In questo clima avvelenato che vede il tentativo da parte
dell’opposizione di ritagliarsi in ogni modo spazi mediatici di tipo
scandalistico, riducendo la politica - quella dei contenuti - a mera
provocazione, vorrei dire che l’intitolazione della strada al nostro
amato presidente Sandro Pertini sono certo che verrà presa in
considerazione dalla commissione toponomastica, visto che era ed è
quella la giusta sede. Le regole procedurali si rispettano in democrazia
e non si scavalcano per montare un caso pretestuoso. Evidentemente
mancano gli argomenti seri, dati i successi dell'Amministrazione
Pardini. Ma soprattutto, mi corre l’obbligo di intervenire sull’altra
“montatura”, quella del “caso” riguardante la nomina dell’ex prefetto
Tronca a consulente della Holding. La qual cosa implica la necessità di
fare chiarezza per par condicio su talune consulenze legali
richieste dalla passata Amministrazione. Si badi bene, a mio giudizio
gli incarichi professionali devono rispondere al requisito della
competenza e della fiducia del committente. Ma se volessimo percorrere i
sentieri tortuosi e pretestuosi dell’opposizione, occorre rilevare come
a fronte di un incarico affidato a un professionista - quale Francesco
Paolo Tronca - di altissimo profilo nominato per dirimere questioni
delicate e complesse nell’interesse di tutta la cittadinanza (si pensi
ad esempio alle tematiche Geal) ad un costo contenuto ripartito su più
annualità, sarebbe il caso di conoscere come furono assegnati dalla
giunta Tambellini taluni incarichi e, soprattutto, l’utilità che ebbero
rispetto a profili già ampiamente evidenziati e, quindi, se per essi vi
furono sprechi di denaro pubblico.
Ai tempi della “Manifattura”, ricordo, un gruppo di cittadini
dimostrò con tanto di documenti alla mano i profili alquanto
problematici del noto Project Financing. Il Sindaco e la giunta di
allora, nonostante le ripetute dichiarazioni denigratorie indirizzate a
quei cittadini, alla fine si convinsero evidentemente che poteva esserci
qualcosa di fondato. Fu così che furono affidati incarichi per, si
dice, ottanta/cento mila Euro a professionisti, immagino giustamente di
fiducia e competenti, che giunsero più o meno alle stesse conclusioni
del gruppo di cittadini che da tempo avevano chiarito quei temi. Come
furono affidati gli incarichi e che utilità hanno avuto rispetto alle
circostanze già da tempo note? Vi furono addirittura defezioni forzate
dalla Giunta, ricordo.
Ma non basta, proprio sotto elezioni, ci fu l’incarico legale per
citare alcuni cittadini di San Concordio, richiedendo loro risarcimenti
molto importanti. Incarico, si dice, da trenta mila Euro, per una
questione più personalistica che altro, senza contare la richiesta di
danni all’allora Consigliere Massimiliano Bindocci. Che procedura è
stata seguita e che utilità hanno avuto?
Mi piacerebbe che qualche Consigliere dell’attuale maggioranza
facesse un accesso agli atti e perdesse un po’ di tempo per studiarli e
per chiarire le nomine, con valutazione da rimettere, qualora ricorresse
qualcosa di quanto afferma ora il capogruppo dell’opposizione, alla
Corte dei Conti.
Giorgio Angelo Lazzarini
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