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  • 16/01/2024 17:39

“Israele ha violato per anni il diritto internazionale”

“Antonio Guterres non ha fatto altro che ricordare, come attestano le risoluzioni dell’ONU, che Israele con l’occupazione dei Territori palestinesi ha violato per anni il diritto internazionale”. Sono le parole del professor Triestino Mariniello, in merito all’intervento del Segretario generale dell’ONU, che martedì ha dichiarato: “È importante riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono avvenuti dal nulla”. La dichiarazione ha innescato la dura reazione dello Stato ebraico, che ha chiesto le dimissioni del numero uno del Palazzo di Vetro, insinuando che quest’ultimo avesse giustificato gli atti terroristi di Hamas. Il professor Triestino Mariniello, docente di diritto internazionale all’Università John Moores di Liverpool, è stato intervistato giovedì da Modem. Viene spontaneo chiedersi perché Guterres abbia pronunciato quel discorso, dicendosi poi sorpreso della dura reazione di Israele? “Guterres non ha fatto altro che fare quello che, anche da un punto di vista giuridico del diritto internazionale, è estremamente importante fare in un contesto del genere, ossia quello di porre l’accento sul contesto. È il contesto di un’occupazione soffocante, un’occupazione che va avanti da 56 anni. Il Segretario generale delle Nazioni Unite ha menzionato brevemente quelle che sono alcune delle principali violazioni del diritto internazionale: lo sfollamento, l’economia soffocata, le case demolite, la violenza non solo delle autorità israeliane, ma anche quelle dei coloni. Soltanto da quando è cominciata la guerra a Gaza sono decine i civili palestinesi uccisi non a Gaza, ma nella Cisgiordania dalle autorità israeliane e dai coloni. Guterres ha posto l’accento sugli insediamenti che sono una grave violazione del diritto umanitario internazionale, nonché un crimine di guerra. Infatti, la Corte penale internazionale sta indagando sulle colonie come crimine di guerra. Non ha fatto altro, quindi, che porre l’accento su quello che le Nazioni Unite dicono da decenni. Se non si pone fine alla violenza, se non si pone fine alle gravi violazioni del diritto internazionale nel contesto di specie, non vi sarà mai una pace duratura e sostenibile. Sfido chiunque a trovare qualsiasi parola nel discorso di Guterres, se non strumentalizzata, di giustificazione al terrorismo”. La guerra ha delle regole e sono regole contenute nel diritto umanitario internazionale. Facciamo qualche esempio: prendere di mira i civili è illegale, colpire ospedali lo è altrettanto. Nel contesto Israelo-Palestinese gli strumenti del diritto sono ancora adatti? “Quando si parla del contesto Israelo-Palestinese assistiamo a una sorta di stato di eccezione, perché le autorità israeliane col supporto dell’autorità statunitense si sono fortemente opposte al riconoscimento di questi strumenti del diritto internazionale. Il primo sarebbe appunto quello di riconoscere il ruolo del Consiglio di sicurezza, che ha l’obbligo di mantenere la pace ai sensi della Carta delle Nazioni Unite. La prima funzione del Consiglio di sicurezza sarebbe quella di dichiarare immediatamente un cessate il fuoco. Ci ha provato il Brasile, seppur molto timidamente, ma comunque era un primo tentativo. Ma gli Stati Uniti hanno utilizzato il diritto di veto e hanno bloccato una possibile pausa umanitaria. Sono tanti gli strumenti del diritto internazionale, ma quella che manca è la volontà da parte della comunità internazionale, soprattutto degli Stati europei e degli Stati Uniti, di adottare questi strumenti nel contesto Israelo-Palestinese”. La parola terrorismo dentro il diritto della guerra, dentro i testi delle convenzioni di Ginevra non si trova. Allora in un caso simile, quando vengono adottati dei metodi terroristici, quale diritto si applica, quali sono le regole che valgono? “L’inquadramento giuridico è essenziale per capire qual è il regime applicabile al contesto in questione. E per quanto riguarda l’intero territorio palestinese, quindi mi riferisco non soltanto alla Cisgiordania, ma anche alla Striscia di Gaza, vi è ancora oggi un regime di occupazione nonostante il ritiro delle truppe israeliane. Israele esercita quello che chiameremmo un controllo effettivo sull’intero territorio. In quanto tale ha degli obblighi, tra cui quello di fornire beni essenziali e nel caso in cui questo non avvenisse non è una violazione di una scelta politica, ma una violazione di un obbligo del diritto internazionale. Quindi se Gaza è occupata, si applica il regime umanitario internazionale. Pertanto, la parola terrorismo non ha una definizione unica, si può prestare soltanto facilmente ad abusi, come abbiamo visto negli ultimi vent’anni, in merito alla guerra al terrorismo. Riportare la questione all’interno di un quadro di diritto umanitario significa che anche quelle di Hamas sono violazioni del diritto umanitario e potenzialmente crimini di guerra. Io starei ben attento a utilizzare la fattispecie di terrorismo, visto anche gli abusi a cui abbiamo assistito negli ultimi vent’anni, dall’undici settembre in poi. Porre l’attenzione sul contesto non significa assolutamente giustificare o sminuire la gravità degli attacchi delle autorità dei gruppi armati palestinesi. Il paragone con l’Isis però non è calzante, perché si dimentica tutto quello che c’era nel territorio palestinese dal ‘48. Si dimenticano le decine e decine di risoluzioni delle Nazioni Unite puntualmente violate dalle autorità israeliane. Si dimentica che la violenza a cui stiamo assistendo in questi giorni trova terreno fertile nel contesto in cui c’è una potenza occupante che ha ciclicamente e regolarmente violato le norme cogenti del diritto” https://www.rsi.ch/info/mondo/%E2%80%9CIsraele-ha-violato-per-anni-il-diritto-internazionale%E2%80%9D--1970576.html

I commenti

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Gutierrez - 17/01/2024 13:31

Ammesso e non concesso che il Consiglio di Sicurezza possa dichiarare qualcosa, appare evidente che prima andrebbe dichiarato il fatto che chi governa Gaza (o quanto meno la governava fino ad ottobre) rilasci tutti gli ostaggi che detiene. Altre dichiarazioni sarebbero indecenti.

Anonimo - 17/01/2024 03:03

Gli attacchi non sono venuti dal niente??? Ovvero? Che significa? Significa che è lecito sgozzare i bambini, violentare le donne con i pali e offendere i cadaveri? Se fossero stati uomini avrebbero attaccato l'esercito israeliano. Dato però che sono dei pagliacci assassini hanno fatto il 7 ottobre. Perfetto, così ora possiamo dire che neanche i bombardamenti su Gaza vengono dal niente. Chi semina vento raccoglie tempesta.

Anonimo - 16/01/2024 23:19

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