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  • 18/09/2024 09:22

Beatrice Venezi a L'Augusta: "Puccini uomo moderno contro le lobbies che, ieri come oggi, ingessano la cultura

Beatrice Venezi a L'Augusta: "Puccini uomo moderno contro le lobbies che, ieri come oggi, ingessano la cultura. D'accordo con intitolargli il Teatro del Giglio"

Tutto esaurito per il ritorno del direttore d’orchestra Beatrice Venezi a L’Augusta – la Fortezza delle Idee, dove ha presentato il suo ultimo libro "Puccini contro tutti", accompagnata dal presidente del festival Iacopo Di Bugno.

“Puccini, oltre al Maestro che tutti conosciamo, è stato un vero genio della modernità – ha esordito la Venezi – come artista nel modo di concepire l’opera, di fare arrivare emozioni agli spettatori, di raccontare storie di persone comuni, come uomo nel continuare a vivere desiderando, innamorandosi, amando l’arte, il bel vivere, senza mai spaventarsi del progresso: proprio questo suo essere pop lo ha inimicato alla lobby che voleva gestire la cultura dell’epoca, quasi come un bene privato, cosa che accade ancora oggi, purtroppo”.

“Il rapporto con Lucca, la sua città a cui sarà sempre intimamente legato, è stato complicato. Pensate alle celebrazioni del centenario della sua morte, che si concluderanno alla fine dell’anno: fino al 2022 non era stato pianificato nulla. O anche al fatto che non gli è stato intitolato il Teatro comunale, come avvenuto, solo per fare due esempi, per Giuseppe Verdi a Parma o per Gaetano Donizetti a Bergamo”.

“Sarà fatto al più presto – ha promesso il presidente del teatro del Giglio Giorgio Lazzarini, presente tra il pubblico nelle prime file – a breve il teatro, come merita, si chiamerà Giacomo Puccini”.

I commenti

Facciamo che ognuno lo possa chiamare come vuole così non facciamo prepotenza verso nessuno. Come quando eravamo a scuola

Mesencefalo - 19/09/2024 11:17

È arrivata Lei la super donna che vorrebbe stravolgere quello che da anni e anni è stato e spero che resterà. Ma chi sei? Anzi chi ti credi di essere? A che titolo vorresti imporre le tue idee strampalate? Spero solo che ci sia qualcuno competente che freni questi vaneggiamenti.

Anonimo - 19/09/2024 07:49

Che ha detto Miss Shampoo!??! Ma è sicura??? A me risulta che quello di Parma si chiami Teatro Regio.

Meglio apra un salone di parrucchiera.

https://www.teatroregioparma.it/

anonimo - 19/09/2024 06:00

Marco Betta: “Io ex sovrintendente? No, sono solo in pausa. Pronto ad accogliere Beatrice Venezi al Teatro Massimo”



L’intervista: “Vorrei dire agli abbonati di stare tranquilli, tutti noi siamo di passaggio. Ho ereditato e tenuto un bilancio positivo: una tradizione della fondazione”

«Non abbandono nulla: porto a termine tutti i progetti, offrendo la mia collaborazione nel rispetto della legge». Non parla certo da ex, Marco Betta. Da domenica non è più il sovrintendente del teatro Massimo — poltrona al momento vacante — ma potrebbe essere riconfermato nel suo vecchio incarico tra una settimana, accanto alla new entry Beatrice Venezi, nel ruolo di direttrice musicale. «Se dovesse arrivare Venezi verrebbe accolta da professionista seria e preparata qual è — dice Betta — Quanto a me, sono sereno ed è con questo spirito che attendo le decisioni che verranno presto prese».



Quanto presto?

«Penso che tra qualche giorno l’intera questione verrà risolta. L’iter burocratico e amministrativo sta facendo il suo corso. Ripeto, sono tranquillo».


Forse perché qualcuno l’ha rassicurata?

