DEINDUSTRIALIZZAZIONE DELLA GERMANIA VOLUTA DAGLI USA
DEINDUSTRIALIZZAZIONE DELLA GERMANIA
VOLUTA DAGLI USA
Ci hanno ripetuto per vent'anni che la Germania fosse il motore dell'UE, che dovessimo seguire tutto ciò che imponeva al nostro Paese e a Bruxelles perchè loro ci avrebbero salvati e risollevati economicamente, tutta l'UE e non solo guardava alla Germania come esempio di buona politica, di buona amministrazione finanziaria e di progresso. Tutto questo è avvenuto fino al sabotaggio del NordStream a danno degli USA/NATO/Ucraina che ha riportato lo Stato tedesco “tra noi comuni mortali”.
Il piano USA per destabilizzare e colpire “il motore d'Europa” è riuscito perfettamente e ha destabilizzato di conseguenza tutta la zona Euro. Grazie al sabotaggio del NordStream e alle sanzioni alla Russia, anche la Germania si trova in grosse difficoltà che non riesce a superare solo grazie al suo rigore, subendo la stessa sorte e strategia riservata all'Italia.
La Germania così si sta deindustrializzando velocemente, proprio come il nostro Paese, dall'anno scorso, il numero di aziende che vogliono delocalizzare è passato dal 16% al 32%, secondo un'indagine della Camera di Commercio e dell'Industria e circa il 52% delle oltre 3.500 aziende intervistate ha dichiarato che la scelta della leadership del Paese di procedere verso la neutralità climatica ha un impatto "negativo o molto negativo" sulla propria attività.
Soprattutto molti dei grandi produttori industriali potrebbero lasciare il Paese a causa dei prezzi elevati dell'energia, ha dichiarato Gunnar Gröbler, responsabile del principale produttore di acciaio Salzgitter AG.
La NATO e gli USA stanno velocemente distruggendo tutto il continente, i prezzi dell'energia in continuo aumento stanno impoverendo tutti i popoli, l'unica soluzione possibile per il nostro Paese, ma anche per gli altri europei è uscire immediatamente dalla NATO e volgere lo sguardo verso il Mondo Multipolare che sta nascendo.