Il 
Museo Le Stanze della Memoria di Barga (LU) ospita, dal 7 al 24 settembre 2023, la mostra personale di Carlo Sciff, organizzata da 
Bernabò Home Gallery con il patrocinio del Comune di Barga. Curata da Francesco Mutti, l'esposizione sarà inaugurata giovedì 7 settembre 
alle ore 18.00.
Il titolo della mostra - Femina - fa 
riferimento alla ricerca dell'artista 
ligure, per il quale il corpo femminile, simbolo di bellezza assoluta e 
irraggiungibile, diviene possibilità di riflessione sulla condizione 
umana: passioni, criticità, emotività, rapporti 
interpersonali ed aspettative.
«Pensando ad un luogo dove l'Arte è di casa, pensiamo a Barga - dichiara Caterina Campani,
 Sindaco 
del Comune di Barga. Sulla linea di un'offerta culturale unica, si 
colloca la mostra di Carlo Sciff che, attraverso opere di matrice pop, 
invita a riflettere con positiva leggerezza e grande ironia 
sulle ossessioni e sugli usi e i costumi del nostro Paese».
«Bernabò Home Gallery - racconta la titolare Laura Piangerelli -,
 con 
le sue sedi storiche a Trezzo sull'Adda (MI), ha scelto di investire su 
Barga, aprendo tre spazi dedicati alle opere dei grandi artisti del 
Novecento e del contemporaneo, italiani ed internazionali, 
per trasformare Piazza Angelio in un centro d'arte diffusa. La mostra di
 Carlo Sciff, allestita al Museo Le Stanze della Memoria grazie alla 
disponibilità del Comune, s'inserisce appieno in questo 
percorso di valorizzazione degli autori storicizzati e degli artisti del
 presente, in un borgo ricco di storia e magia».
«Le opere di Carlo Sciff - 
spiega il curatore Francesco Mutti - ci consentono di 
raccontare il nostro contemporaneo, assecondando uno sguardo analitico 
sulla società e senza dimenticare quella fondamentale 
questione estetica che contraddistingue il suo percorso storico: il 
corpo femminile in tutta la sua forza vitale, lontano da una 
strumentalizzazione di massa e di puerile lettura, inteso come simbolo 
di una bellezza eterna e di un'eleganza inderogabile, assolutamente 
fondamentali nella comprensione dell'estetica dell'essere umano».
Il percorso 
espositivo comprende una selezione di opere appartenenti alla produzione
 storica dell'artista, unitamente ad un cospicuo numero di dipinti 
inediti, realizzati per l'occasione.
Carlo Sciff, al secolo Carlo Schiffini, artista dal passato nobilissimo di imprenditore e in grado di portare il nome dell'Italian Design
 ai massimi livelli 
internazionali, dichiara se stesso nel proprio lavoro: semplice, 
immediato, diretto, ai limiti del sarcastico, mai eccessivo, banale, 
scabroso o scandaloso.
Matrice fondamentale di tutta la sua poetica è l'ironia, con cui 
egli indaga e analizza il quotidiano, alla ricerca di un senso logico 
alle molte contraddizioni che lo caratterizzano: a un 
impianto visivo di chiara derivazione pop, egli però aggiunge la sagacia
 intellettuale della letteratura italiana e, ancor più, di quella 
latina, di cui è un conoscitore raffinato. Una ricerca in 
grado di attrarre l'occhio del visitatore e di stimolarne la conoscenza 
attraverso più livelli di lettura.
L'esposizione è visitabile presso il 
Museo Le Stanze della Memoria (Via di Mezzo, Barga) da martedì a 
domenica con orario 17.00-21.00. Ingresso libero. La mostra è 
accompagnata dal catalogo in forma di calendario, disponibile in loco. 
Per informazioni: M. +39 3294075473, 
www.bernabohomegallery.it.
Carlo Sciff (Bonassola - SP, 1946). Legato da 
sempre al campo del design sia d'autore che industriale, Sciff ha nella 
corrente della 
Pop Art degli anni Sessanta la propria matrice intellettuale ed 
esecutiva, nel recupero di una propensione all'enfasi pubblicitaria e 
alla mercificazione del prodotto attraverso modelli compositivi 
dalla linea pura ed essenziale, studiata sugli stereotipi popolari. Il 
serrato contatto con il genio di Vico Magistretti lo predispone 
all'analisi della forma oltre che del contenuto: da un lato la 
progettazione industriale porta in dote linearità e armonia cromatica; 
dall'altro, la direttiva letteraria, improntata su un'ironia colta e mai
 banalizzata, consente il dissacrante e divertito 
confronto con gli elementi basilari della Pop Internazionale - dove 
niente viene messo in discussione - mediante l'ostentazione funzionale 
della personale cultura classica latina che diviene parte 
fondamentale dell'opera. Il rapporto tra forme dalla immediata 
leggibilità, titoli ironici e citazioni latine dal reale risvolto etico,
 sebbene mai moraleggianti, inducono l'osservatore a riflettere 
con leggerezza sulle abitudini vuote, sulle ossessioni e sulle manie di 
una borghesia convenzionale e povera di autocritica. Degne di nota le 
partecipazioni al Premio Arte Roma (Roma, 2016), al Premio 
Roberto Zambelli (Perugia, 2016), al Premio Internazionale Michelangelo 
Buonarroti (Seravezza - LU, 2017), alla IIª Biennale d'Arte di Genova e 
ad alcune Fiere d'Arte Contemporanea (Lucca Art Fair 
2017, Arte Salerno 2017, Arte Cremona 2019). Tra le esposizioni si 
ricordano: Carlo Sciff, Galleria Centro Steccata, Parma (2014); IPOP Ultimate, La Vita oltre il Barattolo, Fuori 
Biennale IX Biennale di Soncino. A Marco, Soresina - CR (2017); Semel in Anno Licet Insanire, Fortezza Nuova, Livorno (2018); Corporis Voluptates, Galleria Spazio11, Pietrasanta - LU 
(2018); Repetita Iuvant, Galleria Il Forte Arte, Forte dei Marmi - LU (2019); Ab Ovo, Spazio Arte Petrecca, Isernia (2020); Media, Centro Espositivo Sirio Bandini, Cecina - 
LI (2021); Excursus, Chaos Art Gallery, Parma (2022); Cum Grano Salis, 1758 Venice Art Gallery, Venezia (2022); Alea Iacta Est, Tivarnella Art Consulting, Trieste (2023). 
Vive e lavora alla Spezia.
             
            
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