«Non ho bisogno di rassicurazioni perché non intravedo problemi: tutte le istituzioni stanno lavorando nel miglior modo possibile, abbiamo predisposto una stagione che era il meglio che potessimo immaginare e realizzare, e il teatro sta andando avanti grazie alla sensibilità e alla coscienza dei suoi lavoratori che, come parti di una grande macchina, hanno dimostrato grande compattezza e un’adesione al lavoro straordinaria nei momenti difficili e profonda umiltà in quelli di gioia».

Beatrice Venezi (foto di Igor Petyx)
Beatrice Venezi (foto di Igor Petyx)


Una grande macchina senza un comandante alla guida, però.

«Di fatto il teatro Massimo non è acefalo, perché ci sono il sindaco e il collegio dei revisori. Capitano questi passaggi e, visto quello che è successo, mi pare normale».

Si riferisce al caso Sangiuliano?

«Il ministero avrebbe dovuto nominare il consigliere di indirizzo, ma tutti sappiamo com’è andata. Immagino che il neoministro della Cultura, Alessandro Giuli, sia indaffaratissimo».

E lei intanto attende. Dica la verità, si sente un po’ una pedina della politica?

«No, non mi occupo di queste cose. Sono solo un musicista in cammino».

Cosa l’aspetta lungo il cammino?

«La musica: vivo per la musica e nella musica. Il mio futuro è nel destino della ricerca musicale».

E forse anche al teatro Massimo. Ci spera?

«È il teatro della mia città e io amo la mia città, il mio pubblico, i lavoratori. E amo, e ho sempre amato sin da quando ero un giovane musicista, il teatro Massimo».

Quindi la risposta è sì.

«Dico solo che per me il lavoro è un atto di responsabilità civile e morale nei confronti dei miei lavoratori, del pubblico, della città e del sindaco che con grande amore segue i percorsi del teatro. L’ambizione è quella di lavorare per il meglio. E come musicista cerco di dare il massimo ogni secondo e di rimanere sempre me stesso».

Del resto, è indiscutibile che il teatro goda di ottima salute: nessun buco di bilancio e conti sempre in attivo.

«Ne siamo felici: quella di avere bilanci positivi è una tradizione del teatro».

Tra gli abbonati, però, aleggia il malcontento per questa situazione di incertezza.

«Questo mi dispiace molto, ma vorrei

dire a tutti gli abbonati di stare tranquilli perché tutti noi siamo di passaggio, ma il teatro è un grande canto d’amore che prosegue il suo corso».

C’è anche chi non vede di buon occhio il possibile arrivo della direttrice d’orchestra Beatrice Venezi.

«Il teatro ha una sua identità ben definita, e tutti noi musicisti siamo a servizio di questa identità e la rispecchiamo».

Sarebbe quindi contento di accoglierla?

«La stimo, è una professionista seria che studia le partiture e che ha consacrato la sua vita alla musica. E il teatro Massimo è la casa della musica: è un luogo di accoglienza e non certo di estromissione».

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2024/09/18/news/marco_betta_intervista_teatro_massimo_beatrice_venezi-423506676

lucchese nel mondo - 19/09/2024 02:01


Sarà l’irpina Carmen Giannattasio, soprano di fama internazionale, a prendere parte al concerto diretto dal Maestro Beatrice Venezi alla direzione della Nuova Orchestra Scarlatti, durante la tappa a Pompei del G7 della Cultura


Il concerto si svolgerà il 20 settembre davanti ai Ministri e alle Delegazioni del G7 nel Parco Archeologico. In questo 2024 in cui ricorre il centenario Pucciniano, il soprano Giannattasio che vede in Puccini il suo cavallo di battaglia Tosca, Opera con la quale ha mietuto successi in tutto il mondo, si esibirà proponendo all’interno del programma Vissi D’Arte da Tosca, ma anche Casta Diva da Norma, e non poteva mancare La Danza – Tarantella di Rossini come omaggio al luogo che ospiterà il G7 della Cultura.

