LA TRAGEDIA DEI MORTI SUL LAVORO : ancora una strage su una rete ferroviaria
La verità sulle cause dei cinque operai morti alla stazione di Brandizzo schiacciati dal treno che viaggiava 140 km orari, è questa :
LA SITUAZIONE ODIERNA PER I MORTI SUL LAVORO SECONDO I DATI INAIL E’ QUESTA :
- Nei primi 7 mesi del 2023 (1 gennaio/31 luglio ) , i morti sul lavoro sono stati 559, oltre 80 al mese, più 4.4% rispetto a luglio 2022 ma subito dopo la pausa feriale, purtroppo continuano in aumento le tragedie, con oltre tre morti al giorno.
I MORTI SUL LAVORO , non sono mai dovute a disattenzioni dei lavoratori, o a disgrazie non controllabili, al destino cinico e baro.
La scienza e la tecnica, ci dicono che è possibile investire per fare prevenzione in modo tale che “l’incidente sul lavoro” non debba mai avvenire, nemmeno se viene causato di proposito.
MA ALLORA QUALE SONO LE VERE CAUSE DEI MORTI SUL LAVORO ?
QUESTE :
1)la maggioranza delle imprese, non solo le Ferrovie dello Stato, cercano di risparmiare sul costo del lavoro , compreso quello della prevenzione e sicurezza , riducendo gli investimenti sugli impianti , sui siti, sui macchinari, sulle linee di lavoro sula formazione e molto spesso anche sui Dispositivi Individuali di Sicurezza ; 2) molte aziende adottano una organizzazione del lavoro basata sul massimo sfruttamento dei lavoratori con bassi salari, orari straordinari , carichi e ritmi di lavoro stressanti ... con forme di lavoro frantumato, partite iva, ditte in appalto e subappalto, con lavoratori precari, flessibili, a termine... che subiscono ogni forma di ricatto . Ci sono aziende che per incrementare la produzione (la chiamano produttività) tolgono anche i dispositivi di sicurezza sugli impianti e come è successo a Luana nella fabbrica tessile di Prato , e vengono stritolati dai rulli . Le ditte appaltatrici che vincono le gare d’appalto basate sul massimo risparmio , sono le prime ad adottare quanto sopra riportato;
3) Oggi l’80% dei lavoratori , vengono assunti in modo precario flessibile e frantumato , senza diritti (ma anche quelli assunti full-time) a causa del persistere della "Legge Biagi" che prevede ben 45 forme di lavoro precario ed a causa della legge JOBS ACT che ha cancellato l'art. 18 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori, sono obbligati ad accettare ogni forma di comando sul lavoro non in sicurezza e con forme vessatorie di carichi ed orari di lavoro ... pena il licenziamento senza possibilità di reintegro nel lavoro;
4) Ai lavoratori non viene fatta una formazione, informazione, ed addestramento adeguata sui rischi esistenti e su come comportarsi nei lavori a rischio.. ciò sempre per risparmiare sul costo del lavoro.
I 4 punti che ho menzionato sono i veri motivi dei morti sul lavoro ... e a me che in qualità di sindacalista CGIL, mi sono sempre occupato e battuto per ottenere la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, crea una sensazione di rabbia sentire opinionisti dire che ci sono responsabilità dei lavoratori , che probabilmente si è trattato di errore umano, di disattenzione da parte dei lavoratori... mi fa pena , vedere la Presidente del Consiglio dei Ministri Meloni, fare le condoglianze e la passerella ai funerali, mentre non solo non fa nulla per eliminare il lavoro precario, ripristinare la sicurezza nei luoghi di lavoro anche attraverso l’assunzione di 5.000 ispettori (come viene chiesto dall’Inail) , ma ha fatto anche un Decreto sui contratto d’Appalto dove si liberalizzano e depenalizzano le aziende appaltatrici, con contratti al massimo ribasso ed con un’ampia la fascia di lavoratori, sempre meno tutelati e a più rischio infortuni sul lavoro.
Inoltre, ha anche definito la norma che punisce penalmente con la galera i lavoratori che durante le lotte per la prevenzione e sicurezza nel lavoro, scioperano e fanno il picchettaggio impedendo l'uscita e l'entrata delle merci .... La Meloni ha anche reso ancor più precari i lavoratori , attraverso una legge che permette alle aziende di avere lavoratori pagati con i buoni voucher, senza nemmeno usufruire delle feste, tredicesima, ferie ecc...
Infine oltre alla cancellazione di norme e diritti previsti nei contratti nazionali di Lavoro , si rifiuta di concordare un salario minimo per evitare contratti pirata a 3 euro l’ora.
Ai morti per infortuni sul lavoro vanno aggiunti quelli che muoiono a causa delle malattie professionali per patologie dovute alle esposizioni di sostanze tossiche presenti sul lavoro di varia natura ... e, se poi si aggiungono quelle differite per infortunio e quelli non denunciati perché lavoranti a nero, i morti diventano ogni anno oltre 3000.
E’ allora evidente che anche i 5 morti stritolati dal treno, non sono “incidenti” sul lavoro , ma sono morti programmate da una organizzazione capitalista del lavoro che ha messo al suo centro il risparmio di tutti i costi al solo fine di fare più profitti .
Questa logica perversa colpisce anche gli studenti che fanno il percorso “Alternanza Scuola Lavoro” . La legge n.107 del 2015 chiamata “buona Scuola”, ha già fatto morire due ragazzi di 18 anni ed un atro è ricoverato in prognosi riservata . Come è noto essa è soltanto una forma di sfruttamento
di ragazzi/e che con la scusa della formazione vengono fatti lavorare gratuitamente e qualche volta anche fatti morire.
Come ho già riportato in altri miei articoli, la verità della grande e sanguinosa tragedia di cui non si vede la fine , non dipende dal destino cinico e baro, ma da un tipo di sviluppo economico ed organizzativo, che mette in conto oltre 3 morti al giorno . Quello che avviene è il frutto di precise scelte e responsabilità imprenditoriali e politiche governative, perpetuate da oltre 30 anni.
COME CONTRASTARE LE MORTI SUL LAVORO ?
Occorre aver ben chiaro, che oggi è sparito il senso sociale del lavoro stabilito dalla nostra Costituzione , con una classe capitalista che non solo non ha il senso della solidarietà ed utilità sociale del lavoro, come stabilisce la Costituzione…ma ignora di proposito il bisogno di sicurezza e prevenzione della salute nei luoghi di lavoro, considerano i danni psicofisici di chi lavora , i 600.000 infortuni sul lavoro ed i 1400 morti annui, come un prezzo inevitabile da pagare
Purtroppo oggi il ruolo del sindacato compreso la Cgil a guida Landini è inadeguato. Il sindacato di oggi più che contrattazione fa assistenza e gestisce le ricadute negative sui lavoratori fatte dai padroni e dal governo..
Credo comunque che non ci siano "strade di mezzo” ... solo se riusciamo a far ripartire la lotta in tutti i luoghi di lavoro, su tutta l'organizzazione del lavoro... nelle piazze ed a livello generale... sarà possibile operare un cambiamento e ridurre di molto le morti sul lavoro... ma allo stato attuale non c’è molto da sperare... e la situazione è destinata a peggiorare.
Umberto Franchi 5 settembre 2023