L’artista
argentino si è esibito in un racconto tra musica e parole nel
Chiostro Romanico di Villa Collemandina. Il sindaco gli ha consegnato
la cittadinanza affettiva del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco
Emiliano
VILLA COLLEMANDINA –
Una bellissima, intensa serata che ha rinsaldato – tramite l’arte
- il forte legame esistente tra la nostra terra e quella
d’oltreoceano.
Grande successo per l’evento “Tu
chiamale se vuoi... emozioni”
nel meraviglioso Chiostro Romanico di Villa
Collemandina.
Giovedì sera (14
settembre)
è andato in scena, davanti ad una nutrita platea, il recital
del grande cantante, compositore e chitarrista argentino Diego
Lemmi Moreno:
un incantevole racconto, tra musica e parole, che ha fatto da ‘ponte’
tra due diverse culture: quella italiana e quella sudamericana.
L’iniziativa, organizzata dall’amministrazione comunale
in collaborazione con il progetto Parco
Appennino nel Mondo
del Parco
Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano,
gestito dall’Unione
Comuni Garfagnana,
ha celebrato la conclusione della terza edizione del Festival
Piazzolla “¡Soy…
la raíz!”
Durante lo spettacolo, Diego ha alternato l’esecuzione di
brani latino-americani e italiani, tra cui un inedito intitolato
“Vivir”
in onore della madre. Per concludere, non poteva mancare un sentito
omaggio al maestro Astor Piazzolla: “Los
pajaros perdidos”.
“Ringrazio
tutti coloro che hanno organizzato questa iniziativa –
ha dichiarato il primo cittadino Francesco
Pioli
– che
ci ha offerta un’opportunità grandiosa: quella di conoscere da
vicino un grande personaggio che ha a cuore i luoghi nei quali
affondano le radici familiari”.
“Visitare
i luoghi da dove provengono i miei antenati
– sono state le parole di Diego – è
stata un’emozione forte. Da sempre porto avanti l’idea del
‘ponte’ tra Argentina e Italia, tra Toscana e Buenos Aires. Con
la musica cerco di cantare per tutti, perché è l’arte che mi
permette di farlo. Un’arte che mi ha trasmesso mio papà. Perché è
la musica che ti sceglie”.
Al
termine dell’esibizione, alla presenza del progetto Parco
Appennino nel Mondo,
il sindaco Francesco Pioli ha consegnato, con immenso orgoglio,
l’attestato di Cittadinanza
Affettiva
a Diego per aver onorato la terra d’Appennino con una brillante
carriera artistica ed aver portato la sua musica nei luoghi delle
radici familiari, mantenendo un forte legame con le comunità di
Sassorosso e Villa Collemandina.
Nato a Mar del Plata in Argentina - da padre originario di Sassorosso, nel Comune di Villa Collemandina, e madre di Trani -, ma trasferitosi successivamente a in Campania, Diego rappresenta infatti la perfetta fusione tra le due culture. Nel suo ricco bagaglio musicale, che quest’anno compie i suoi primi 33 anni e per il quale è conosciuto in tutto il mondo, risalta particolarmente la nuova lettura che ha voluto dare al classico tango argentino, rivisitandolo in chiave partenopea con la creazione di “Tango Scugnizzo”, disco che si aggiudica il Premio Masaniello nel 2014, e il Premio Nicolardi nel 2020. Nella città di Mar del Plata, Diego è stato nominato “Ambasciatore Turistico” e “personaggio di spicco” che si è distinto per il suo percorso artistico italo argentino.
La serata è stata l’occasione per evidenziare nuovamente uno dei principali obiettivi di Parco Appennino nel Mondo, ovvero la creazione di una fitta rete di contatti tra gli abitanti dell’Appennino, gli emigrati e i loro discendenti nel mondo, celebrando chi, seppur lontano dai nostri territori, è riuscito a mantenere saldo il legame con i luoghi di origine, diventando portavoce delle bellezze dell’Appennino nella loro terra, riconoscendole parte della loro identità.