“Sono onorata, grata ed emozionata di potermi esibire durante il G7 della Cultura nel Teatro Grande di Pompei. Poter cantare in un luogo così antico e ricco di storia, mi inorgoglisce e mi commuove. Noi cantanti d’Opera ci esibiamo in tutto il mondo ed è così bello per me poter essere sul palco per questa occasione così importante non solo nella mia Italia, ma anche proprio qui, dove sono le mie radici, nei luoghi della mia infanzia. È una grande responsabilità ma come sempre cercherò di dare il massimo.” Carmen Giannattasio





“Una Diva tra Lirica e Cinema. Il Soprano delle due Sicilie che incanta i Teatri del mondo” La Repubblica

“Vivida, passionale, eppure sempre musicalmente rigorosa, adeguata nel volume, estesa e duttile al gesto” Corriere della Sera

“Magnifica femme fatale” THE TIMES

” È impossibile non essere trascinati dalla sua passione. Un carisma da Anna Magnani. È la più talentuosa tra i soprani italiani”. THE TELEGRAPH

“La sua voce nel tempo si è arricchita di armonici che fanno del suo canto un mantello di velluto gettato alla platea: caldo e squillante, controllato, sempre teatralmente pertinente, maniacalmente attento al significato drammaturgico di ogni parola. I veri artisti fanno così.” La Repubblica



“Le sue scene da solista rivelano un’attrice intelligente, che sa come tenere il palco e giocare con i sentimenti del pubblico. Il suo soprano non è un canarino: è corposo e di colore attraente, con un registro di petto altrettanto impressionante del suo squillante acuto. Rossini ha bisogno di artisti come Giannattasio”.
Financial Times




Soprano nata ad Avellino e cresciuta a Solofra, Carmen Giannattasio ha completato gli studi di canto al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, laureandosi contemporaneamente in Lingue e Letterature straniere; dal 1999 al 2001 ha frequentato l’Accademia di Perfezionamento del Teatro alla Scala di Milano, debuttando come Giulietta di Kelbar in Un Giorno di Regno di Giuseppe Verdi di rara esecuzione, e Adelia nella prima di Ugo, Conte di Parigi di Gaetano Donizetti diretta da Antonino Fogliani al Teatro degli Arcimboldi nel 2003, sede del Teatro Alla Scala negli anni di restauro.

Il lancio internazionale nella carriera di Giannattasio avviene nel 2002, con la vincita a Parigi del prestigioso concorso Operalia, indetto da Plácido Domingo. Da allora il soprano viene richiesto in tutti i più grandi teatri italiani ed esteri (Comunale di Bologna, Sferisterio di Macerata, Fenice di Venezia, Arena di Verona, San Carlo di Napoli, Metropolitan Opera di New York, Royal Opera House di Londra, Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, Opernhaus di Zurigo, Deutsche Oper e Staatsoper di Berlino, La Monnaie di Bruxelles, Kungliga Operan di Stockholm, Staatsoper di Vienna, Teatro Colon di Buenos Aires, Teatro Municipal di Sao Paulo, Bolshoi di Mosca, De Nationale Opera di Amsterdam, Vlaamse Opera di Anversa, Teatro Perez Galdos di Las Palmas, Los Angeles Opera, Teatro Municipal di Santiago de Chile.)
Nella sua carriera è stata: Micaela in Carmen, Amelia nel Simon Boccanegra, Anna in Maometto secondo, Leonora nel Trovatore, Elena ne La donna del lago, Violetta Valéry ne La traviata, Liù in Turandot, Mimì ne La Bohème, Elisabetta I in Maria Stuarda, Nedda in Pagliacci, Donna Elvira in Don Giovanni, Desdemona in Otello, Alice Ford in Falstaff, Madama Cortese ne Il Viaggio a Reims, Margherita nel Mefistofele, Tosca, Amelia in Un Ballo in maschera, Norma, Giovanna d’Arco, Giorgetta nel Tabarro, Tatjana nell’Onegin, Gioconda.
Ha lavorato con artisti di fama mondiale come: Zubin Metha, Daniel Harding, Pinchas Steinberg, Antonio Pappano, Daniel Oren, Ezio Bosso, Donato Renzetti, Omer Meier Wellber, Ferzan Ozpetek, Luca Ronconi, Leo Nucci, Damiano Michieletto, David McVicar, Placido Domingo, Joseph Calleja.
È stata definita dal Telegraph “The Anna Magnani of Opera”.
Il 28 febbraio 2017 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella della Repubblica Italiana. A dicembre 2021 a New York ha ricevuto il prestigioso premio Callas.



