COBAS: I PRECARI NON VANNO DISCRIMINATI!
IL TRIBUNALE DI LUCCA RICONOSCE LA CARTA DOCENTE ANCHE A LORO
I
Cobas, con la preziosa collaborazione dell’avvocato Giorgio Leoncini,
hanno avviato una serie di ricorsi per il riconoscimento della carta
docente anche agli insegnanti precari: per il primo di essi il 15
gennaio 2024 il Tribunale di Lucca ha emesso una sentenza favorevole.
Numerosi
ricorsi erano stati già vinti in altre province e la stessa Corte di
Cassazione si era espressa in modo chiaro con la sentenza n. 29961 dello
scorso 27 ottobre. Tale sentenza, ripresa anche dal Giudice del Lavoro
di Lucca, aveva confermato che la Carta docente spetta anche ai docenti
non di ruolo con incarico annuale (31 agosto) o fino al termine delle
attività didattiche (30 giugno), anche senza presentazione di una
domanda in tal senso diretta al Ministero e con possibilità di ottenere
il risarcimento danni anche per gli ex docenti nel frattempo fuoriusciti
dal sistema scolastico.
La
sentenza del Giudice del Lavoro di Lucca ha riconosciuto la
discriminazione operata dal Ministero verso i docenti con contratto a
tempo determinato che, pur svolgendo le medesime mansioni dei loro
colleghi di ruolo ed essendo sottoposti ai medesimi obblighi formativi,
non hanno potuto usufruire del beneficio.
Nello
specifico, l’istanza del ricorrente è stata accolta dichiarando il
diritto del docente a ottenere il bonus e, quindi, l’accredito sulla
carta del docente di 500 euro per ciascun anno scolastico nel quale vi
sia stata supplenza fino al 30 giugno o al 31 agosto, ovvero per gli
anni scolastici 2018/19, 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023,
per un totale di 2500 euro.
Si
deve però constatare con rammarico che la sentenza ha previsto la
compensazione delle spese, ovvero che ciascuna delle parti in causa,
quindi Ministero e ricorrente, provveda al compenso del proprio
difensore, contravvenendo alla richiesta di addebito di tutte le spese
legali a carico dello Stato, fondata sull’ampia giurisprudenza formata
in merito, sia con le pronunce della Corte di Cassazione e della Corte
di Giustizia dell'Unione Europea che con numerose sentenze di molti
altri Tribunali.
Le
motivazioni appaiono discutibili sia da un punto di vista logico che
giurisprudenziale, visto che si poggiano sulla presunta complessità
delle questioni giuridiche inerenti il caso, quando invece la
giurisprudenza ha dipanato i dubbi sia sul diritto dei precari (con
contratti fino al 30 giugno oltre che al 31 agosto) al riconoscimento
della Carta docente, sia sugli oneri a carico dello Stato per il danno
arrecato. Non solo: si fa riferimento al mancato inoltro della richiesta
di riconoscimento del bonus alle scuole in cui è stato prestato
servizio, ma anche questo punto è contestabile visto che il ricorso si è
reso necessario proprio in seguito alla mancata risposta alla diffida
inviata alle scuole interessate.
Su
questo aspetto si confida pertanto in un cambio di orientamento da
parte del Tribunale di Lucca per i ricorsi su cui ancora deve
pronunciarsi, con l’inevitabile allineamento alla ricca giurisprudenza
in merito, che la recente e già citata pronuncia della Corte di
Cassazione non ha fatto altro che confermare e rafforzare.
Matteo Masini - Esecutivo provinciale Cobas Lucca