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  • 21/03/2024 18:30

MORTE SUL LAVORO A LUCCA LE DICHIARAZIONI DI LORENZO SICHEI (FILCA CISL)



"La strage non si ferma, e non possiamo più stare a guardare cullandoci  su ciò che sin qui è stato fatto in nome della sicurezza. Evidentemente non basta". Il monito è di Lorenzo Sichei, segretario Filca Cisl (edilizia). "Attendiamo ovviamente che sul caso del lavoratore che ha perso la vita stamani nel cantiere di via Dorini a Lucca sia fatta chiarezza, e facciamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia.  Ma siamo di fronte a una tragedia che ci spinge a fare ancora e sempre di più sul tema della cultura della sicurezza. Purtroppo - rileva Sichei -  da ciò che ci risulta dai sopralluoghi compiuti insieme agli organi ispettivi e agli enti bilaterali, ci sono ancora troppe negligenze sui luoghi di lavoro nel comparto edile, proprio quello che traccia più concretamente la rotta dello sviluppo del nostro Paese, della crescita. Le normative devono essere rispettate, i controlli intensificati, e la formazione deve essere faro per tutti, in questo senso il nostro sindacato sta facendo il massimo offrendo tante opportunità di concreto aggiornamento. Ma è importante - sottolinea il segretario di Filca Cisl - lavorare di più sul fronte dell'auto prevenzione e sulla presa di consapevolezza e responsabilità di tutta la filiera, dal committente al datore di lavoro, ai tecnici di cantiere, ai lavoratori stessi. Tutti devono fare la loro parte nel verificare quali siano i rischi sul cantiere, dove si possa fare di più e meglio in termini di sicurezza. Anche perchè ci sono due fattori che remano contro: da un lato la mobilità dei lavoratori nel settore,  che passano spesso da un'impresa all'altra, dall'altro il fatto che il 50 per cento dei lavoratori nell'edilizia sono stranieri, questo li rende più deboli e disorientati anche per le difficoltà della lingua".
C'è un punto focale su cui Lorenzo Sichei insiste: "Il lavoratore si deve rifiutare quando si rende conto che quell'intervento può essere rischioso, non deve avere dubbi nè remore da questo punto di vista". 

I commenti

"Il lavoratore si deve rifiutare", solo parole al vento.
Non esistendo neppure l'ombra di deterrenza (e questo in tutti i campi delle attività umane), sono pressoché tutti ricattati anche senza proferire parola. Della serie, sempre non manifesto, ognun per se Dio per tutti. Nauseante.
E non esiste deterrenza perchè il pesce puzza dalla testa, la priorità in Italia, se ancora non se n'è accorto è il PIL E LA CRESCITA, e chi è al potere foraggiando i ricattatori, in tutti i campi, naturalmente celatamente per mera opportunità politica, e passa sopra morti, feriti, sfruttamento del Lavoro, schiavismo & C.
Ebbene sì, L'Italia è un Paese schiavista!
Questo è.
Ed una prece per mortus et morituri.

... - 23/03/2024 18:52

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