Condividendo valore: i risultati del monitoraggio dei bandi nel sociale della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
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Sarò breve perché mi piace il suo stile, ma mi permetta di chiederle: se nessuno smuove mai le acque, come sensibilizziamo le persone a ciò che ancora non va? Gli esempi che lei porta sono persone forti e realizzate e sicure di sé: e tutti quei poveretti che invece sono bombardati dalla discriminazione? Lei ha ragione ad inneggiare alla forza d'animo, ma occorre essere realistici circa il fatto che a volte il dolore è davvero troppo opprimente!
Anonimo - 17/06/2024 19:43Prima di tutto, tenga per sé gli insulti, perché se iniziamo, ce n'è anche per lei. Secondo, non faccia tanto il simpatico parafrasando un nome di un uomo che non ha mai messo la propria omosessualità al centro della propria vita. Terzo, chi si lamenta, chi piagnucola, chi implora di venir accettato, chi fa show del proprio essere diverso, in parole povere, chi non incarna i valori dell'uomo che fa per sé e pensa a sé senza coinvolgere gli altri, in generale chi ha troppo da dire o peggio ancora pretende di venir ascoltato, incontra la mia disapprovazione in modo COMPLETAMENTE indipendente dall'argomento Pride. In generale a me non piace chi parla di sé senza essere stato interpellato, chiunque voglia propinarmi il suo stile di vita, chiunque prenda spazio pubblico (per qualsiasi motivo, nulla è abbastanza universale da meritare spazio pubblico per essere detto, e se lo fosse, non avrebbe bisogno di essere detto). In parole povere ognuno deve farsi i fatti propri e stare zitto. Io sono discriminato da quando sono adolescente per vari motivi, e MAI mi è passato per la testa di pormi al mondo come uno che se ne rammaricava o che implorava di essere accettato o che pretendeva di parlare di sé. Qualunque sia il problema, ad eccezione delle volte in cui c'è una cosa da risolvere e allora ok sì occorre avvisare tutti, tolta quel tipo di eccezione, i forti stanno zitti e se ne fregano e risolvono i loro problemi da soli e/o sopportano con stoico disprezzo. Chi non fa così è debole, e in un pianeta sovrappopolato, i deboli siamo già fin troppo gentili a lasciarvi vivere, figurarsi se devono avere pure il diritto di usare spazio pubblico per dire le loro cose da deboli. Ognuno ha diritto alla propria opinione, ma non tollero che qualcuno sia autorizzato a prendere così tanto spazio per dirla. Infatti se non fosse illegale spruzzerei vernice sui cartelloni elettorali e pubblicitari, disturberei i comizi (di qualunque natura) e renderei illegali gli youtuber. Accidenti quanto bisogno avete tutti di mettervi in mostra. Vorrei che andaste a casa vostra e steste zitti. Chiunque non si senta sufficientemente felice di essere se stesso in solitudine (o in compagnia di una ristretta e selezionata cerchia di amici) ai miei occhi è debole. Accetto che esistano, ma la mia opinione è che non li voglio per le strade.
Anonimo - 17/06/2024 19:40Vedo i consueti personaggi a cui questa manifestazione dà, chissà perché, fastidio. Questi mezzi uomini contraddittori e arroganti parlano di "ostentazione", "pagliacciata", "ostentata diversità", "sfilate ridicole".
Hanno dunque un'idea della libertà di espressione (o manifestazione del pensiero) ben strana: a loro parere chi pensa qualcosa e vuol manifestarlo può farlo ma SOLO se rispetta i loro canoni di accettabilità.
Cioè: si può esprimere un pensiero SOLO se questo dice quel che vogliono loro, e nel modo in cui vogliono loro. E se uno è omosessuale, meglio se sta zitto del tutto.
Hanno tutti amici gay, alcuni persino compagne bisessuali. E su questa esperienza individuale basano le loro bislacche idee di democrazia a corrente alternata.
Sono talmente mediocri come esseri umani che non si rendono conto delle contraddizioni che esprimono, non riescono a riconoscere di avere un problema psicologico, né capiscono nulla del mondo che li circonda.
Non ispirano né pietà né ribrezzo, solo una grande tristezza nel vedere le loro vite così vuote e prive di senso.
Che sarebbe? Io sono panciuto e sto benissimo con me stesso! Faccio una vita sana, anche le mie analisi dicono che sono un fiore, però mi piace la pastasciutta e se ne mangi quanta me diventi tondo. Punto. Da quando è un problema?
anonimo - 17/06/2024 11:38Le do totalmente ragione. Le racconto un paio di cose. Il mio capo è gay. Tu deridilo. Ci sono infiniti modi in cui può distruggerti. In tribunale o con le mani (o con varie armi). Va al pride? No. Un mio amico è un conte o roba del genere. Anche lui è gay. Motociclista, culturista, pugile, milionario. Deridilo. Anche lui ha molti modi di farti capire chi è più maschio. Va al pride? No. La mia compagna è bisessuale. Quando parla di ciucciare passere ottiene applausi, che aumentano quando vedono che sa essere un manager coi controcazzi. Va al pride? No. Ma mi ha colpito ciò che il mio capo ha detto riguardo al pride. Ha detto "Sono a favore, è molto importante per loro". Capisce? "Loro". Non lui. Lui è partito povero, ha fatto carriera, e ora sta con un fotomodello che ha la metà dei suoi anni e governa un'azienda che ha tipo 200 dipendenti. Chi sta bene con sé stesso non fa quelle pagliacciate. Non ne parla di continuo e soprattutto non piagnucola.
anonimo - 17/06/2024 11:36Ridicoli
Questa del Toscana Pride è una pagliacciata fatta per provocare e sfidare la città governata dal centro destra.
Per fare numero l'anno aperta anche per la lotta "al grassismo" e altre boiate.
I gay che non devono certo giustificare il loro orientamento sessuale né si sentono giustamente in dovere di sbandierarlo non ci pensano neanche a sfilare in parata, anzi, si sentono offesi e derisi da questa oscena carnevalata.
Oggigiorno sono proprio quelli che sbandierano questa ostentata diversità a rimarcarne la differenza, si autoemarginano e si autoridicolizzano.
Speriamo ci salvi il Papa!
Al Papa non gliene frega nulla del pride. La Chiesa ha nemici da duemila anni. Ve ne elenco un po'. Bogomili. Giansenisti. Antitrinitari. Barbelognostici. Onfaloscopici. Ognuno di loro ha sfidato la Chiesa. La Chiesa è ancora lì. Quelli che ho elencato se ne avevate solo anche sentito parlare siete persone molto acculturate. Io sono ateo, quindi potete capire cosa penso del Cristianesimo e ancor più della Chiesa, ma non conta se era antipatico, prima di iniziare a drogarsi Mike Tyson era imbattibile. Anche la Chiesa lo è. Lo sa e non ha motivo di scaldarsi tanto. Io piuttosto tutti quella baraonda per le strade non ce la voglio. Integrazione è una cosa, invasione è un'altra. Anche io faccio parte di una sub cultura derisa da tutti ma non faccio sfilate ridicole né imploro/pretendo di essere accettato. Vivo con sprezzante orgoglio la mia diversità e cerco di integrarmi entro i limiti del non svendermi. Questa cosa mi sembra una pagliacciata.
anonimo - 16/06/2024 00:07Condividendo valore: i ris ...
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