Tradizione dopo anni di buio totale
I complimenti all amminist ...
No la colpa è di Lucca. Tambellini ha governato Lucca per dieci anni. Anche lui fa parte di Lucca. Come Pardini, Barsanti e tutti noi.
Anonimo - 22/12/2023 01:33Quindi... Coolpa di Taambelliniiii !!!
Se poi vogliamo tirare in ballo anche la Raggi, male non fa.
Da anni è sudicio e marcescente. D'altro canto a Lucca non esistono società professionistiche che possano seriamente curare in modo moderno e decente i due grandi impianti sportivi (Palasport e Stadio). Ora faranno la disinfezione.
Anonimo - 21/12/2023 03:30Non ci sono sicuramente sistemi di prevenzione su un impianto datato come quello del palasport.
Indubbiamente anche nella precedente amministrazione esisteva giá la legionella…… magari non venivano fatte le analisi.
Comunque ogni metodologia di disinfezione anti legionella, per quanto valida, può essere considerata “un’ultima spiaggia”, nel senso che bisognerebbe evitare in tutti i modi di arrivare a quel punto, tramite la prevenzione e una corretta progettazione. Tuttavia sia prevenzione sia disinfezione sono sequenze di operazioni che occorre fare con una certa logica. Chi ha la responsabilità del progetto di un impianto soprattutto complesso, deve cercare di mettere insieme tutti i sistemi che poi permettano all’impianto, nella sua normale vita operativa, di lavorare senza problemi: i rischi principali sono legati alla stagnazione, alla mancanza del controllo della temperatura o della circolazione. In ogni caso non è sufficiente progettare ed installare un impianto alla perfezione se poi manca una corretta conduzione e manutenzione. purtroppo in Italia molti impianti sono perfettamente progettati, perfettamente costruiti ed equipaggiati [o equipaggiabili) di tutti i dispositivi, ma è inesistente la gestione. In questo caso il rischio aumenta tantissimo…………
“Quali sono state le forme di prevenzione adottate in questa struttura, come nelle altre sportive della città, per evitare o comunque contenere la diffusione del batterio della legionella? – si domanda ancora Bianucci -. La preoccupazione manifestata dai genitori dei 500 bambini che domenica hanno affollato l’impianto sportivo è naturalmente molta. Fermo restando che la fiducia nei confronti della struttura tecnico-amministrativa comunale non è in alcun modo in dubbio, crediamo sia importante capire cosa sia nello specifico accaduto, in particolare in merito alla gestione degli strumenti di manutenzione e prevenzione, soprattutto per fare il massimo affinché fatti del genere non si ripetano più. Qual è lo stato di manutenzione dell’impianto idraulico del Palazzetto, come delle altre strutture sportive del Comune? Servono ulteriori risorse per il loro ammodernamento? Da questi interrogativi è nata la mia interrogazione consiliare, che mira a rispondere con chiarezza in particolare ai dubbi delle famiglie lucchesi coinvolte”.
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“All’amministrazione comunale ho anche chiesto un impegno per interloquire coi genitori dei bambini e dei giovani atleti che negli ultimi frangenti hanno frequentato il Palazzetto – conclude Bianucci -. Crediamo infatti sia necessaria una corretta informazione e un accompagnamento, in questi giorni per loro sicuramente colmi di apprensione”.
Il batterio è stato intercettato durante uno dei controlli periodici effettuati dal Comune negli impianti idrici, è risultato presente in più punti. Immediatamente, ieri, è scattata l’ordinanza che impone la chiusura a tutte le attività che gravitano sull’impianto. Si tratta di centinaia di atleti. Solo per il basket a far riferimento al Palasport sono le squadre di Serie B (allenamenti due volte la settimana), Promozione, u19, u17 e u15. In totale solo per queste formazioni sono 65/70 gli atleti. In più c’è la ginnastica artistica, i corsi di karate, kendo e altre arti marziali, il basket Bcl, Libertas e Sky Walkers. Ma al momento non risultano all’Asl né al Comune casi segnalati di legionellosi.
Il batterio è stato appunto individuato grazie alle analisi periodiche fatte alle acque negli impianti idrici del Palazzetto, da cui è emersa in più punti la presenza di Legionella. L’amministrazione comunale fa sapere di essersi attivata per effettuare nei tempi più celeri tutte le operazioni di lavaggio, disinfezione, sanificazione necessarie per ristabilire le condizioni igienico-sanitarie di norma. Il Palazzetto resterà chiuso pertanto fino a nuova comunicazione, potenzialmente per un tempo piuttosto lungo. Le associazioni sportive sono state messe al corrente e l’amministrazione sta lavorando per garantire la continuità delle attività, con soluzioni alternative.
“Siamo in contatto con l’autorità sanitaria Asl – sono le notizie da Palazzo Orsetti –. Per quanti avessero usufruito degli impianti e in particolare delle docce in questi ultimi giorni è consigliabile contattare il medico curante o il pediatra di libera scelta qualora si manifestassero sintomi respiratori quali tosse anche lieve con febbre, dolore toracico e dolori muscolari“.
La Legionella è un’infezione polmonare che normalmente viene trasmessa per via respiratoria, di solito ha un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni (in media 5-6 giorni), e poi si manifesta come una sorta di polmonite. Per debellarla dagli impianti del Palazzetto dello Sport potrebbe volerci tempo.
L.S.
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