Metropolitan di New York, LA Opera, alla Scala, Berlino, Vienna, Parigi, Tokyo, Royal Opera House Covent Garden, ma anche Opera Rara di Londra, Sydney Opera House, Bolshoi, Pechino e Madrid, insomma non c’è palco importante che Carmen Giannattasio non abbia calcato con enorme riscontro di pubblico e critica durante una carriera intensissima, che l’ha vista capofila di un modo nuovo e moderno di intendere il ruolo di star internazionale dell’opera fuori dagli schemi della tradizione, anticipando il linguaggio dei social o meglio: impeccabile portato accademico sul palco, divertissement pop come attitudine alla vita e alla comunicazione di sé stessa.

Nota non solo per il virtuosismo vocale, ma anche per una notevolissima capacità attoriale, è stata scelta da registi cinematografici come Ferzan Ozpetek, Edoardo De Angelis, Franco Zeffirelli e John Schlesinger.

Per lunghi anni londinese, città in cui hai vissuto amicizie fondanti la sua esperienza umana e d’artista, fra cui l’iconica attrice Judy Dench ed Ezio Bosso che le dedicò la celeberrima composizione per piano solo Following a Bird, Carmen Giannattasio ha sempre mantenuto solidissimi rapporti con le sue origini avellinesi e le tradizioni di altissimo artigianato del pellame di lusso in cui lavora da sempre la sua famiglia, esperienza che le ha dato sin da subito il piacere di dialogare col mondo della moda, è stata musa di Karl Lagerfeld e Alberta Ferretti, del design e un’attitudine manageriale assai rara nel mondo dell’arte scenica.

Oggi Giannattasio sceglie dunque con attenzione ed affetto le produzioni operistiche a cui ancora desidera prestare la propria voce e il suo indubbio virtuosismo, lavorando contemporaneamente ad Opere come Tosca che sono suoi cavalli di battaglia, ma anche affrontando nuovi ruoli in debutti come Giorgetta nel Tabarro nel 2023 e Gioconda nel 2024; parallelamente sono previsti inediti progetti nel sociale pensati soprattutto per le donne, proseguendo quell’attitudine di trasversalità e duro impegno che le hanno consentito da ragazza di portare avanti contemporaneamente gli studi accademici di slavista e il conservatorio, una carriera tradizionale di grande successo ed una millimetrica gestione ante litteram della propria immagine.

mah - 19/09/2024 01:59

La nuova edizione della kermesse musicale e culturale del Parco Gallo proporrà tra settembre e dicembre tanti appuntamenti classici, contemporanei, folk, jazz e librari


Un palinsesto con musica, libri e buon cibo. E un’ospite d’eccezione: la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, che sabato 12 ottobre sarà a Brescia nelle vesti di autrice per presentare il suo libro «Puccini contro tutti», nel centenario della morte del celebre compositore.

È la nuova edizione di «Autunno al Gallo» la ormai tradizionale proposta culturale ideata da Cieli Vibranti con cooperativa Alborea, realtà che gestiscono la Cascina del Parco Gallo, in via Corfù a Brescia, dal 2018.

Il cartellone
Ventiquattro appuntamenti compongono un cartellone che propone vari generi musicali dalla classica, contemporanea, folk, jazz, ma anche presentazioni di libri, il tutto grazie alle collaborazioni consolidate con Bazzini Consort, I Girasoli e Librixia.

