ENRICO PEA SCRITTORE D'ECCEZIONE, APERTURE NATALIZIE
ENRICO PEA SCRITTORE D'EC ...
Il 25
maggio alle 18 in San Pietro Somaldi, con un concerto di musica
Gregoriana, prende avvio la 61esima stagione della Sagra Musicale
Lucchese.
Prosegue, così,
il cammino “Tra terra e cielo”, come sottolineato nella
pubblicazione realizzata per il 60esimo anniversario. I concerti si
svolgeranno nelle chiese del centro storico e della periferia per
favorire la più ampia partecipazione delle comunità parrocchiali.
Come “gioiello ritrovato”, la Sagra presenterà, grazie al
sapiente e paziente lavoro di ricerca del suo direttore artistico il
maestro Luca Bacci, alcuni brani del grande musicista Giovanni
Battista Pergolesi.
Queste musiche saranno
eseguite nel concerto finale del 21 settembre alle 21 nella chiesa
dei Servi. Saranno presenti delle voci molto amate dalla Sagra quali
Patrizia e Paola Cigna
e Maria Luigia Borsi,
ma anche un coro di voci bianche.
Tra gli esecutori professionisti ci saranno esperti e giovani con
l’intento di favorire l’apertura di un dialogo tra generazioni
grazie al linguaggio universale della musica.
Il concerto
interamente dedicato al canto gregoriano di sabato 25 maggio alle 18
nella chiesa di San Pietro Somaldi che apre la 61esima stagione della
Sagra Musicale lucchese sarà un’occasione davvero imperdibile per
l’ascolto di quel canto che per oltre mille anni ha segnato
l’evoluzione musicale europea. Interprete d’eccezione sarà il
coro fiorentino “Viri Galilei”,
uno dei più apprezzati a livello nazionale, che con il suo direttore
Enzo Ventroni si
dedica in modo specialistico a questo repertorio.
Il concerto
sarà introdotto dal professor Renzo Cresti,
illustre musicologo già direttore dell’Istituto
Musicale Luigi Boccherini e attualmente
presidente della cappella musicale Santa
Cecilia della Cattedrale di Lucca che aiuterà
anche il pubblico meno esperto a calarsi in questo universo sonoro,
che unisce in sé musica e meditazione.
“Il programma della 61esima stagione – spiega il presidente Giuseppe Conoscenti - proseguirà con altri tre eventi nel mese di giugno e si concluderà il 21 settembre nella chiesa dei Servi con un grande concerto per soli, coro e orchestra, nel quale verrà presentata una composizione inedita di Giovan Battista Pergolesi, ultimo 'gioiello ritrovato' dalla Sagra, frutto della ricerca e dell’intuito del direttore artistico, il maestro Luca Bacci, nel solco della tradizione inaugurata dal fondatore don Emilio Maggini. Come tutti sanno, questa tradizione, ormai consolidata nel tempo, si è espressa nella promozione dell’ascolto della grande musica, soprattutto religiosa, intesa non solo nel suo aspetto estetico e culturale, ma anche nella sua dimensione spirituale, complementare alla liturgia e alla preghiera”.
La Sagra Musicale si conferma quindi un'associazione che non solo promuove la musica ma cerca di assolvere ad una funzione divulgativa e, nel suo piccolo, di ricerca come spiega il presidente Conoscenti.
“Nell’ormai affollato panorama musicale lucchese - dice il presidente -, il programma della SML conferma così la sua originalità. Al cuore della manifestazione resta infatti la volontà di contribuire così alla valorizzazione di giovani interpreti e autori, il nuovo, come alla conoscenza di quella nostra grande civiltà musicale, l’antico, racchiusa in ricchissimi giacimenti culturali pubblici e privati, talora poco noti o addirittura sconosciuti”.
Nella stagione che sta per iniziare trovano conferma anche le altre non meno importanti caratteristiche originarie della Sagra, “Elementi – spiega Conoscenti - che la connotano fin dalla sua inaugurazione nell’ormai lontano anno 1963: il ruolo centrale riconosciuto al canto e specialmente a quello corale, la prevalente esecuzione dei concerti nelle chiese lucchesi del centro e della periferia e, infine, la gratuità dell’accesso ai concerti, con il solo limite della raccomandata prenotazione”.
