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  • 25/03/2024 01:48

SULLO STADIO SVENTOLA LA BANDIERA RUSSA

Alcuni personaggi che occupano da anni una parte dello stadio di Lucca avevano in corpo, dal febbraio 2022, la voglia di esternare la loro simpatia per il dittatore russo Vladimir Putin. Finalmente, in occasione della partita Lucchese – Cesena, hanno trovato la scusa buona per entrare in azione. L’attentato islamista avvenuto a Mosca ha infatti dato loro la possibilità di esporre un bello striscione di solidarietà per il popolo russo, che ha subito la morte di più di 100 innocenti disarmati per mano di alcuni estremisti. Assieme allo striscione che diceva un apparentemente politicamente corretto “no al terrorismo“ è naturalmente comparsa una bandiera della Federazione Russa. Chiunque, in democrazia, può esternare qualsiasi pensiero, ma una manifestazione sportiva, dove sono presenti persone con diverse sensibilità, non è il posto adatto per esporre bandiere di stati stranieri, tanto più se questi stati sono coinvolti in guerre di aggressione verso altri stati. Vale qui la pena ricordare agli attivissimi servi di Putin che la bandiera russa è quella di un esercito che negli anni ha attaccato la Georgia, raso al suolo la città cecena di Grozny, bombardato a tappeto la Siria collaborando con il dittatore Assad che ha gassato il suo stesso popolo. Vale qui la pena ricordare agli attivissimi putiniani di Lucca che l’esercito che porta la bandiera che loro incoscientemente sventolavano ieri ha provocato, dal 2022 ad oggi, in Ucraina, più di 10.000 (diecimila) morti civili, ovvero tra persone inermi compresi minorenni, vecchi, donne, ecc. Non mi pare che allo stadio di Lucca si sia pianto per i morti ebrei (e non solo ebrei in verità) del 7 ottobre. Certo un gruppo di fascisti difficilmente sventolerebbe bandiere israeliane. Non mi pare che si sia pianto per i successivi morti arabi a Gaza. Non mi pare in genere si pianga per i morti di terrorismo in giro per il mondo. Quindi, per il rispetto di tutti, sarebbe meglio non piangere per nessuno e non sventolare bandiere. Ma si piange per la cara Russia. O meglio, della Russia ai fascisti dello stadio di Lucca non frega nulla. A loro frega del loro diabolico idolo. Sono solidali per il signor Putin e poco importa che egli, pur coltivando rapporti con i fascisti di mezzo mondo, si rifaccia in fondo molto di più a Stalin che a Hitler o a Mussolini. In queste ore Putin sta cercando nell‘attentato la giustificazione per terminare l’assassinio dell’Ucraina e dei suoi cittadini. Nonostante la Russia fosse avvertita che ci sarebbero stati atti terroristici, il teatro di Mosca non era vigilato da nessun poliziotto. Poi, dopo aver lasciato avvenire il massacro, si è cercato di inventare che i terroristi stessero scappando verso l’Ucraina, mentre stavano scappando verso la Bielorussia. Infine il delirante tiranno, idolo di tanti lucchesi, ha affermato che gli ucraini avrebbero facilitato il passaggio degli islamisti attraverso il confine con la Russia, confine su cui Putin ha centinaia di migliaia di suoi soldati i quali, evidentemente, in questo caso stavano dormicchiando mentre un mezzo pieno di terroristi armati fino ai denti stava andando verso Mosca. Tutto il teatrino russo sembra proprio figlio della scuola di Stalin e del KGB e ricorda un evento come l’attentato contro Kirov cui seguì un’epica purga staliniana. Comunque i baldi filoputiniani dello stadio di Lucca, domenica pomeriggio, mi hanno fatto vergognare di essere lucchese e sotto, sotto, quando il Cesena ha segnato ho provato una punta di soddisfazione. Questo, da tifoso della lucchese non è stato piacevole, ma è stato inevitabile. I baldi putiniani a fine gara cantavano ai loro giocatori: “meritiamo di più“. Eh cari ragazzi, se meritate di più andate a vedere lo Zenit o lo Spartak. Magari lì saranno ogni settimana grandi vittorie e poi potrete prendere la cittadinanza russa. Se i poveri ucraini dovessero riuscire a continuare a resistere, forse tra un annetto vi arriverebbe anche una bella convocazione premio per il fronte. In tal modo potreste sventolare a proposito la bandiera panslava.

I commenti

Quelli che vanno in curva sono ragazzi di varie estrazioni, ma i pochi che decidono quali striscioni e quali bandiere esibire sono ormai definibili come coltivatori di ignoranza. Nel senso che non capire cose elementari va anche oltre l'ignoranza. Mi spiego meglio; allo stadio ci saranno simpatizzanti di Putin, simpatizzanti dell'Ucraina, simpatizzanti del Tibet, della Cina, di Taiwan, di Hong Kong e anche di Israele o dei palestinesi. Intelligenza vorrebbe che le manifestazioni politiche di simpatia per questo o quel leader o per questa o quella nazione le si facesse in piazza e si lasciasse perdere lo stadio. Ma come è ben scritto nel post, questi soggetti "avevano in corpo" una voglia matta di esternare la loro fede politica. In questo modo però lo stadio e la curva lo svuoteranno sempre di più, in quanto molti si rifiuteranno di identificarsi in una massa di putiniani para fascisti (sapranno di preciso cosa sia il fascismo??). Io vado allo stadio da ben prima di quando chi va in curva fosse nato e in curva ci sono stato vent'anni (da studente prime e poi con la laurea in poi), ma dopo questa vomitevole esibizione della bandiera russa non andrò più in trasferta per evitare di trovarmi nel settore ospiti con questi idioti. Per amor della Lucchese continuerò ad andare in casa perché posso mettermi in un settore diverso dello stadio. Però sarebbe l'ora di smettere di usare lo stadio per fare politica. Mi creda, siamo al limite della sopportazione!!

