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  • 23/08/2024 12:01

Reti nazionali e internazionali

Un progetto come gli Uffizi diffusi sarebbe utile appunto come occasione per tirare fuori dai magazzini e valorizzare quello che già c'è e per entrare in reti internazionali e così partecipare a eventi e progetti più ampi. E' l'unica possibilità per Lucca e non sarebbe neanche tanto difficile perché per la sua Storia si trova naturalmente inserita su importanti reti: Romani, Longobardi, Napoleonici, Cammini, Musica ecc.. Non è che non si sa fare, è che non c'è una visione, non interessa e non ci si investe. Esempi? Sui Cammini è stato paracadutato da Firenze il Museo della Francigena senza nessun coinvolgimento del territorio o vero collegamento con i Cammini. Risultato? tutto è finito a Tony Lazzaroni per apericene. Ostello di San Frediano abbandonato al suo destino e via con Air B&B, affitti turistici ecc.. Questa Giunta investe sulle Fashion Week o su Lucca Historiae che è una rievocazione paesana come al solito tirata su dagli amici per gli amici. Non si può ad esempio collegare questa manifestazione con centri, istituzioni, imprese nazionali e europee rilevanti e capaci che si occupano di storia romana, longobarda ecc.. e di valorizzazione turistica? Ancora: possibile che Lucca con 2000 anni di Storia non abbia un museo della Città? Fuori da Summer e Comics esiste solo Puccini, valorizzato male pure quello e basta vedere la miseranda fine del "maestro" Veronesi e del suo comitato. 11 milioni di euro investiti in epoca Covid, un assurdo, e pure buttati. Non si può sviluppare una città con la mentalità provinciale dell'occupazione per sventolare la propria bandierina o valorizzare il proprio feudino. Quella con cui per esempio questi nuovi amministratori piazzano Ezra Pound al Giglio. E poi? Fai il museo della Francigena. Bravo. E poi? servono programmi, progetti a lungo termine, servono Politiche che coinvolgano davvero il territorio dove si trovano tanti interessanti piccoli esempi. Ecco, una Lucca Diffusa sarebbe un buon inizio.

I commenti

Certo, il personale politico attuale è ben misero e infatti la politica dovrebbe pensare a rifondarsi da zero invece di perdere tempo e energie in autonomie differenziate, premierati ecc.. nello stesso periodo in cui si svolgeranno le elezioni provinciali, cioè una delle consultazioni più inutili della Storia. Invece di ridimensionare le Regioni e sistemare Province e Comuni, potare partecipate, consorzi, unioni di Comuni ecc.. e ridarsi forza, importanza, competenze la politica punta sullo spezzettamento, sulle Repubbliche marinare e gli staterelli del '400 e sul peggior livello amministrativo della Repubblica di cui non si contano scandali, sprechi, condanne, inefficienze, opere inutili ecc..
Per fortuna però la Politica è molto più vasta di chi se la intesta ed è fatta ad esempio di tante esperienze associative, imprenditoriali, singole ecc.. che con i loro progetti e attività fanno politica culturale, sociale ecc.. quanto e più di tanti presunti politici ufficiali.
Dopo decenni di individualismo al massimo livello portato dal precariato eretto a stile di vita è ora poi di tornare a riunirsi e a pensare e agire collettivamente. Ci vorrà tempo ma ci sono tanti esempi che dimostrano che è possibile andare in direzioni diverse e di sviluppo.

Fritz - 25/08/2024 11:51

con personale politico che ha la cultura di un ripetente di terza media, ma dove vogliamo andare?

anonimo - 24/08/2024 12:57

l'assessorato alla Cultura dovrebbe essere affidato alla Fonfazione Ragghianti. Li ci sono le cuniche persone copetenti per valorizzare ed organizzare mostre atrrativa. Basta con Sgarbi e le sue mostre banali e di gessi

anonimo - 23/08/2024 12:15

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