anche al generale Vannacci piace avere un suo partito
eccolo quà
https://www.ilmondoalcontrario.net/
La libertà: il principio che muove la storia e che rispetta l’individuo.
La cultura è fermento, disinvoltura e leggerezza del gesto creativo;
madre regolatrice di ogni possibilità e manifestazione in divenire di civiltà.
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Dire che la cultura sia “snob” è sbagliato.
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Tutti infatti siamo radicati nella cultura,
ci serviamo della cultura, contribuiamo a crearla e siamo usati da essa.
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Ma senza la consapevolezza e la partecipazione attiva di ognuno di noi, la cultura viene manipolata secondo scopi ideologici: è così che si arriva a rovesciare il mondo e far passare la normalità stessa per un’aberrazione.
cultura, normalità, politicamente corretto
CIO' IN CUI CREDIAMO
Una società in cui la definizione di NORMALITÀ è in mano a pochi e la maggioranza deve conformarsi alla minoranza,
non è di certo la società per cui hanno lottato i nostri padri e i nostri nonni.
Si tratta di una cultura repressiva.
Chi ha detto che bisogna per forza demolire gli stereotipi?
Chi ha detto che il passato è per forza sinonimo di arretratezza?
Dietro il pretesto di "progredire" e di ovattare tutto con un soffocante strato di ipocrisia, di censura, di riletture storiche e di contorsionismi ideologici, a morire è proprio la nostra libertà, la libertà di ognuno di noi: la libertà di compiere scelte indipendenti, di vivere una vita autentica, di esprimere i propri pensieri e le proprie opinioni.
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movimento culturale, vannacci, il mondo al contrario, politicamente corretto,
Il vero “politicamente corretto” sta nel permettere a tutti di compiere scelte libere nel rispetto altrui, senza che dall’alto di una presunta superiorità culturale qualcuno detti che cosa sia accettabile e cosa no, estirpando le nostre radici e annullando la nostra identità.
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Libertà e diversità, progresso e tradizione, possono e devono coesistere.
E' questo ciò in cui crediamo, sono questi i valori che vogliamo affermare.
La cultura resa dominante oggi,
che sostiene invece di voler promuovere la diversità a suon di conformismo,
è una cultura barbarica, irrispettosa e liberticida,
che teme quella stessa diversità che dice di voler promuovere e punta solo ad affermare una nuova normalità,
un mondo al contrario.
IL FUTURO
L’Italia merita una prospettiva nuova, che affondi le sue radici in uno spirito di indipendenza intellettuale e in una libera e convinta volontà di dignità e prosperità.
Un ritorno ai riferimenti veri.
Un’Italia in cui il progresso rintocchi all’unisono con la bellezza della nostra tradizione, facendone la propria forza trainante nel rispetto dell’individuo, della sua libertà e della sua dignità.
etcetc