Capannori, il nuovo consiglio comunale: tutti i nomi
Elezioni 2024
Una seduta dell’ex consiglio comunale di Capannori che da lunedì è stato per buona parte rinnovato
Una seduta dell’ex consiglio comunale di Capannori che da lunedì è stato per buona parte rinnovato
Tra conferme e volti nuovi, ecco chi ha conquistato un posto nell’assemblea. Entrano Menesini e 4 ex assessori, restano diversi consiglieri di entrambi i fronti
12 giugno 2024
CAPANNORI. Un consiglio comunale rinnovato per quasi la metà dei componenti. Sono 24 gli esponenti dell’assise in carica per i prossimi cinque anni.
I nomi
Se si considerano anche gli assessori che hanno conquistato un posto nell’assemblea consiliare, allora i volti di chi tornerà a sedersi nell’aula al piano terra del municipio saranno diversi nel segno della continuità con la precedente amministrazione. Sul fronte della maggioranza entrano l’ex sindaco Luca Menesini (campione di preferenze e l’unico con Francesconi a superare quota mille voti) e gli ex assessori Davide Del Carlo, Ilaria Carmassi, Matteo Francesconi (il più votato) e Serena Frediani. Tra i consiglieri in carica sono dentro Claudia Berti, Laura Lionetti e Silvana Pisani, Gianni Campioni e Gaetano Ceccarelli. Tra i nuovi ingressi Donella Pucci, Michele Del Debbio e Nikolin Gjoni, Marianna Modestino, Silvia Sarti e Michela Pisani.
L’opposizione
Passando ai banchi dell’opposizione prenderanno posto in consiglio Elisabetta Triggiani (la più votata delle liste di minoranza) , Eleonora Vaselli, il riconfermato Matteo Petrini per settimane in predicato di rivestire il ruolo di candidato sindaco e Lido Moschini. Rimangono i consiglieri Domenico Caruso, Matteo Scannerini e Bruno Zappia. Entra da oppositore, come candidati sindaci Paolo Rontani. Non ce l’ha fatta Valentina Gini sindaco mancato di Capannori Popolare. Restano fuori gli ex consiglieri Daniele Lazzareschi (Forza Italia) e Gaetano Spadaro (Lega) . Nel conto dello schieramento di governo vanno considerati anche i possibili destinatari di un incarico in giunta. Una scelta che obbligherà i prescelti a rinunciare al posto da consigliere. E, quindi, in automatico scatteranno le surroghe dei primi dei non eletti. Passata la sbornia elettorale, Del Chiaro dovrà iniziare a lavorare alla composizione della giunta. Il sentiero segnato è quello di una giusta dose tra equilibrio delle forze che lo sostengono, le preferenze raccolte dai singoli e un’impostazione in cui non potrà azzerare le esperienze di chi ha fatto parte dell’amministrazione uscente. Conclusi i festeggiamenti, inizia il toto assessore.
Dal Tirreno