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«Le due direttrici sono musica e libri – ha spiegato il direttore artistico Fabio Larovere –, ma questo vuole essere anche un modo per far vivere alle persone momenti di convivialità. Crediamo molto nella rete e le collaborazioni che abbiamo in atto ormai da anni ci inorgogliscono».

Il programma
Si comincia sabato 21 settembre alle 18 con una serata fra jazz e melodramma: «Reimagining Opera» con Dario Savino e Pietro Gallo. Appuntamenti da non perdere le tre proposte del Bazzini Consort sotto il titolo di «Camere con vista» (ingresso 5 euro): sabato 12 ottobre «Originali e trascrizioni», sabato 9 novembre «Il maestro e l’allievo» e sabato 7 dicembre «Danza classica e ritmi latini».

La cooperativa I Girasoli proporrà tre serate, con inizio alle 18: venerdì 27 settembre «Incontri d’autore» con Antonella Bertolotti, venerdì 11 ottobre «Un classico della letteratura» e venerdì 8 novembre «Esclusivamente bio».

Il 12 ottobre, dicevamo, alle 20.30 l’incontro con Venezi, intervistata da Fabio Larovere in una serata in cui interverrà anche Anna Maria Gandolfi, consigliera di parità in regione.

I biglietti
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito ad eccezione dei tre spettacoli del Bazzini Consort (biglietti su ticketsms.it) e dei tre appuntamenti delle 20.30 di «Ritratti in Jazz» il 17 ottobre, 28 novembre e 19 dicembre dove sono obbligatorie prenotazione e consumazione al numero 3341046966.??????

giornale di Brescia

esauriti - 19/09/2024 01:57



Marco Betta: “Io ex sovrintendente? No, sono solo in pausa. Pronto ad accogliere Beatrice Venezi al Teatro Massimo”
di Irene Carmina



L’intervista: “Vorrei dire agli abbonati di stare tranquilli, tutti noi siamo di passaggio. Ho ereditato e tenuto un bilancio positivo: una tradizione della fondazione”


«Non abbandono nulla: porto a termine tutti i progetti, offrendo la mia collaborazione nel rispetto della legge». Non parla certo da ex, Marco Betta. Da domenica non è più il sovrintendente del teatro Massimo — poltrona al momento vacante — ma potrebbe essere riconfermato nel suo vecchio incarico tra una settimana, accanto alla new entry Beatrice Venezi, nel ruolo di direttrice musicale. «Se dovesse arrivare Venezi verrebbe accolta da professionista seria e preparata qual è — dice Betta — Quanto a me, sono sereno ed è con questo spirito che attendo le decisioni che verranno presto prese».

Quanto presto?

«Penso che tra qualche giorno l’intera questione verrà risolta. L’iter burocratico e amministrativo sta facendo il suo corso. Ripeto, sono tranquillo».


Forse perché qualcuno l’ha rassicurata?

«Non ho bisogno di rassicurazioni perché non intravedo problemi: tutte le istituzioni stanno lavorando nel miglior modo possibile, abbiamo predisposto una stagione che era il meglio che potessimo immaginare e realizzare, e il teatro sta andando avanti grazie alla sensibilità e alla coscienza dei suoi lavoratori che, come parti di una grande macchina, hanno dimostrato grande compattezza e un’adesione al lavoro straordinaria nei momenti difficili e profonda umiltà in quelli di gioia».




Una grande macchina senza un comandante alla guida, però.

«Di fatto il teatro Massimo non è acefalo, perché ci sono il sindaco e il collegio dei revisori. Capitano questi passaggi e, visto quello che è successo, mi pare normale».

Si riferisce al caso Sangiuliano?

«Il ministero avrebbe dovuto nominare il consigliere di indirizzo, ma tutti sappiamo com’è andata. Immagino che il neoministro della Cultura, Alessandro Giuli, sia indaffaratissimo».

E lei intanto attende. Dica la verità, si sente un po’ una pedina della politica?

«No, non mi occupo di queste cose. Sono solo un musicista in cammino».

