Con
alcuni post su Facebook, l’associazione VI(S)TA NOVA, che organizza
l’evento Lucca Film Festival, cerca candidati e volontari da inserire
nei reparti Accoglienza ospiti, Gestione Spazi e Allestimento e Tecnica
per l’edizione del 2023 e, come avviene in questi casi, avanza
richieste molto pretenziose per i profili ricercati (livello B2/C1 di
lingua inglese, residenti nel comune di Lucca, o zone limitrofe, ma
automuniti), ma anche in termini di disponibilità e flessibilità degli
orari.
Tutto
poi viene condito da una retorica che pone l’enfasi sulla “passione”
per lo stare a contatto con le persone, sull’opportunità di “mettere le
proprie abilità in campo” e “conoscere i luoghi e le star della
manifestazione”.
Alle
richieste di chiarimenti espresse dagli utenti nei commenti Lucca Film
Festival replica che quella in questione è una call che riguarda solo
giovani volontari e volontarie che vogliono fare un’esperienza e che
l’attività di volontariato è sempre stata prevista per manifestazioni di
questo genere.
Al
di là del solito grave utilizzo di lavoro gratuito da parte di grandi
eventi, si deve registrare il contesto in cui questa richiesta si muove.
Vi(s)ta Nova è sostenuta nell'organizzazione del festival da Fondazione
Sistema Toscana, fondazione di diritto privato che opera nella Regione
Toscana. Il main sponsor della manifestazione è la Fondazione Cassa di
Risparmio, che una volta di più riafferma il suo dominio sulla città,
dopo aver festeggiato a marzo "il miglior bilancio degli ultimi dieci
anni".
Di
nuovo, come a Lucca siamo abituati, le fondazioni mostrano il sorriso
bonario di chi incassa e governa, mentre addirittura danno opportunità
di esperienze irripetibili con i vip di turno, che ben figurano sui CV a
costo zero.
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