L’acqua della piana di Lucca quotata in borsa per far guadagnare i Comuni della Piana di Firenze?


La mattina del 16 ottobre ci siamo svegliati e nelle pagine del TIRRENO ( edizione di Lucca, Pistoia, Montecatini) un roboante titolo ci ha annunciato “Pistoia, l’acqua da Lucca” e sotto “Da Lucca l’acqua per spegnere la grande sete della Piana”.

Chi ha fatto queste affermazioni pubbliche è il neo presidente (fiorentino) della Multiutility fiorentina, dottor Lorenzo Perra, uomo di spicco del PD della sua città con un curriculum politico di rispetto (è stato direttore dell’ATO Rifiuti Toscana Centro, assessore al Bilancio e alle Partecipate della Giunta di Nardella, poi presidente di Publiacqua). Nell’articolata ( quanto interessante) intervista ci dice anche che l’idea “è contenuta nel piano industriale della Multiutility” , unitamente a …. tanto altro..

Se ad oggi ( ben dieci giorni più tardi) non sono apparse richieste di chiarimenti, smentite, adirati richiami tipo “ma questo che vuole” , ne deduciamo che vada tutto bene e tutti siano contenti.

A noi la “notizia” non ha dato alcun entusiasmo; inoltre abbiamo pure letto che Papa Francesco sostiene che “il diritto a all’acqua è un diritto umano essenziale e fondamentale per il pieno godimento della vita” (messaggio per Giornata mondiale dell’alimentazione 2023), quindi non certo per creare reddito agli azionisti della Multiutility. A questo punto alcune nostre considerazioni, politiche e di strategia gestionale, le vogliamo fare:

  1. A Firenze, a causa dell’atavica carenza idrica, è dagli anni 50’ che cercano di appropriarsi dell’acqua della Lucchesia con captazioni in Garfagnana, e derivazioni in vari punti del fiume Serchio o del torrente Lima. Cambiano i protagonisti della politica, ma il desiderio di supremazia regionale rimane;

  2. Il rilascio delle concessioni di derivazione/prelievo dell’acqua è una competenza legislativa regionale: c’è un accordo tra il Presidente della Regione e il PD fiorentino per agevolare questo disegno ?

  3. Dai sindaci della Piana ( Lucca, Capannori, ecc. ) non si è alzata alcuna voce a contrastare questo sciagurato esproprio. Va bene così ? Cosa racconteranno a quei cittadini amministrati che risiedono in zone con carenza idrica ? Le progressive derivazioni produrranno l’effetto di una minore ricarica della falda lucchese, quali prospettive avremo nei periodi siccitosi ? 

  4. Acque Spa, gestore idrico dell’area maggiormente interessata a salvaguardare l’attuale stato delle risorse, anche per risolvere i problemi locali ( la subsidenza di Paganico, solo per ricordare quello più noto), ha brillato per “l’assoluto silenzio”.

  5. GAIA Spa, gestore idrico dell’area che ambisce a gestire le risorse idriche di GEAL, non sembra brillare per la conoscenza del territorio locale, se intraprende la tattica del “mutismo”.

  6. Se da Firenze e dintorni vengono diffuse certe strategie che confermano la ricchezza di acqua nella Piana lucchese, allora ha ragione questa Associazione, che da tempo ipotizza la creazione di una Società idrica pubblica che gestisca il bacino idrico locale con indiscutibili vantaggi economici tariffari per i cittadini residenti;

  7. I membri del PD di Lucca e i consiglieri regionali del territorio sono in sintonia con l’esponente del PD fiorentino? Anche loro vogliono l’esproprio dell’acqua?

  8. I membri della Lega, che hanno presentato un disegno di legge regionale per ridisegnare gli ambiti di gestione su scala provinciale ( 14 settembre), sono d’accordo? Anche da quella sponda si ode il silenzio !

  9. Gli altri partiti locali del centrodestra e i loro consiglieri perseguono la strada “dell’inciucio politico”, come appare stia avvenendo tra Pistoia e i registi della Multiutility fiorentina? Quale sarà il risultato? Una bolletta dell’acqua destinata a crescere del 6% ogni anno?

  10. I vari manager che guidano i grossi gestori idrici ( ACEA, A2A, HERA, IREN, ACP, ecc) stanno affascinando la platea ipotizzando la costruzione di grandi bacini idrici, tuttavia poco stanno facendo per ridurre le perdite d’acqua nelle reti più vecchie o per migliorare gli impianti esistenti. Va bene cosi ? Non dimentichiamo che questi piani (taluni condivisibili) porteranno solo utili azionari ai ricchi soci e tante lacrime agli utenti !

  11. E gli Industriali del Polo cartaio di Porcari/Capannori, per i quali era nato il progetto di derivazione dal Serchio a Ponte a Moriano, sono contenti di questo depauperamento della risorsa a loro destinata e oggetto di un ben preciso piano di salvaguardia ambientale ?

  12. Da quel lontano 19 giugno 2023, in cui si è tenuto il Consiglio Comunale “aperto” sul destino di GEAL, poco si è fatto nonostante i propositi. Di recente è stata nominata (3/10) la commissione speciale bipartizan, dodici consiglieri senza un presidente; di fatto, ancora non ha prodotto alcun atto utile a definire il destino dell’Azienda;

  13. E se il destino di GEAL fosse un compito che il presidente di Lucca Holding e il Sindaco hanno deciso di affidare allo Studio Tronca di Milano, quanto ci sarà ancora da aspettare dopo che il presidente della Commissione comunale Controllo e Garanzia, Raspini, ha minacciato (16/10/2023) di rivolgersi alla Corte dei Conti se l’incarico professionale si configurasse come una “spesa illegittima” ?


Noi lamentiamo una totale preoccupazione per l’assenza di attenzione che la Politica locale riversa sul problema acqua e, per ora, non ci stancheremo di ricordarlo a tutti.


Lucca, 25/10/2023 Quelli che l’acqua unisce

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