Consiglieri Pd e
 Lucca Futura: “sul piano operativo e la gestione della commissione 
urbanistica, il sindaco sta lavorando senza alcuna trasparenza e sta 
creando un grave problema di metodo” 
 “Discussione
 delle osservazioni e controdeduzioni del piano operativo comunale: il 
sindaco ha deciso di impostare il lavoro senza alcuna trasparenza creano
 un grave problema di metodo e di validità nella procedura”. 
A dirlo sono i consiglieri comunali del Partito Democratico e di Lucca Futura, membri della commissione urbanistica. 
“L’amministrazione
 comunale - spiegano - ha deciso di trattare i membri della commissione 
urbanistica come se fossero polli in batteria a cui far digerire il 
maggior numero di pratiche e di osservazioni nel minor tempo possibile. 
Il motivo? Aver perso due anni di tempo senza fare nulla e trovarsi ora a
 dover rincorrere le tempistiche imposte dalla Regione Toscana per non 
andare in salvaguardia edilizia. Così si impedisce ai consiglieri 
comunali di visionare tutti gli atti nella loro completezza, preferendo 
di dare i materiali a piccole mandate, si fanno storie se i consiglieri 
chiedono di ricevere almeno il materiale in formato cartaceo, visto che è
 impossibile controllare ogni singola tavola digitalmente proprio per la
 complessità della materia, si semplifica la discussione senza 
consentire approfondimenti o conoscenze nel merito: non è corretto e 
serio lavorare così, neanche nei confronti di chi ha presentato 
osservazioni al piano operativo. Un piano, lo ricordiamo, strutturato 
nella sua essenza dalla precedente amministrazione, che l’attuale 
sindaco voleva annullare, bloccare, stravolgere (cose più volte dette in
 campagna elettorale e poi riportate e sostenute anche dal consigliere 
da lui nominato, Cecchini), senza in realtà fare un bel niente, tant’è 
che oggi la discussione in commissione verte sullo stesso pacchetto 
ereditato dal passato. Due anni persi per niente, così da arrivare oggi a
 voler fare forzature, rischiando anche di viziare dal punto di vista 
procedurale lo stesso strumento urbanistico e l’iter che ne porterà alla
 sua approvazione. Noi ripetiamo quanto già sostenuto anche durante gli 
incontri in commissione: è opportuno tornare sulla via della trasparenza
 e della condivisione, perché il piano operativo rappresenta il modo in 
cui disegneremo la città e il suo territorio nel suo complesso nei 
prossimi anni, non ci può essere fretta, non può essere ammessa 
superficialità né forzature di alcun tipo”.