ULTIMO INCONTRO CON IL LABORATORIO DEL COSTRUIRE SOSTENIBILE
ULTIMO INCONTRO CON IL ...
Se Berizzi non gridasse alla bestia probabilmente non dovrebbe vivere sotto scorta per colpa degli assassini e dei picchiatori fascisti (e dei furbacchioni come lei).
anonimo - 01/08/2024 17:10Senza gridare alla 'bestia' mi domando come farebbe a campare Berizzi
anonimo - 01/08/2024 15:47Il fascismo non è mai morto.leggete il libro di Ornella Mariani "il grande inganno"e capirete molte cose.buona lettura a tutti.
Catia - 01/08/2024 14:24Bergamo News:
“Il ritorno della bestia”, Paolo Berizzi: “Ogni tempo ha il suo fascismo, oggi è subdolo e mascherato”
Il giornalista bergamasco ha dato il via negli scorsi giorni al tour di presentazione del suo nuovo libro, il tentativo di trovare una spiegazione storica e culturale alla comparsa dell'attuale stagione socio-politica
Francesco Scandella
di Francesco Scandella
11 Maggio 2024 - 6:08
Il tour di presentazione del suo nuovo libro ha avuto il via giovedì 9 maggio, al Salone Internazionale del Libro di Torino. Paolo Berizzi ha così iniziato il suo personalissimo 'giro d'Italia' per presentare al grande pubblico "Il ritorno della bestia", la sua ultima pubblicazione edita da Rizzoli: a Bergamo arriverà il prossimo 11 giugno, dopo un maggio intenso che lo vedrà occupato in tutte le principali città della penisola, da Milano a Napoli.
"La mia riflessione parte proprio dal titolo 'Il ritorno della bestia. Come questo governo ha risvegliato il peggio dell'Italia' - racconta Berizzi -. La bestia è il fascismo, inteso non come regime dittatoriale con le camicie nere e il manganello: quello dei nostri giorni è un fascismo nuovo, 'mascherato'. Lo definisco 'bestia' perchè è caratterizzato dalla stessa matrice del fascismo storico, sconfitto militarmente ma non culturalmente. Si tratta di un fascismo subdolo, pop, un virus culturale che non è stato debellato ed ora, mutato, ha fatto il suo ritorno".
La nuova opera del giornalista bergamasco è diversa rispetto ai suoi lavori precedenti (già ben cinque sul tema), caratterizzati da un approccio d'inchiesta. "Il ritorno della bestia" è un saggio in cui l'autore tenta di trovare una spiegazione storica e culturale alla comparsa della stagione socio-politica attuale. Un tentativo di comprensione della direzione e degli orizzonti di questa nuova Italia targata Giorgia Meloni.
"Il vero problema della nostra epoca è la fascistizzazione del senso comune, dello spirito del tempo - prosegue il giornalista di Repubblica -. Questo libro è lo strumento con il quale provo a fare ordine e raccontare come questo processo si sia sviluppato nel corso degli anni: uno sviluppo che certamente non nasce con Giorgia Meloni. Fin dal Dopoguerra i fascisti hanno iniziato a cercare una rivincita con la Storia, non si sono mai arresi al suo verdetto".
Secondo Berizzi la questione non è avere paura o temere un ritorno del regime fascista. "Come disse Primo Levi, ogni tempo ha il suo fascismo - ricorda -. L'enorme successo elettorale e l'arrivo al governo degli eredi diretti di una certa tradizione, i reduci del Partito nazionale fascista e della Repubblica sociale italiana, spalanca degli scenari imprevedibili e fino a poco tempo fa impensabili".
L'autore sostiene come l'Italia sia l'unica democrazia in Europa dove gli eredi della tradizione politica di estrema destra ("Chiamiamoli pure come vogliamo: neofascisti, post-fascisti, criptofascisti...") si trovano al governo del Paese, politici "allergici alla Costituzione".
"L'innegabile crescita di movimenti politici nazionalisti e di destra estrema rischia di portare ad una regressione democratica su modello ungherese - afferma -. Nell'Italia del 2024, non quella del 1924, in Parlamento e al Governo ci sono persone che celebrano ricorrenze e personalità del Ventennio, i cosiddetti eroi e martiri del fascismo. Essere 'repubblicani' dovrebbe significare essere fortemente antifascisti: al contrario i vertici delle nostre istituzioni hanno in comune un evidente timore nei confronti dell'antifascismo".
Da ormai sei anni il giornalista vive quotidianamente sotto scorta a causa di pericolose minacce da parte di gruppi neofascisti e neonazisti, un "segnale di come in Italia abbiamo grandi problemi rispetto a questo tema, altrimenti avrei anche io la possibilità di vivere liberamente".
"La 'bestia' del fascismo è rimasta docile nel recinto fino al momento in cui alcuni politici l'hanno risvegliata - sottolinea -. Una bestia che è ritornata lasciando le sue impronte in tutta la penisola, con nostalgismi, episodi di razzismo, tentativi di riscrivere o cancellare la Storia. Basti pensare ad Acca Laurentia o ai rapporti di alcuni politici con gruppi di tendenza apertamente neofascista".
"Ciò che sembrava dimenticato è tornato a bussare, le lancette della Storia rischiano di tornare indietro - conclude Berizzi - Se non si inverte la rotta il rischio concreto è il depotenziamento della nostra democrazia fino ad arrivare ad una sistema di governo illiberale fatto di censure e accentramento dei poteri".
ULTIMO INCONTRO CON IL ...
IL SINDACO E I PARTITI DI ...
Sciopero medici e infermie ...
Corriere.it di Monica Guer ...
L'assemblea dei Giovani ...
Ancora in difficoltà il ...
“L’Italia sa badare ...
Auspicando che sia indetto ...
E' stato un errore lo si d ...
Le domande devono pervenir ...
In Toscana, da sempre cons ...
Primo in Toscana per inter ...
(articolo del 2021 ) n ...
È stato impiantato in q ...
- Il Governo “dice sì ...
Antonio De Palma su Radio ...
Il Codice Rosa è un pe ...
L’allarme dei medici: « ...
ANCORA INGRESSI DISPONIBIL ...
A Lucca si discute del pas ...
Il 31 Ottobre scade il ter ...