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  • 06/08/2024 10:52

Sos sicurezza: cosa sta accadendo nel centro di Lucca

Arrestato per aggressione torna libero in poche ore. Sos sicurezza: cosa sta accadendo nel centro di Lucca di Pietro Barghigiani. Sos sicurezza: cosa sta accadendo nel centro di Lucca Fermato dopo il pugno a un giovane intervenuto a difesa di una donna in piazza San Michele, il 25enne è di nuovo in circolazione 02 agosto 2024 3 MINUTI DI LETTURA LUCCA. Non è il Bronx, ma neanche è tollerabile che il cuore di una città vocata al turismo e conosciuta per la sua accoglienza felpata sia ostaggio di balordi impuniti. Uno passeggia e può trasformarsi in un bersaglio a sua insaputa. Indifeso e con la quasi certezza che chi lo aggredisce o lo molesta non subirà alcuna conseguenza per le sue azioni. L’ultimo episodio offre un’istantanea di quello che succede da tempo in piazza San Michele con gli effetti di una legislazione che neutralizza forze dell’ordine e magistratura. All’azione di chi vìola la legge non corrisponde la reazione di una punizione. Mustafa Abubakar è un ghanese di 25 anni conosciuto per bivacchi occasionali e come disturbatore fastidioso. Mercoledì pomeriggio è andato oltre il solito approccio invadente verso i passanti ed è stato arrestato per lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. Erano circa le 19 quando gli agenti delle volanti della questura lo hanno placcato per renderlo innocuo tra gli sguardi interrogativi di chi era nella piazza. Ieri mattina è stato processato per direttissima e all’ora di pranzo era già libero. Arresto convalidato, ma nessuna misura cautelare in attesa del dibattimento in aula in cui sarà giudicato. Di nuovo fuori nel suo girovagare senza bussola. Le urla erano state distinte nel momento in cui una donna di 48 anni, in servizio in una delle banche che affacciano sulla piazza, era stata avvicinata dal ghanese sul sagrato della chiesa. Un approccio ruvido con frasi sconnesse che hanno impaurito l’impiegata in pausa quasi ammutolita per il terrore di essere finita nel mirino di uno squilibrato. La situazione di tensione non è sfuggita a un pakistano di 25 anni che ha cercato di allontanare l’immigrato fuori di sé: la risposta ricevuta all’invito ad andarsene è stata un pugno in faccia. Un colpo che gli ha provocato perdita di sangue. Il clima non è cambiato quando sono arrivati i poliziotti. Lo hanno visto e puntato, ma il ghanese rimasto in zona si è rivelato aggressivo anche verso di loro. Lo hanno immobilizzato con relativa facilità bloccandolo sul selciato della piazza nei pressi del Palazzo Pretorio, altro punto di aggregazione di sbandati colpiti da numerosi Daspo urbani che ignorano sistematicamente più o meno consapevoli che tanto non succederà niente. Dai baby marocchini che di notte picchiano un connazionale all’italiano, noto borderline, che entra alla Buca di Sant’Antonio e picchia un cliente (Ighli Vannucchi, ndr) ) che voleva farlo ragionare e, ancora, un altro lucchese doc protagonista di un pestaggio della compagna alla quale va in soccorso l’assessore Fabio Barsanti ricevendone minacce di morte. Tra sonnolenze etiliche e risvegli bruschi e violenti, i personaggi sdraiati sui gradini di Palazzo Pretorio spesso hanno a che fare con le forze dell’ordine, ma a volte è più utile un’ambulanza. Piazza San Michele è diventata anche questo. Il 25enne arrestato e poi rimesso in libertà ha un permesso di soggiorno per cure mediche («a cui non si sottopone», spiegano in questura) rilasciato dopo a decisione della commissione territoriale sui richiedenti asilo. Nel tempo è stato denunciato per rapina, porto di armi e oggetti atti a offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Non può essere espulso per ragioni di salute. Il Tirreno

I commenti

Nei tempi andati il ghanese in oggetto sarebbe stato internato sul bel colle di Fregionaja. Infatti, necessitando egli di cure l'avrebbero curato. Oggi ha bisogno di cure, ma non lo curano e visto che non lo curano e dato che il suo cervello non funziona, egli si comporta da squilibrato qual è. Non è colpa sua! Il problema non è di ordine pubblico, bensì un problema di natura sanitaria. In tempi di cosiddetta "autonomia differenziata" invito i lucchesi a pensare che nella società pre regionalizzata a Lucca c'erano sei ospedali (Campo di Marte, Arliano, Fregionaja, Carignano, Carraia e Galli Tassi) e appunto uno di essi si occupava della cura psichiatrica. Oggi di ospedali ne abbiamo meno di uno e la stramaledetta regione toscana (minuscole volute) lascia crollare, nell'indifferenza dei lucchesi, che sono un po' stronzi, gli immobili sanitari costruiti con il sacrificio dei nostri avi.

anonimo - 07/08/2024 01:48

ricordate KABOBO ? speriamo un bene

ELISA - 06/08/2024 19:09

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