Sandro Pertini è uno dei presidenti italiani che ricordo con più piacere

Sandro Pertini (1896-1990) è uno dei presidenti italiani che ricordo con più piacere. Per la forte umanità che traspariva dalle sue parole. Voglio raccontarvi un aneddoto, e ricordarvi una sua frase. Premetto che non bado molto alla destra o alla sinistra in generale. Per esperienza personale le persone ci mettono un po' a ricordarsi qual sia la mano destra e quale la sinistra, figuriamoci distinguerle in politica! Do per scontato che lo scopo dei politici sia assolutamente quello di fare i propri interessi. «Non credo alle preghiere, alle favole e alle promesse sui soldi», e nemmeno ai politici. Ma quando sento parlare Pertini in un vecchio video mi si apre il cuore. Uno di quei vecchi in grado di parlare al cuore di tutti, anche di un ragazzo di vent'anni. In tempi in cui la libertà di stampa va di nuovo difesa in tutto il mondo, mi sono ricordato di quanti disegnatori satirici prendevano in giro l'allora Presidente della Repubblica. Cosa fece allora Sandro Pertini: li invitò tutti a pranzo al Quirinale! Immaginate questa cosa oggi! Alla fine dell'incontro disse loro: «Dovete venirmi a trovare più spesso. Se vi sbattono in galera fatemelo sapere che vi tiro fuori. La stampa deve essere libera». Io mi commuovo di fronte a questa semplicità forte e gentile. Solo lui poteva dire questa frase, che mi ha ricordato pochi giorni fa uno di voi lettori: «Ma la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i figli ed educarli? Questo non è un uomo libero!». Grazie, Sandro, di essere esistito. Ti prego, appari la notte nei sogni di chi calca gli anditi di Montecitorio. Dal web di https://www.facebook.com/NicolaPesceHimself

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