Cosa l’aspetta lungo il cammino?

«La musica: vivo per la musica e nella musica. Il mio futuro è nel destino della ricerca musicale».

E forse anche al teatro Massimo. Ci spera?

«È il teatro della mia città e io amo la mia città, il mio pubblico, i lavoratori. E amo, e ho sempre amato sin da quando ero un giovane musicista, il teatro Massimo».

Quindi la risposta è sì.

«Dico solo che per me il lavoro è un atto di responsabilità civile e morale nei confronti dei miei lavoratori, del pubblico, della città e del sindaco che con grande amore segue i percorsi del teatro. L’ambizione è quella di lavorare per il meglio. E come musicista cerco di dare il massimo ogni secondo e di rimanere sempre me stesso».

Del resto, è indiscutibile che il teatro goda di ottima salute: nessun buco di bilancio e conti sempre in attivo.

«Ne siamo felici: quella di avere bilanci positivi è una tradizione del teatro».

Tra gli abbonati, però, aleggia il malcontento per questa situazione di incertezza.

«Questo mi dispiace molto, ma vorrei

dire a tutti gli abbonati di stare tranquilli perché tutti noi siamo di passaggio, ma il teatro è un grande canto d’amore che prosegue il suo corso».

C’è anche chi non vede di buon occhio il possibile arrivo della direttrice d’orchestra Beatrice Venezi.

«Il teatro ha una sua identità ben definita, e tutti noi musicisti siamo a servizio di questa identità e la rispecchiamo».

Sarebbe quindi contento di accoglierla?

«La stimo, è una professionista seria che studia le partiture e che ha consacrato la sua vita alla musica. E il teatro Massimo è la casa della musica: è un luogo di accoglienza e non certo di estromissione».




https://palermo.repubblica.it/cronaca/2024/09/18/news/marco_betta_intervista_teatro_massimo_beatrice_venezi-423506676/

x - 18/09/2024 17:49

Grande successo in Georgia al concerto del Maestro Venezi

rande successo e ripetute standing ovation al concerto, organizzato con il sostegno dell'Ambasciata d'Italia in Georgia nell'ambito dello storico e rinomato Festival Internazionale "Gamis Serenadebi" ("Serenate notturne"), istituito dalla famosa violinista georgiana Liana Isakadze nel lontano 1982.

ansa

successi - 18/09/2024 17:47

"Venezi, oltre alla Direttrice che tutti conosciamo, è un vero genio della modernità - ha esordito Puccini - come artista nel modo di concepire l’opera, di fare arrivare emozioni agli spettatori, di raccontare storie di persone comuni, come donna nel continuare a vivere desiderando, innamorandosi, amando l’arte, il bel vivere, senza mai spaventarsi del progresso: proprio questo suo essere pop l'ha inimicata alla lobby COMUNISTA che vuole gestire la cultura, quasi come un bene privato, cosa che accade ancora oggi, purtroppo. Il rapporto con Lucca, la sua città a cui sarà sempre intimamente legata, è complicato."

“Sarà fatto al più presto – ha promesso il presidente del teatro, presente tra il pubblico nelle prime fascistissime file della Casa del fascio – a breve il teatro, come merita, si chiamerà Beatrice Venezi”.

Giacomo Puccini - 18/09/2024 16:24

Ma 'sta Venezi, ormai te la ritrovi dappertutto.
Magari stasera entro in casa e me la ritrovo in camera.
E sempre con 'sto Puccini, che palle. Ma 'un c'è proprio altro a Lucca.

JD - 18/09/2024 16:22

Intitolare il teatro del Giglio a Giacomo Puccini e come chiamare Napoli pizza regina Margherita… o Napoli, Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio in arte Totó. Una roba assurda e anche una prepotenza se non condivisa da tutti.

Essuno - 18/09/2024 14:52

Dalla foto non si capisce....e poi il sito del papino non ne parla (ma forse, con tutto quel nero, non l'ho visto)

Boh - 18/09/2024 11:22

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