COLPA ANCHE DI UN AFFLUSSO DI MIGRANTI SUL QUALE IL
GOVERNO MELONI E' INDIETRO E DEVE ASCOLTARE QUANTO DICE MATTEO
SALVINI CHE FU L'UNICO CAPACE DI FERMARLI.
Ennesima notte di
violenza e sangue a Viareggio dove, questa volta in Darsena, si sono
accoltellati un albanese e un altro soggetto al momento ancora
non identificato
Un'estate davvero drammatica quella trascorsa
dalla nostra città, dove la scia di violenza, risse, furti, rapine e
spaccio non accenna a diminuire malgrado la concentrazione di un
numero di Forze dell'Ordine mai visto prima e per ottenere le quali
la Lega si e' spesa impegnando i nostri Parlamentari e Consiglieri
Regionali.
-Cosi' intervengono Maria Pacchini e Alessandro
Santini, Segretario e Capogruppo della Lega a Viareggio.-
La Lega monitora quotidianamente questo
tema ed e' in contatto costante con Prefettura e Questura così come
con i nostri rappresentanti al Governo.
Il risultato si è visto
perché sono state fatte affluire numerose unità aggiuntive e lo
stesso Questore di Lucca è venuto a visionare di persona i punti più
critici della città.
Pero', evidentemente non basta ed e'
inevitabile non pensare al tema dell'immigrazione che sta vivendo un
periodo molto critico a causa di un'Europa che non è interessata ad
aiutare l'Italia su questo fronte caldissimo, ad una Regione Toscana
che si ostina a non prevedere i CPR, cioè i centri per il rimpatrio
ma anche - va detto per onestà - ad un Governo Meloni che fino ad
oggi non e' riuscito a mettere in campo misure adeguate a questa
situazione eccezionale.
Crediamo - concludono i rappresentanti
della Lega - che la linea giusta sia quella che va dicendo proprio
Matteo Salvini che in quanto ad immigrazione à stato l'unico
Ministro dell'Interno in grado di fermare gli sbarchi e ridurre
drasticamente gli arrivi dei migranti difendendo il suolo del nostro
Paese, anche a costo di subire ridicoli ed ingiusti processi che si
stanno rivelando una burla: "di fronte all’arrivo di migliaia
di persone non si può parlare di episodi spontanei e isolati, bensì
di un atto di guerra. Questi sbarchi sono voluti e organizzati e
rappresentano il simbolo di un'Europa a guida socialista, lontana
dalle esigenze dei cittadini, a partire da quelli italiani. Davanti
ad un sistema criminale si deve rispondere con tutti i mezzi a
disposizione".