MANIFESTO POLITICO DI ALTERNATIVA PER L’ITALIA

ALTERNATIVA PER L’ITALIA è un movimento politico che nasce per dare risposte nuove ai problemi dell’Italia, quelle risposte che sono evidenti e logiche, ma che nessuno ha il coraggio di affermare apertamente. ALTERNATIVA PER L’ITALIA ha tre principi fondamentali : Democrazia parlamentare; Riconquista della sovranità nazionale e della capacità legislativa; Salvaguardia della costituzione del 1948. La democrazia è quello che ha permesso all’Italia di crescere per 50 anni. Quindi questa è stata sacrificata sull’altare della “Governabilità” e dell'”Europa”, ma la democrazia è l’unica espressione del potere per il popolo, che , comunque, si è dimostrato nei fatti lo strumento di governo più equilibrato e più favorevole alla crescita ed al benessere dei cittadini. Una delle sovranità essenziali da recuperare è la sovranità monetaria, ma non è la sola. Lo Stato è l’unica espressione della democrazia e quindi deve riprendere la propria centralità- La costituzione del 1948, con il proprio contenuto sociale, è stato il cuore della crescita sociale del paese. Il suo contenuto deve tornare ad essere centrale e si deve giungere alla sua completa realizzazione. Siamo contrari agli stravolgimenti ed alle semplificazioni forzate. Alternativa per l’Italia nasce da una iniziativa di un gruppo di amici che si ritrovavano sul blog di economia scenarieconomici.it La loro comunanza di idee e la necessità di esprimere la realtà dei fatti ha dato scintilla iniziale ad ALI. Alternativa per l’Italia non si pone nè a destra nè e a sinistra, divisione che vede strumentale ed espressione dell’arma di distrazione di massa che è la comunicazione moderna. L’unica finalità è il benessere dei cittadini e la loro crescita sociale, politica ed economica. Segretario politici di Alternativa per l’Italia è il professor Antonio Maria Rinaldi. ECCO IL MANIFESTO POLITICO DI ALTERNATIVA PER L’ITALIA. SE CONDIVIDETE LE NOSTRE IDEE POTETE ADERIRE CHIEDENDO IL MODULO A segreteria@alternativaitalia.it. Vi invieremo il modulo. 1) Ripristino delle originarie garanzie costituzionali così come previste dalla Carta del ’48; 2) Perseguimento dell’obiettivo di massima soddisfazione delle esigenze della comunità, con il solo limite del raggiungimento della piena occupazione; 3) Priorità degli interessi del cittadino e del sistema delle imprese per mezzo del perseguimento di specifiche e idonee politiche economiche. 4) Primato del diritto nazionale su quello comunitario in attesa dell’uscita dall’Unione Europea; 5) Riscatto e ripristino delle Sovranità nazionali cedute con il rispetto parimenti di quelle degli altri Stati; 6) Puntuale verifica immediata delle normative europee in contrasto con l’interesse nazionale e conseguente abrogazione di quelle che risulteranno di nocumento; 7) Rilancio della politica estera italiana al fine di perseguire ruoli attivi e non più passivi nello scacchiere internazionale con particolare attenzione all’area mediterranea; 8) Abrogazione immediata del principio del pareggio di bilancio in Costituzione (art. 81); 9) Istituzione di una Commissione d’inchiesta indipendente per la verifica dei comportamenti dei politici e dirigenti dello Stato in relazione all’adesione all’Unione Europea, all’euro e ai Trattati Internazionali e valutazione dei profili di tradimento contro la personalità dello Stato; 10) Uscita dall’Unione Monetaria e dall’Unione Europea con ripristino di una nuova moneta sovrana grazie al supporto della Banca Centrale Pubblica le cui quote siano detenute direttamente dai cittadini italiani e revisione del sistema giuridico bancario italiano con l’interdizione all’operatività alle istituzioni bancarie che non rispettino la forma della separazione fra attività commerciali e d’investimento (Glass-Steagall act). Nelle more dall’uscita dell’euro, emissione di “biglietti di Stato”, moneta elettronica e metallica ad esclusiva circolazione nazionale. Promuovere iniziative comuni con altri paesi europei per uno smantellamento concordato dell’euro e dell’Unione Europea. 11) Abolizione dei privilegi della classe politica, iniziando dall’istituto dei Senatori a vita e dalla revoca degli attuali. Istituzione del principio che l’emolumento dei parlamentari sia determinato dalla media delle dichiarazioni dei redditi presentate ed accertate relative al triennio precedente all’elezione. 12) Ritorno al sistema elettorale proporzionale per ripristinare la piena rappresentatività dei cittadini nel Parlamento. 13) Ribilanciamento del ruolo di coordinamento e controllo dello Stato sull’economia. (artt. 41-47 Costituzione). 14) Nazionalizzazione dei servizi pubblici ritenuti essenziali e delle aziende d’interesse strategico nazionale; 15) Politiche industriali che amplino e sviluppino i settori di produzione in Italia e contrastino la delocalizzazione degli impianti produttivi, ricreino le filiere produttive, anche con la ricostituzione dell’Istituto per la Ricostruzione Industriale (I.R.I.) al fine di fornire i capitali alle aziende italiane in crisi e garantire l’occupazione; 16) Ripristino legalità in tema di immigrazione clandestina e programmazione dei flussi migratori con la promozione di negoziati internazionali; 17) Imposizione fiscale in funzione dell’effettiva capacità contributiva, cioè del reddito effettivamente prodotto, costituzione Commissione d’inchiesta indipendente per appurare eventuali soprusi, abusi e vessazioni dell’Agenzia dell’Entrate e delle istituzioni preposte alla riscossione dei tributi. 18) Introduzione del principio che i dirigenti, funzionari ed impiegati delle Amministrazioni Pubbliche devono essere responsabili degli adempimenti dei cittadini al fine di separare nettamente la illegalità dalla irregolarità; 19) Identificazione di una linea di comportamento sui temi della prostituzione, delle sostanze stupefacenti e del gioco d’azzardo che salvaguardi il decoro delle città, l’educazione dei minori e la crescita dei valori umani e del suo rispetto. 20) Tutela e sviluppo della cultura italiana, dell’arte, della letteratura, della musica, del comparto agro-alimentare-zootecnico, delle tecnologie, delle competenze acquisite, ai marchi del Made in Italy, con particolare attenzione nei riguardi delle specificità, delle eccellenze e delle tradizioni locali, in quanto considerate patrimonio inalienabile e non sostituibile del Paese. 21) Riforma del sistema giudiziario italiano con il ripristino della progressione nelle carriere mediante concorso, depotenziando in questo modo la politicizzazione delle correnti associative. 22) Promuovere la difesa del territorio, la tutela del paesaggio e la sua valorizzazione, la qualità della vita dei cittadini intervenendo con specifiche normative ambientali, alimentari e di salvaguardia della sicurezza e della salute. 23) Collaborazione con tutte le altre forze politiche che perseguono gli stessi obiettivi.
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