Le scuole del Comune di Stazzema aprono ai genitori e ai bambini per le iscrizioni dell’anno scolastico 2025-26
Le scuole del Comune di S ...
L'Unione
Comuni Garfagnana è intervenuta lunedì mattina presso il Centro
Congresso Allianz MiCo di Milano, nel contesto della BIT Borsa
Internazionale del Turismo, in occasione della presentazione del
nuovo brand per la promozione turistico-culturale dei territori
estensi "Ducato Estense"
CASTELNUOVO
DI GARFAGNANA – Il sistema di fortificazioni e rocche estensi della
Garfagnana protagonista alla BIT Borsa Internazionale del
Turismo che si è tenuta, dal 4 al 6
febbraio, al Centro Congressi Allianz MiCo a
Milano.
In occasione della fiera, infatti, è stato
presentato al pubblico il nuovo brand turistico-culturale
“Ducato Estense” – progetto promosso, finanziato e
coordinato dal Ministero della Cultura in accordo con gli enti
locali dei territori coinvolti - che ha come principale obiettivo la
valorizzazione del territorio compreso tra Emilia-Romagna e
Garfagnana che, dal XVI al XIX secolo, ha fatto parte dello
Stato Estense.
La presentazione si è tenuta lunedì 5
febbraio nella Sala Brown del Centro Congressi.
All’incontro ha preso parte anche l’Unione Comuni Garfagnana –
ente capofila dell’Ambito Turistico Garfagnana Valle del Serchio
– per portare il proprio saluto assieme ai rappresentanti delle
altre quattro capitali estensi di Ferrara, Modena,
Reggio-Emilia e Sassuolo (capofila) coinvolte nel
progetto.
Dalla Rocca Ariostesca alla Fortezza di
Mont’Alfonso, a Castelnuovo di Garfagnana, alla Fortezza
delle Verrucole a San Romano in Garfagnana, fino alle rocche
estensi di Camporgiano e Trassilico: un suggestivo
paesaggio costellato di torri fortificate e cinte murarie che,
attraverso un itinerario tematico – tra borghi (San
Romano in Garfagnana, Sambuca), rocche (Sassi,
Cascio, Ceserana) e castelli (Molazzana) –
permette di immergersi nella storia, esplorarla e vivere
un’esperienza unica.
Sul sito www.ducatoestense.com
è possibile scaricare i sette itinerari estensi che fanno
parte del brand. È inoltre possibile accedere alla
documentazione fotografica dei 240 beni
architettonici estensi censiti sul territorio e visionare le
riprese video effettuate per ripercorrere in breve l’intera
storia della dinastia d’Este. Altri strumenti che è possibile
consultare sono il portale Tourer.it (sezione Ducato Estense)
o l’app per smartphone.
"Ducato Estense"
rappresenta una parte del più vasto progetto "1 miliardo per
la Cultura" che si è avvalso di 70 milioni di euro
del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 stanziati dal CIPE
nel 2016. I Comuni coinvolti nel progetto sono stati 70,
distribuiti principalmente in tre province dell'Emilia Romagna
(Ferrara, Modena e Reggio-Emilia) e in Garfagnana.
“Si
tratta di un importante progetto – afferma il presidente
dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi – che
mette in rete diverse espressioni del complesso mondo estense
attraverso un naturale asse geografico che si sviluppa da est a
ovest. La Garfagnana, con il suo patrimonio naturale ed
artistico, si riconosce perfettamente in questo brand che stimola un
turismo culturale interconnesso con le altre realtà estensi.
Importanti investimenti sono stati fatti per il recupero e la
valorizzazione delle fortificazioni del territorio e, in particolare,
sulla Rocca Ariostesca dove c’è in progetto di realizzare un
ambizioso museo multimediale”.
“La valorizzazione
del grandissimo patrimonio estense distribuito sulle due Regioni –
ha concluso il sindaco di San Romano in Garfagnana Raffaella
Mariani - ha permesso alla Garfagnana, oltre che il recupero
di monumenti così importanti, la promozione del territorio nel suo
complesso. Possiamo vantare la qualità di un ambiente straordinario
che, attraverso gli itinerari estensi, permetterà di praticare quel
turismo lento oggi molto apprezzato. Il grande ‘Cantiere Estense’
promosso dal Ministero dei beni culturali ha destinato risorse
fondamentali per i nostri progetti che hanno unito al valore del
recupero la possibilità di innovare, consentendo la fruibilità e la
multifunzionalità di luoghi e monumenti restituiti al pieno
godimento delle comunità locali e dei turisti”.
Mi pare certo che Ferrara fosse la capitale del Ducato fino al 1598. Mi pare certo che Modena sia stata capitale del Ducato da quell'anno fino al 1859. Mi pare corretto definire Reggio una seconda capitale dato che il ducato si chiamava "di Modena e Reggio", ma comunque era un titolo onorifico perché la capitale vera era Modena e basta. Già far diventare una capitale Sassuolo è esercizio complesso. Vero che Sassuolo era un feudo unito personalmente al Ducato attraverso il duca stesso, ma Sassuolo il ruolo di capitale non l'ha mai avuto. Semmai la Mirandola potrebbe essere una capitale onorifica, in quanto capitale di altro Ducato annesso nel 1710. La stessa Carpi (già capitale di contea annessa) può esser considerata una capitale onorifica. Infine Massa e Carrara come sopra, dopo la loro annessione. Qui le capitali sono finite. La Garfagnana era una provincia unita al Ducato e quindi godeva di una certa autonomia. Questo ruolo di capoluogo di provincia pero' non autorizza a considerare Castelnuovo una capitale. Se no anche Pavullo, capoluogo dell'altra provincia estense che era il Frignano, dovrebbe essere elevata a capitale di qualcosa. Mah!
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