A Lucca le
chiese qualificano la scena urbana come in poche altre città e sono
preziose testimonianze di storia, di arte e di fede. Anche il regista
Peter Greenaway, che di recente ha girato un film in città, è
rimasto colpito dalla quantità e qualità dell’edilizia religiosa,
chiedendo conferma se davvero fossero cento le chiese nel centro
storico. Questi edifici non rappresentano tuttavia solo splendide
cornici per gli eventi musicali della Sagra, quindi semplici
auditorium preferibili alle sale da concerto perché meno dispendiosi
per gli organizzatori. Le chiese sono infatti luoghi
indissolubilmente legati alla loro storia e al vincolo della loro
destinazione, dove la fede e la bellezza della musica sacra o
religiosa si incontrano e insieme si arricchiscono di senso. “In
questo contesto, anche il libero e gratuito accesso ai concerti della
Sagra, ripudiando ogni logica di mercato - sottolinea il presidente
Conoscenti -, assume solo il positivo significato della bellezza di
ciò che viene donato e dell’accoglienza senza discriminazioni per
i destinatari di questo messaggio di bellezza e di spiritualità”.
Il
direttore artistico della Sagra musicale Luca
Bacci sintetizza
con una frase di Giuseppe Verdi lo spirito della 61esima stagione
dicendo: “Torniamo
all’antico, sarà un progresso”. Una frase di Giuseppe Verdi in
cui si nasconde un universo culturale.
“Il
riferimento alla frase lapidaria di Verdi - spiega poi Bacci - è
voluto dal fatto che la stagione attuale della Sagra è la 61esima e
quindi si è pensato a un nuovo inizio, un nuovo decennio ripartendo,
accentuando l'attenzione sulla musica sacra e in particolare sul
canto
gregoriano.
Il canto gregoriano di fatto è l'origine della musica occidentale
come oggi la conosciamo, è l'origine della musica e del canto in un
percorso che porterà allo sviluppo della polifonia, tanto che nel
programma abbiamo come primo concerto un appuntamento, quello del 25
maggio, interamente dedicato al canto gregoriano. È quindi un
ripartire, dalla riscoperta delle origini della nostra cultura
musicale”.
“Non solo – continua Bacci - in programma abbiamo
anche un concerto il 9 giugno a Sant'Angelo in campo dove
parteciperanno Le
Voci bianche della Cappella Santa Cecilia e del Teatro del Giglio di
Lucca,
per poi addentraci nella nascita degli strumenti e della polifonia.
Ma in questo percorso non vogliamo fermaci. Abbiamo provato ad andare
oltre con un appuntamento dedicato al genio e alla follia. O meglio a
quel genio che nel suo tempo fu scambiato per follia per poi essere
riscoperto decenni dopo. Un caso per tutti, quello di J.S.Bach
che
nella storia della musica rimane emblematico: il grande musicista nel
suo tempo fu apprezzato più come esecutore che non come compositore
e si dovette attendere la riscoperta di Mendelssohn, a oltre 100 anni
dalla sua morte, per capire che si trattava di un genio, la cui
musica era troppo avanti nel tempo.
Non
solo a Bach ma anche ad altri compositori che hanno creato il mito
del genio
e della follia
sarà dedicato il concerto in programma il 23 giugno, un excursus di
musica geniale
o folle
a seconda del punto di vista, che arriverà fino a compositori del
'900”.
“Una
perla del cartellone – spiega Bacci - di quest'anno è invece il
lavoro che la Sagra musicale mi ha permesso di fare e che ormai da
tempo nel nostro piccolo cerchiamo di fare sulla riscoperta della
musica per qualche motivo dimenticata. In questo ambito quest'anno vi
proponiamo un
gioiello ritrovato
di
Giovan Battista Pergolesi
compositore italiano del periodo barocco, morto molto giovane. Di cui
vi riproponiamo due lavori notevoli, che ho ritrovato e che ho
cercato di restituire al pubblico con un rigore filologico, senza
apporre modifiche proprio per far capire al pubblico il valore di
questo compositore italiano”.
“Insomma
– conclude il direttore artistico - il programma della Sagra vuole
essere un percorso culturale, spero piacevole, nel senso di
riscoperta della musica nella sua forma religiosa e sacra, ma
soprattutto la riscoperta di quel retroterra culturale, che ha
generato quella musica, guidando l'ascoltatore in un cammino
spirituale e culturale in senso quasi antropologico. Buon
ascolto”.
Ringraziamenti
L’Associazione per la Sagra Musicale Lucchese, costituita fra Comune, Provincia e Arcidiocesi di Lucca, desidera ringraziare la Regione Toscana e la Biblioteca Governativa di Lucca, che hanno concesso il loro patrocinio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e l’Oleificio Rocchi che continuano ad assicurare il loro decisivo sostegno per il mantenimento di una programmazione di qualità e infine i molti che a vario titolo e gratuitamente collaborano per rendere possibile questa manifestazione.
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