I
26 mila euro di cachet stanziati dall'amministrazione comunale di
Capannori per l'intervento di Massimo Recalcati all'interno delle
iniziative per il Bicentenario del Comune di Capannori sono stati solo
l'ultimo esempio di una lunga serie di spese folli per celebrazioni e
grandi eventi sostenute dai Comuni a fronte di una costante carenza di
fondi per il sociale.
Come non
pensare, infatti, ai 500 mila euro spesi per tre serate di Celebrazioni
Pucciniane dall'amministrazione comunale di Lucca, di colore opposto ma
evidentemente con la stessa visione di una città vetrina in cui esibire
continuamente grandi eventi che spazzino sotto al tappeto i reali
problemi della gente che non arriva a fine mese.
Un
flusso di soldi pubblici spropositato destinato a non finire, se si
pensa che a fine Dicembre 2021 la Commissione Bilancio del Senato
approvò con un finanziamento di 9 milioni e mezzo di euro, sugli 11
milioni richiesti, l’emendamento alla legge di bilancio presentato da
Andrea Marcucci (PD) e a seguire da Nencini (Italia Viva), Ferrara
(5stelle) e Mallegni (Forza Italia) sulla celebrazione del centenario
della morte del maestro lucchese.
Cifre
ancora più folli se si pensa alle condizioni emergenziali degli ultimi
anni, visto che allora non si era ancora usciti dalla pandemia e poco
dopo sarebbe iniziata l'assurda guerra tutt'ora in corso.
In
tutto questo periodo i tagli al sociale sono proseguiti, a partire
dalla cancellazione del reddito di cittadinanza che abbiamo già avuto
modo di denunciare, mentre è emerso che una misura come il salario
minimo può peggiorare, parole della premier Meloni, le condizioni dei
lavoratori per cui è preferibile rivolgersi al CNEL o ricorrere alla
contrattazione collettiva, che peraltro in alcuni casi ha partorito
contratti farsa con paghe da fame, come nel caso dei felpati del Lucca
Comics ormai prossimo alla partenza.
In
pratica la politica, sia nazionale che locale, continua a rimandare
soluzioni efficaci e incisive, lamentando mancanza di fondi salvo poi
trovare il modo di finanziare grandi eventi, inutili e dannose grandi
opere, e annunciare ulteriori tagli alla sanità che caleranno su
territori messi in ginocchio da pandemia e economia di guerra.
Potere
al Popolo, attraverso lo sportello di ascolto popolare attivo da oltre
tre anni alla Casa del Popolo e l'impegno sulle crisi aziendali seguite
di recente come quelle di Sistema Ambiente e Mondo Convenienza, registra
ogni settimana la crescita esponenziale di persone e famiglie in
condizioni di grave difficoltà e marginalità, in alcuni casi prive di un
tetto e di qualsiasi forma di sussidio.
Visti
da queste periferie del disagio i 26 mila euro per l'intervento di
Recalcati e gli 11 milioni di euro per le celebrazioni pucciniane sono
un insulto ma rendono bene l'idea: se si cambiano gli euro in anni luce,
infatti, si ottiene più o meno la distanza fra questa classe politica
locale e nazionale e la realtà.
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