Raspini
attacca sulla questione della nuova sede di Sistema Ambiente a San
Pietro a Vico perché sa che è il punto debole della sua azione di
governo: sa che è stato un grosso errore comprare un immobile che per
soddisfare le necessità di un azienda come Sistema Ambiente avrebbe
bisogno di una spesa pari a quasi 6 volte i fondi inizialmente previsti e
dichiarati dall'ex presidente Romani.
È
poi paradossale che Raspini ci insegni a patrimonializzare un debito.
Nel suo intervento rileva che “il conferimento a Retiambiente avviene
sulla base di una perizia dell’azienda che ha proprio negli immobili il
suo valore principale”, dimenticando un piccolo particolare, che sarà
valutato il costo di acquisto e di ristrutturazione dell’immobile e
pertanto verrà considerato se i lavori sono finanziati da un mutuo che
deve essere rimborsato! Ci spieghi Raspini come si patrimonializza un
bene che vale circa 2 milioni e sul quale sono oggi previsti lavori per
oltre 6 milioni di euro gran parte dei quali nel 2029 saranno ancora da
pagare.
La
recente “sparata” del capogruppo del PD, in merito alla decisione di
non procedere con la ristrutturazione dello scheletro del capannone
acquistato nel 2018 da Sistema Ambiente e a metterlo in vendita, appare
surreale e merita quindi di riportare i fatti alla loro realtà. Nel 2018
l’allora CDA di Sistema Ambiente acquistò con atto stipulato dal
Notaio Nannini per 2.145.000 euro la nuda struttura di un capannone
prefabbricato, costruita nel 2010 da un’impresa privata, per realizzarvi
la nuova sede di Sistema Ambiente. Il presidente di allora Romani si
affrettò ad esternare a mezzo stampa che era stato fatto un affare
dichiarando "il capannone è in ottimo stato e in classe energetica A+,
ma mancano i pavimenti e deve comunque essere allestito per l’utilizzo
voluto. Si prevede un ulteriore investimento di un milione di euro".
In
pratica però venne acquisito lo scheletro di un capannone prefabbricato
senza infissi, impianti, pavimenti e finiture, senza valutare
attentamente i costi di completamento. Di fatto la società Sistema
Ambiente in data 03.03.2021 emanò una procedura pubblica per la
presentazione di un progetto di trasformazione del capannone che secondo
indicazioni elencate nello stesso disciplinare di concorso prevedeva un
costo di realizzazione stimato in 2.267.500 euro. Però per stessa
ammissione dell’allora CDA, presieduto da Romani in questa stima
risultavano assenti alcune voci significative come gli impianti
meccanici gli impianti elettrici le spese tecniche e le somme a
disposizione della stazione appaltante per imprevisti, allacci ecc.
tant’è che lo stesso CDA nominato dalla giunta Tambellini di cui faceva
parte Raspini nel marzo 2022 rivide le stime di costo per la
realizzazione portandole ad oltre 4.500.000 euro che con gli oneri della
sicurezza le spese tecniche e le somme a disposizione sarebbero saliti
a oltre 5.800.000 euro.
Quindi
domandiamo alla attuale minoranza: spiegate alla città come mai Romani
si affrettò subito ad esternare che l’acquisto della sede era un affare
per la società e che sarebbe bastato per realizzarla un milione di euro
mentre il CDA da lui presieduto dette il via nel 2021 ad un bando che
prevedeva per la realizzazione un costo di oltre 2 milioni di euro e che
nel 2022 dovette rettificare ammettendo che non erano state considerate
voci significative come gli impianti elettrici, gli impianti meccanici
le spese tecniche che difatti hanno portato ad aumentare
esponenzialmente il costo?
La
verità è che sarà difficile ammettere pubblicamente che la valutazione
fatta inizialmente, forse anche per giustificare l’acquisto
dell’immobile, non abbia tenuto conto che quel fabbricato doveva essere
adattato per le necessità specifiche di una azienda come sistema
ambiente visto che l’importo pubblicato nel bando 2021 era fin da subito
evidente non sarebbe stato sufficiente. Come già espresso dal Sindaco,
la Giunta Pardini sta cercando di individuare una soluzione praticabile
per trasferire Sistema Ambiente in un luogo più adeguato rispetto alla
sede attuale.
Capogruppo di Maggioranza