecco un estratto da L i D
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Si prosegue a discutere in merito alla nuova tassa sui passi carrabili. Il consigliere di opposizione Vincenzo Alfarano, su stimolo di alcuni cittadini, ha richiesto un incontro della Commissione di controllo e garanzia per approfondire quelle che considera, a suo avviso, delle presunte illegittimità.
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La seduta si è svolta stamani (25 settembre) nella sala biblioteca di Palazzo Santini, presente l’assessore Buchignani, oltre ai commissari e ai tecnici del Comune di Lucca, Giannini, Marino e il segretario generale Fulvio Spatarella.
“Le presunte illegittimità, sono più di una e ci pongono molti dubbi – spiega Alfarano -. Per prima cosa, la possibilità di tassare gli accessi a raso, che era stata esclusa da una sentenza della Corte di Cassazione del 2022, in quanto una persona alla fine, finirebbe a dover pagare per poter liberamente entrare e uscire da casa propria. La seconda, la mancanza di un parere dei revisori contabili sull’ultimo regolamento approvato, che va sostanzialmente ad allargare quella che è l’utenza che sarà soggetta a tassazione. Ed infine, la terza, la delibera stabilisce un canone annuale fisso di 24 euro a metro quadro e viene richiesta la larghezza del passo, la situazione cambia però da caso a caso”.
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“Noi riteniamo che questo – prosegue Alfarano -, oltre che da un punto di vista tecnico, abbia un significato politico preoccupante, in quanto si mettono le mani nelle tasche dei cittadini lucchesi in un modo che a noi dà serie perplessità. Sostanzialmente, se c’è una sentenza di Cassazione, c’è anche la possibilità di un ricorso da parte dei cittadini. E sono loro ad aver fatto numerose segnalazioni perché preoccupati, non solo di una nuova imposizione fiscale che ormai purtroppo nel comune di Lucca non è nuova negli ultimi due anni: si pensi all’aumento della Tari e del suolo pubblico più generalizzato. Ma sono anche interessati a capire la legittimità di queste procedure”.
Sostanzialmente i tecnici comunali rispondono ad Alfarano su tutti e tre i punti, anche se si riservano la possibilità di verificare alcune precisazioni.
Sui passi carrabili a raso, viene evidenziato che si tratta di una sentenza di Cassazione del 2022 che fa riferimento a una normativa decaduta e sostituita da una nuova. Il problema rientrava nella definizione di occupazione e di passi carrabili. Secondo la sentenza degli ermellini i passi carrabili sono evidenziati da manufatti o da un intervallo o modifica del piano stradale per agevolare l’accesso ai veicoli, sono esclusi però gli accessi a raso che si aprono nella pubblica strada, perché mancano di opere tali da rendere certa l’occupazione del suolo pubblico. Secondo i tecnici del Comune di Lucca, la regolamentazione della parola occupazione è considerata da un punto di vista formale del legislatore sulla normativa del 2019, dal punto di vista pratico però il richiedente sta avanzando il diritto di utilizzare in modo esclusivo uno spazio pubblico, impedendo ad altri di fruirne. In quel caso, a loro avviso, il richiedente per far sì che si possa intervenire con una rimozione di un mezzo che la sta occupando, deve pagare una corrispettivo al Comune di Lucca.
Insomma spiegano i tecnici: “ Se si occupa uno spazio pubblico si paga un canone, il caso del passo carrabile a raso è una sottrazione di spazio pubblico che non può essere utilizzato per altri scopi e questo va indennizzato”. La sentenza però fa riferimento ad un articolo abrogato e sostituito, di conseguenza gli uffici comunali, pur conoscendola, non ne hanno fatto nessun riferimento per la normativa sui passi carrabili. Il secondo punto riguardava la tariffa calcolata in metri: sulla normativa si parla di metri convenzionali e di metri lineari, non di metri quadrati. Una cosa che ha lasciato perplessi anche i tecnici del Comune. Adesso la profondità del passo carrabile è indifferente, probabilmente una scelta per “tagliare la testa al toro”.
Ultima questione la mancata richiesta del parere dei revisori dei conti. Secondo gli uffici, il documento che si occupa dei passi carrabili è esclusivamente un documento tecnico e non tributario, come fra l’altro è scritto nel contenuto. Tuttavia secondo i commissari Alfarano e Raspini, la normativa, può dire ciò che vuole, ma regolamenta un tributo e modifica il presupposto impositivo ed è quindi una modifica al regolamento tributario, soggetta al parere dei Revisori.
“In un articolo si può dichiarare quello che si vuole – precisa Raspini -, ma per la tipologia delle modifiche, in questa fattispecie, la disciplina tecnica non è neutra da un punto di vista fiscale. Non essendo neutra ha un effetto fiscale, se pur non di tipo fondativo, ma dal punto di vista di quanto si paga e di chi paga si. Forse il parere dei Revisori dei conti ci voleva, l’obiezione mi pare fondata”.
Gli uffici tecnici riguarderanno la questione, anche a tutela di tutta l’amministrazione. Raspini, da presidente di Commissione controllo e garanzia invita l’amministrazione a fare tutte le verifiche necessarie.
Nel mentre, per consentire ai cittadini di potersi mettere in regola con un lasso di tempo più ampio, l’amministrazione comunale ha deciso di prorogare di un mese – quindi entro il 31 ottobre – la scadenza per poter comunicate la rinuncia della vecchia concessione o la richiesta della nuova che prevede il pagamento di un canone annuale di 24 euro al metro quadrato. In assenza di rinnovo, lo spazio davanti a cancelli e accessi potrà essere adibito a nuovi parcheggi pubblici e che non potranno essere utilizzati in modo improprio i vecchi divieti di sosta relativi alle vecchie concessioni che dovranno necessariamente essere eliminati.
Tutti i moduli per le richieste possono essere scaricati sia dal sito del comune di Lucca che dal sito di Lucca Riscossione e Servizi, oppure sarà possibile ritirare la modulistica direttamente nella sede di Lucca Riscossione e Servizi. Coloro che non volessero rinnovare la concessione, dovranno compilare il relativo modulo di disdetta e riconsegnare fisicamente il cartello all’ufficio strade e progettazione del Comune di Lucca. Nel caso in cui il titolare di passo carrabile sia diverso rispetto al richiedente, per poterlo mantenere esposto, dovrà fare la voltura sempre riempiendo l’apposito modulo reperibile nelle modalità sopra indicate e trasmetterlo al Comune.