Un mercatino di Natale finalmente fatto bene
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A Lucca siamo speciali per fare tragedie su cose ridicole. Roba come la concessione di un campo di calcio, l'abbattimento di una villetta decrepita per farci una strada, oppure il taglio di un cedro privo di ogni valore ed importanza. Sono le classiche tragediole lucchesi. Roba da commedia.
Anonimo - 09/02/2024 02:01Leggendo quello che è stato scritto sulla situazione dei campi per svolgere lo sport e mi ricordo di un vecchio dirigente a Lucca in occasione di una riunione, riguardante una manifestazione automobilistica disse: "Se questo è sport viva la tubercolosi". Non desidero accoppiarlo ai nuovi dirigenti politici lucchesi, nessuno escluso, ma non credo che con buona volontà e sportività da entrambi le parti, la questione di San Cassiano non poteva trovare delle soluzioni. Ho previsto come andrà a finire entro la fine dell'anno ma lo scriverò al momento. Altro episodio da valutare inizio agosto forse per fare un favore o non amicarsi un garfagnino, gli hanno spalancato le porte che altri hanno chiuso. Vedremo
anonimo - 08/02/2024 22:15"L'azione di forza messa in atto questa mattina presso i campi di San Cassiano dimostra - ancora una volta - l'incapacità dell'amministrazione Pardini a gestire qualsiasi problema. Un modus operandi già visto nei mesi scorsi nel tentativo di sgombero delle attività del mercato del Carmine: dagli assessori di riferimento nessun dialogo volto a trovare una soluzione concordata, per poi andare avanti con un'azione di forza e relativo dispiegamento di agenti. Né il sindaco, né l'assessore allo sport Barsanti, hanno avuto il coraggio di presentarsi e metterci la faccia. Troppo facile raccogliere applausi e like mentre si sfila su papamobile al carnevale, per poi nascondersi quando bisognerebbe trovare una soluzione di mediazione, soprattutto negli interessi dei 120 ragazzi e relative famiglie che l'amministrazione continua ad ignorare.
Una forzatura a cui non si doveva neanche arrivare e che poteva essere evitata.
Un vero sindaco ed un vero assessore allo sport, si sarebbero recati sul posto invece di lasciare in mano a dirigenti e funzionari la gestione di una situazione complicata. Se Pardini ha trovato la scusa di una riunione a Roma, ci chiediamo che ci stia a fare un assessore allo sport se fa il presenzialista solo quando torna comodo.
Se l'assessore Barsanti ha deciso di fare la guerra ad una società sportiva, non tema il confronto con le famiglie dei ragazzi che da mesi chiedono incontri e soprattutto soluzioni adeguate. Se invece Barsanti preferisce disinteressarsene pur di portare avanti la sua battaglia personale, farebbe bene a dimettersi.
Siamo ormai a febbraio, riteniamo sia stato un errore non aver voluto attendere la fine della stagione sportiva per trovare un accordo con il gestore. Questo avrebbe consentito agli atleti di continuare ad allenarsi, senza essere messi in strada. Cosa nasconde questa fretta?
E soprattutto: cosa ha intenzione di fare ora l'amministrazione comunale delle strutture della Real Academy? Intende demolirle o sanerà gli abusi -possibilità che è stata negata agli attuali gestori- per poter poi riassegnare tutto ad un'altra società sportiva?
Il sindaco, che sui social si vanta definendo la sua come "l'amministrazione del fare", non fugga e si attivi per dare delle risposte, soprattutto alle famiglie dei ragazzi. L'uso della forza è il fallimento del dialogo e del confronto fra le parti. In questo caso è il fallimento totale della politica di questa amministrazione comunale, che sembra non ricercare il bene comune nella determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano."
Polonia risponde:
L’amministrazione comunale afferma di aver messo a disposizione già da dicembre tre campi sportivi alternativi ma questo è falso. Il Comune ha incaricato me di contattare tre impianti, cosa che ho fatto attraverso delle Pec, ma l’unica disponibilità che abbiamo avuto è stata quella dell’impianto di San Vito, che è gestito da mia figlia”.
All'arrivo delle forze dell'ordine per ritirare le chiavi del Campo , il presidente del club, Claudio Polonia, ha rifiutato di consegnare le chiavi dell’impianto. Entrato successivamente all’interno delle strutture coperte, con in mano tre bottiglie di benzina e due accendini, ha chiesto di poter parlare entro un’ora con il sindaco Mario Pardini o con l’assessore allo sport, Fabio Barsanti. Se tale richiesta non fosse accolta, il presidente ha minacciato di darsi fuoco
Lino - 08/02/2024 19:30Dice che il presidente sia stato messo in arresto perché opponeva resistenza e si era barricato volendo darsi fuoco per non dare le chiavi del Campo come da legge
Dice, ma informatevi bene che la gente vuole sapere
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