FANTOZZI (FDI): “CON CORDONI, CONFCOMMERCIO
“CON CORDONI, CONFCOMMER ...
Approvata risoluzione proposta dalla commissione Aree Interne
Mario Puppa (Pd): “Un colpo durissimo per chi ha già pochi mezzi. A rischio progetti importanti”
Piccolo sarà bello, ma povero no. E’ questa la
sorte che è toccata ai piccoli comuni, quelli sotto i mille abitanti
che, di punto in bianco, con l’ultima legge finanziaria del governo
nazionale, si sono visti decurtare le risorse dell’apposito
fondo istituito nel 2021.
Per questi motivi il
Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza, su
proposta della commissione Aree interne, una risoluzione che impegna la
giunta ad “attivarsi nei confronti del Governo e del
Parlamento, avanzando la questione anche in sede di Conferenza delle
Regioni, affinché venga individuato in tempi rapidi un veicolo
legislativo mediante il quale il fondo complessivo, decurtato per l’anno
2024 con la Legge di bilancio 2024, passando da 172
milioni di euro a 128 milioni, sia ripristinato in base alle previsioni
iniziali, e sia, altresì, data continuità all’ erogazione dei fondi
previsti per le annualità successive”.
«In provincia di Lucca – spiega
Mario Puppa, consigliere regionale Pd, componente della commissione
Aree interne – sono 6 i comuni che si sono visti decurtare i
finanziamenti:
Careggine, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Molazzana, Sillano Giuncugnano, Vagli di Sotto, su un totale di 21 in Toscana.
Stiamo parlando della
quarta annualità del fondo istituito dal governo Draghi. Soldi destinati
alla messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici, per
l’abbattimento di barriere architettoniche, per l’efficientamento
energetico e per progetti di sviluppo sostenibile. Invece di 85 mila
euro, ciascun comune, riceverà solo 58 mila euro.
Lo stesso Dossier della
Camera dei Deputati relativo alla Legge di bilancio 2024 ha evidenziato
questo taglio affermando che “appare necessario che il Governo chiarisca
se la riduzione delle risorse non sia suscettibile
di pregiudicare l’attuazione del programma pluriennale di interventi
finanziato con le medesime risorse che potrebbe essere già stato avviato
dai comuni destinatari dei contributi”.
E’ evidente – conclude Puppa – che per questi comuni vedersi decurtare risorse così importanti risulta essere un colpo durissimo, una taglio da sanare al più presto se si vuole essere coerenti quando si dice che bisogna sostenere le aree interne e montane del Paese».
....sono comuni da accorpare. Purtroppo in montagna non nascono più bambini e molta gente se n'è andata. Quando si scende sotto la soglia critica che senso ha mantenere aperto il comune?? Ci vuole realismo e lo dico da persona cui vengono le lacrime agli occhi quando giro le montagne e vedo posti che erano pieni di gente ormai privi di vita.
Anonimo - 29/02/2024 00:12“CON CORDONI, CONFCOMMER ...
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