Omicidio di via Bovio. Studente assolto:

Il medico neurologo Piero Orsini fu ucciso a botte a gennaio . La perizia aveva stabilito l’incapacità totale di intendere e volere. Resta solo la possibilità dell’azione civilistica. "La terapia funziona". Omicidio di via Bovio. Studente assolto: "Vizio totale di mente. Dieci anni in Rems" Omicidio di via Bovio. Studente assolto: "Vizio totale di mente. Dieci anni in Rems" di Antonia Casini Omicidio Orsini, assolto "per vizio totale di mente" lo studente 26enne che uccise il medico in pensione. La sentenza, rito abbreviato, è arrivata dalla giudice per le udienze preliminari Messina (pm Miriam Pamela Romano in sostituzione del procuratore facente funzione Porpora), ieri pomeriggio sulla base della perizia del professor Mauri, già direttore della Psichiatria 2 dell’Aoup, che aveva concluso per l’incapacità totale di intendere e volere, la pericolosità sociale e l’incapacità di stare in giudizio del giovane. Conclusioni alle quali erano giunti anche i consulenti della famiglia della vittima, i dottori Armani, prima, e Santinami dopo. Il giovane resterà dieci anni in Rems, proprio per la pericolosità sociale. Questa la misura stabilita con rivalutazioni nel tempo. Il 26enne era stato spostato dall’Spdc di Firenze in Rems a primavera scorsa. E la gip aveva stabilito una rivalutazione a ottobre. Lo psichiatra pisano (Mauri) si era preso 45 giorni di tempo per la consulenza. Lo studente fiorentino fu arrestato dalla polizia dopo aver picchiato e (ucciso, si scoprì dopo poche ore) Piero Orsini, il neurologo 74enne che quel 9 gennaio scorso aveva incrociato per caso in strada, in via Bovio. Il 26enne era fuggito dallo studio psichiatrico dove lo aveva accompagnato il padre. Il 23 febbraio scorso erano cominciate le operazioni peritali. Lo studente quel giorno era scappato dalla sala di attesa dello studio di un professionista pisano al quale la famiglia si era rivolta perché "nei giorni precedenti – ci aveva spiegato l’avvocato Michele Passione che con il collega Massimiliano Palena lo difende – l’uomo aveva aggredito un familiare". Un episodio per il quale intervennero i carabinieri chiamati dagli stessi parenti. Avevano chiesto che i due procedimenti venissero riuniti. E così è stato. Il giovane è stato assolto anche per lesioni gravi verso il cognato e la sorella che non si erano però costituiti. "Questa la sentenza – commenta la sorella di Piero, l’avvocato Maria Greca presente in aula – ne prendiamo atto". La famiglia Orsini è tutelata dall’avvocato Federica Ciardelli. Rubino, il giovane che tentò di salvare il medico quel giorno ma fu aggredito a sua volta, rimanendo gravemente ferito e finendo in ospedale, si era costituito parte civile con l’avvocato Lorenzo Ghelardi. In occasione della festa della polizia, il 36enne fu premiato per il suo gesto. Adesso resta l’eventuale azione civilistica a titolo di colpa: qualcuno avrebbe potuto fermare lo studente? E ci furono invece responsabilità mediche? "E’ seguito dai medici e ha una famiglia, la terapia sta andando bene e sicuramente non resterà per 10 anni nella Rems – commenta il suo avvocato Passione – Quando ci saranno le condizioni, senza forzature, avanzeremo una richiesta di rivalutazione".
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