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La scomparsa di Piero Angelini, avvenuta all'età di 88 anni, segna la fine di un capitolo importante per la politica lucchese e toscana. Angelini è stato una figura di riferimento per oltre mezzo secolo, caratterizzata da un impegno costante nella vita pubblica e da una profonda competenza amministrativa. Con una carriera che ha toccato vari livelli istituzionali, dal consiglio comunale di Lucca al parlamento italiano, passando per il consiglio regionale della Toscana e il ruolo di sottosegretario all'ambiente, Angelini ha sempre avuto a cuore le tematiche cittadine e regionali.
Il cordoglio espresso dal sindaco di Lucca, Mario Pardini, e da altri esponenti politici come Massimiliano Baldini della Lega, evidenzia la stima e il rispetto guadagnati nel corso degli anni. Angelini era conosciuto non solo per la sua dedizione, ma anche per il suo occhio critico e attento, che non ha mai perso interesse per il dibattito pubblico, come testimoniato dalla sua ultima apparizione in occasione di un incontro sull'urbanistica nel dicembre scorso.
Piero Angelini lascia effettivamente un'importante eredità politica, costruita attraverso una lunga carriera al servizio della sua comunità e del paese. La sua influenza sulla vita politica lucchese e toscana, e il suo contributo a livello nazionale come deputato e sottosegretario, sono il segno di un impegno costante e di una dedizione che ha attraversato più di cinquant'anni.
Il suo ruolo di consigliere comunale, regionale e deputato ha dato forma a decisioni e progetti che hanno inciso profondamente sul territorio. Il suo lavoro come sottosegretario all'ambiente nei governi degli anni '80 ha segnato un momento cruciale nelle politiche ambientali italiane, dimostrando una visione e una sensibilità che erano rare per l'epoca. Anche il suo coinvolgimento fino agli ultimi anni della sua vita nelle discussioni sull'urbanistica e sul sistema idrico regionale testimonia la sua capacità di restare rilevante e influente fino alla fine.
La comunità lucchese, che lo ha visto protagonista per così tanto tempo, perde non solo un politico di grande esperienza, ma anche una figura dotata di intuizioni lungimiranti e di una passione inestinguibile per il bene pubblico
Purtroppo a Lucca persone del suo spessore non ci sono più’.
anonimo - 26/09/2024 08:28
Era uno squalo della politica, ma aveva anche il senso della dignità del ruolo di Lucca, che non avrebbe voluto ridotta a cittadina turistica della provincia pisana quale è oggi. Quanto alla "....fine di un capitolo importante per la politica lucchese e toscana,,,", sarà bene ricordare che Angelini era antitoscano, come per altro disse al conduttore RAI Marzullo durante un'intervista. Lucca è oggi imbelle e toscanizzata, ma non cancelliamo la storia.
anonimo - 26/09/2024 05:05
Era uno squalo della politica, ma anche una persona che capiva che Lucca non poteva ridursi a cittadina turistica quale è oggi. Il livello era altro rispetto ai politici attuali.
Quanto alla "...fine di un capitolo importante per la politica lucchese e toscana...", sarebbe bene ricordare che Angelini era antitoscano, come espresso in una intervista che rilasciò alla RAI ed in particolare a Marzullo. Basta andarlo a riascoltare. Lucca oggi è toscanizzata ed imbelle, ma almeno si ricordi la storia.
Ho avuto modo di conoscere il Prof. Angelini ed insieme abbiamo combattuto una battaglia a suon di esposti per una questione poco chiara dove la precedente gestione del Comune ha favorito una nota azienda toscana. Ho apprezzato la sua enorme competenza in materia di leggi ma soprattutto la sua razionalita', lucidita' ed estrema correttezza nei comportamenti e nei ragionamenti che purtroppo si scontrava con una politica fatta di scambi di favori e passaggi fatti di nascosto per superare le regole.
Sono rimasto in contatto con lui fino a un anno fa ed avevo capito che gia' con la perdita della moglie aveva cominciato a guardare gli avvenimenti e le situazioni torbide, che immediatamente individuava, con maggior distacco. Una grandissima perdita per Lucca, soprattutto per quella Lucca che vorrebbe che i cittadini vedessero rispettati i propri diritti.
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