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  • 20/09/2024 16:56

Capannori Popolare: Il Tar ha respinto il nostro ricorso, le nostre motivazioni rimangono valide.

Capannori Popolare: Il Tar ha respinto il nostro ricorso, le nostre motivazioni rimangono valide.
Si è chiusa la partita istituzionale, la lotta continua.

Con la sentenza di questa mattina, il Tar ha accolto le memorie del Comune di Capannori e ha definitivamente chiuso la nostra possibilità di entrare in consiglio comunale. Nonostante le numerose voci, inesattezze, insinuazioni sul fatto di voler entrare in consiglio per ambizione personale da parte della nostra candidata sindaca Nicoletta Gini, solo oggi abbiamo la notizia certa che Capannori Popolare è fuori dal consiglio. 

I motivi per cui siamo andati avanti con il ricorso, tuttavia, rimangono validi. Quelli direttamente legati alle ultime elezioni amministrative: lo scarto minimo di due voti, le sezioni in cui c’è stata grande confusione, le continue correzioni durante le verifiche dell’Ufficio Centrale non rendono giustizia alla trasparenza e alla correttezza che si deve al rito democratico del voto. Ma anche quelli più generali legati a una pessima legge elettorale che nega trasparenza e partecipazione perché costringe ad accorpamenti forzati e non riconosce la rappresentanza di forze politiche che hanno i voti per stare in Consiglio, ostacolando e negando le verifiche sul voto, cioè la massima espressione della democrazia, con burocrazia e costi assurdi.

Il Tar però non ha ritenuto validi i nostri rilievi sulle scorse elezioni e, non limitandosi a respingere il ricorso, ci ha anche condannato a pagare 3000 euro di spesa. Continuiamo quindi la nostra raccolta fondi che in questi mesi è stata appoggiata già da tante persone e gruppi che hanno testimoniato così il loro sostegno al progetto.

Chiusa la partita istituzionale, noi andiamo avanti: siamo persone che fanno politica unicamente per realizzare una società più equa e giusta sia dal punto di vista sociale che ambientale. Abbiamo portato in campagna elettorale i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, chiarendo come un’amministrazione può e deve realizzare il salario minimo e finirla con lo sfruttamento dei giovani e delle giovani attraverso tirocini e alternanza scuola lavoro (PCTO), che invece l’amministrazione Del Chiaro ha già confermato.

Siamo gli unici che si sono schierati in maniera precisa, coerente, trasparente e netta contro il progetto degli Assi Viari. È su questo che nelle prossime settimane sarà importante stringere, attraverso momenti di trasparenza democratica, di lotta e partecipazione. Noi ci saremo in ogni momento, sia istituzionale che di mobilitazione.
Il progetto deve essere fermato con tutti i mezzi e in ogni sede. Rigettiamo qualsiasi giustificazione “tecnica” alla realizzazione degli Assi, ribadiamo che si tratta di una questione politica, e l’amministrazione, con la sua maggioranza in consiglio, in quanto organo politico, deve prendere una posizione chiara e contraria al deturpamento del territorio.

Per aiutarci a pagare le spese ricordiamo che è possibile fare un versamento all’IBAN: IT49G0103013710000000395784 intestato a Società Popolare di Mutuo Soccorso “G. Garibaldi” con causale: "Contributo per spese ricorso". 

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