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  • 07/07/2024 12:05

Sistema Ambiente secondo Raspini


Raspini attacca sulla questione della nuova sede di Sistema Ambiente a San Pietro a Vico perché sa che è il punto debole della sua azione di governo: sa che è stato un grosso errore comprare un immobile che per soddisfare le necessità di un azienda come Sistema Ambiente avrebbe bisogno di una spesa pari a quasi 6 volte i fondi inizialmente previsti e dichiarati dall'ex presidente Romani. 
È poi paradossale che Raspini ci insegni a patrimonializzare un debito. Nel suo intervento rileva che  “il conferimento a Retiambiente avviene sulla base di una perizia dell’azienda che ha proprio negli immobili il suo valore principale”, dimenticando un piccolo particolare, che sarà valutato il costo di acquisto e di ristrutturazione dell’immobile e pertanto verrà considerato se i lavori sono finanziati da un mutuo che deve essere rimborsato! Ci spieghi Raspini come si patrimonializza un bene che vale circa 2 milioni e sul quale sono oggi previsti lavori per oltre 6 milioni di euro gran parte dei quali nel 2029 saranno ancora da pagare. 

La recente “sparata” del capogruppo del PD, in merito alla decisione di non procedere con la ristrutturazione dello scheletro del capannone acquistato nel 2018 da Sistema Ambiente e a metterlo in vendita, appare surreale e merita quindi di riportare i fatti alla loro realtà. Nel 2018  l’allora CDA di Sistema Ambiente acquistò con atto stipulato dal Notaio Nannini per 2.145.000 euro la nuda struttura di un capannone prefabbricato, costruita nel 2010 da un’impresa privata, per realizzarvi la nuova sede di Sistema Ambiente. Il presidente di allora Romani si affrettò ad esternare a mezzo stampa che era stato fatto un affare dichiarando "il capannone è in ottimo stato  e in classe energetica A+, ma mancano i pavimenti e deve comunque essere allestito per l’utilizzo voluto. Si prevede un ulteriore investimento di un milione di euro".
In pratica però venne acquisito lo scheletro di un capannone prefabbricato senza infissi, impianti, pavimenti e finiture, senza valutare attentamente i costi di completamento. Di fatto la società Sistema Ambiente in data 03.03.2021 emanò una procedura pubblica per la presentazione di un progetto di trasformazione del capannone che secondo indicazioni elencate nello stesso disciplinare di concorso prevedeva un costo di realizzazione stimato in 2.267.500 euro. Però per stessa ammissione dell’allora CDA, presieduto da Romani in questa stima risultavano assenti alcune voci significative come gli impianti meccanici gli impianti elettrici le spese tecniche e le somme a disposizione della stazione appaltante per imprevisti, allacci ecc. tant’è che lo stesso CDA nominato dalla giunta Tambellini di cui faceva parte Raspini nel marzo 2022 rivide le stime di costo per la realizzazione portandole ad oltre 4.500.000 euro che con gli oneri della sicurezza le spese tecniche e le somme a disposizione sarebbero  saliti a oltre 5.800.000 euro. 
Quindi domandiamo alla attuale minoranza: spiegate alla città come mai Romani si affrettò subito ad esternare che l’acquisto della sede era un affare per la società e che sarebbe bastato per realizzarla un milione di euro mentre il CDA da lui presieduto dette il via nel 2021 ad un bando che prevedeva per la realizzazione un costo di oltre 2 milioni di euro e che nel 2022 dovette rettificare ammettendo che non erano state considerate voci significative come gli impianti elettrici, gli impianti meccanici le spese tecniche che difatti hanno portato ad aumentare esponenzialmente il costo?
La verità è che sarà difficile ammettere pubblicamente che la valutazione fatta inizialmente,  forse anche per giustificare l’acquisto dell’immobile, non abbia tenuto conto che quel fabbricato doveva essere adattato per le necessità specifiche di una azienda come sistema ambiente visto che l’importo pubblicato nel bando 2021 era fin da subito evidente non sarebbe stato sufficiente. Come già  espresso dal Sindaco, la Giunta Pardini sta cercando di individuare una soluzione praticabile per trasferire Sistema Ambiente in un luogo più adeguato rispetto alla sede attuale.

Capogruppo di Maggioranza 

I commenti

Non vi preoccupate, fra una decina di anni ci sarà la multiutility fiorentina a gestire tutto, luce, gas, acqua, spazzatura. Dopo non ci saranno più lamentele da parte di cittadinanza e comune.