Anonimo - 26/03/2024 22:26

I boia che hanno massacrato i civili russi nel teatro moscovita sono stati mutilati e pestati a sangue. Probabilmente torturati per estorcere confessioni. Poi, gonfi di botte e lividi in volto sono stati esibiti in un'aula di tribunale divenuta beccheria. Uno dei terroristi forse non è più in grado di vedere e appariva in stato di coma. L'esibizione di questi terroristi torturati è la negazione del diritto e dello stato di diritto. La giustizia russa agisce in modo bestiale e questo non viene neanche nascosto, ma dato in pasto al pubblico come in un circo romano. Peggio di Abu Grahib e di Guantanamo. Macelleria messicana come piazzale Loreto. Uno stato che è ormai ridotto a questo produrrà esso stesso morte e terrorismo. Non si sventolano bandiere in onore di un boia.

Anonimo - 26/03/2024 02:39

Ma secondo voi in curva chi ci va ? Solo operai, metalmeccanici con la terza media accompagnati dai loro consimili, che altro non sono meri burattini a servizio della propaganda, qualunque essa sia.
Secondo voi questi qua sono in grado di formulare un ragionamento sensato scrivendo più di 3 pagine ?
Ma va la.... sono de' peori.

Anonimo - 26/03/2024 00:37

Sul microponticello lucchese, come sul ponticello italiano sventola bandiera bianca. In Italia la comunicazione sulla guerra è stata per due anni indecente, anche se meno squallida di quella del 2014, che era condita di una ignoranza intollerabile perfino per un respinto al primo anno delle medie superiori. Turbe di "rascisti" scatenati hanno imperversato ed imperversano in TV, mentre lo spazio social è sistematicamente bersagliato dalla propaganda russa. L'aiuto italiano all'Ucraina, al di là delle belle prese di posizione verbali, è stato poco più che simbolico. Insomma, fosse per la prode Italia sui ponti dell'Ucraina la bandiera bianca sventolerebbe da tempo. D'altro canto il rallentamento degli aiuti americani comporterà, presto o tardi, il collasso dell'Ucraina e questo in considerazione della tragicommedia messa in atto da Francia e Germania, con la Gran Bretagna che pare progressivamente defilarsi. Ben potranno festeggiare gli analfabeti del blocco fascista lucchese, assieme al grande rassemblement putiniano d'Italia, che va dai "pacifisti" catto comunisti, ai filo palestinesi, alla Lega, al Movimento 5S, per terminare appunto con i fascistelli del terzo millennio. Quanto al ponticello lucchese, dopo dieci anni di tambellinismo inconcludente, assistiamo oggi al trionfo della rinuncia al ruolo di città operato dalla giunta destrofascista, la quale si pasce solo di film, fiere, eventi e altre boiate. Lo sdoganamento del non sdoganabile ha segnato un altro elemento del degrado e della putrefazione di una società lucchese, che di società civile ha ormai solo il nome o poco di più. Oggi vediamo una città che, tra sagre del biroldo e orgoglio per essere set di film, non riesce ad esprimere una minima solidarietà con l'Ucraina, mentre le manifestazioni putiniane esplodono ed esploderanno sempre più e sempre peggio. Putin ci fa oggi vedere lo spettacolo indecente di mutilati, torturati e moribondi portati davanti alle telecamere ed esposti come si sarebbe fatto nel XVIII secolo. Questo spettacolo è il prologo alla macellazione degli ucraini che avverrà nei prossimi giorni. Questo mentre gli stronzetti di Lucca sventolano la bandierina di una nazione straniera ed imperialista. Vomitevole. In una nazione disfatta, una città che emana un fetore insopportabile.

Anonimo - 25/03/2024 20:15

Se Lei crede alla favola dei "fascisti ucraini", allora Lei si trova in un loop prodotto dalla propaganda degli ex KGB.

anonimo - 25/03/2024 19:18

fascisti italiani...che stanno con i Russi ex KGB che combattono.....i fascisti ucraini.

Boh - 25/03/2024 16:55

Ma sarà un russofono...Attenzione che c'han le ville in versilia, vi invadono come han fatto in Crimea.
Vi figurate il sindaco russo?!
Ma il corso di russo lo state facendo?
Ahr! Ahr! Ahr!

... - 25/03/2024 11:32

Vabbè sono amici dell'ex Bulldog scappato dall'Italia per non finire in carcere, con amici filorussi ora che volevate?

Se vince la Russia Ve lo ritrovate Premier

Lion - 25/03/2024 09:54

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