Il preoccupato - 11/07/2024 13:29

Ma intanto non può fare un calderone delle cose fatte dallo Stato con quelle fatte dal Comune. A parte questo direi che sarebbe molto, molto facile, senza danni per San Concordio, collegare il casello di Lucca Est con il polo fiere di Sorbano. Anzi, il traffico a San Concordio risulterebbe assai migliorato semplicemente facendo quello che gli strumenti urbanistici pre tambelliniani prevedevano. Per la cronaca prevedevano la realizzazione della complanare fino a Mugnano; trattasi di opera necessaria, senza la quale gli assi viari non funzioneranno mai e senza la quale San Concordio non potrò mai più essere un quartiere vivibile. Il Polo Fiere si trova, in linea d'aria, a Km 1,1 dal casello Lucca Est, a m 990 dalla Stazione Ferroviaria, a Km 1,1 dalle Mura, ovvero dal centro antico della città. Direi che più vicino a tutto di così non si può, a meno che non si voglia piazzare un polo fieristico in piazza San Michele. Carrara Fiere, che è il polo fieristico di area vasta prediletto dalla nostra amata regione si trova, sempre in linea d'aria, a Km 1,1 dal casello autostradale, a Km 6 (altro che Sorbano!!!!) dal centro della città e a Km 2,8 dalla stazione ferroviaria. Il fatto che in Italia (e a Lucca) piccole opere infrastrutturali (come il collegamento tra un casello ed un polo fieristico) diventino questioni insormontabili è emblematico del bassissimo livello politico della nostra società.

anonimo - 11/07/2024 02:36

Il Polo fiere sarà anche vicinissimo al centro, ma non c'è alcuna viabilità che ci porti, nè può essere fatta, senza fare ulteriori danni a S.Concordio, sennò l'avrebbero già fatta, ma è impossibile e lì sta, nel suo splendido isolamento. Domandi al Japan Palace se vuol tornare a Sorbano e sentirà smoccolare a decine di migliaia di kilometri di distanza anche i giapponesi che dice non lo fanno per natura. La piazza coperta è il completamento dello steccone come fa a dire che è da un'altra parte, non si sa. Quanto a Guamo, se non è infelice quella collocazione, non lo è nessuna, ne ha il primato, paga lo Stato, cioè tutti noi, come avevo scritto, e dice paga assai, chissà a chi, Lei lo sa? Sono proprio tre "sole" (fregature), cui si aggiunge S.Pietro a vico e anche qualche altra, qualcuno presumo ci avrà guadagnato, forse si forse no, ma io, cittadino, queste acquisite malcollocazioni le pago, eccome, se le pago! O non posso neppure lamentarmi?

anonimo - 10/07/2024 17:14

Il polo fieristico a Sorbano funziona come funzionerebbe altrove. Il problema non è la collocazione, per altro vicinissima al centro della città, ma il fatto che il polo fieristico lucchese è un'iniziativa solo lucchese che la regione non supporta ed anzi bombarda a palle incatenate. Il cosiddetto "steccone" non c'entra un tubo con la piazza coperta. Il cosiddetto "steccone" è da un'altra parte. A Guamo? Che intende l'Agenzia delle Entrate??? Guardi che l'A.E. è un ufficio dello stato e non del comune di Lucca. La decisione l'ha presa lo stato e l'affitto lo paga lo stato. Quanto al resto, Sistema Ambiente è un'azienda senza futuro che sarà assimilata nel giro di pochi anni, per cui non ha senso tirarci dentro dei soldi.

Anonimo - 10/07/2024 02:07

Chissà perché al Comune piace così tanto acquistare "sole" da privati, spesso ex soci in partecipate varie. Era una "sola" la Bertolli di Sorbano ove hanno fatto il mal collocato Polo, Fiere; era una gigantesca "sola" lo Steccone ove hanno fatto la inopportuna Piazza coperta; era "una sola" , ma Pardini la ha sgamata,
il capannone del fallimento Cipriano (l'ex socio di Polis) per farci la nuova sede di sistema ambiente. Altre "sole" brillano, come quell'affitto che tutti noi paghiamo a Guamo, ma torniamo al punto: bravo Pardini, che sgama e manda tutto a monte. Come? Sta cercando un altro immobile?. Ma lasciarlo al Giannotti, il Sistema Ambiente, no, eh!, che lì è così comodo per tutti! O anche a Pardini c'è già qualcuno pronto a rifilargli qualche altra "sola"?

anonimo - 09/07/2024 15:24

Di cosa si parla??? Sistema Ambiente è un'azienda senza futuro. Nel 2029, ovvero tra cinque anni sarà assimilata al sistema regionale toscano. Si tratta solo di gestire un'agonia in attesa dei nuovi padroni di Lucca.

anonimo - 09/07/2024 02:52

è la sede con la palestra?
maremma maiala

ahhha - 08/07/2024 11:14

Si parla fi capannoni non fi Geal titolo errato.

Anonimo - 08/07/2024 07:38

La spiegazione dell'accaduto è chiara e doverosa. Il danno è evidente. Però non capisco come mai serve comprare altro immobile. Poi ne avremo due sul groppone.

Boh - 07/07/2024 23:36

Ma che c'entra la GEAL? Che tanto fra un po' non esistera neanche piu'!

Il penitente - 07/07/2024 18:47

Bellissimo il capannone in mezzo 'a campi di carote!
Altissimo evolutissimo concetto di urbanesimo italico.
'Neanco a Carlo Magno 'ni sarebbe venuto 'n mente!
Iolai!

... - 07/07/2024 13:14

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