Le piste ciclabili

di C.Cristofani

Ho passato qualche giorno di ferie a Copenaghen, tipica città dei paesi nordici dove le vie e le case sono tutte uguali, le strade perfette, pulite, non un graffito su un muro ed ogni cosa al suo posto. Per gente come noi una noia mortale anche se poi ci sono alcune cose veramente belle, specialmente nell'edilizia moderna. Ma non è di questo che voglio parlare. La cosa che mi ha colpito maggiormente è lo straordinario reticolo di piste ciclabili e pedonali. Ogni strada del centro e della immediata periferia,, dove passano le auto, ha parallelamente una pista pedonale ed una ciclabile ben separate da cordoli. Perfetto! Ho invidiato molto, ad una prima riflessione, questo nuovo modo di muoversi (però sono al 95% biciclette e tricicli elettrici) infatti vanno più, sulle corsie loro dedicate, molto più velocemente delle auto che passano loro accanto. Ganzo, mi sono subito detto ci vorrebbe anche da noi un sistema in cui le vie ciclabili che dalla periferia anche lontana, convergono al centro della città in piena sicurezza. Poi sono arrivato in centro e mi sono reso conto che se noi abbiamo le piazze (alcune, forse troppe) piene di auto Copenaghen è un immenso parcheggio di biciclette in ogni dove e dove non ci sono le biciclette ci sono i tavoli dei ristoranti che noi chiamiamo barini, forse con poco rispetto verso chi vi lavora. Comunque mi sono posto il problema: meglio avere le biciclette in ogni angolo della città, che non è un belvedere, o parcheggi fuori porta e fare gli ultimi 300 metri a piedi? Visivamente le auto in centro fanno orrore e le piazze dovrebbero essere abbellite e riportate al buon gusto di antica data, ma anche vedere cataste di biciclette ovunque (anche se lì ci sono i parcheggi loro dedicati ma poco usati) non è un bel vedere. Ed allora? Penso che le ciclabili vadano bene fuori dalle Mura ed in periferia, in corsie preferenziali, ma dentro le Mura no esattamente come le auto a meno che non vengano costruiti parcheggi a loro dedicati. Per la cronaca se lasci la bicicletta dove non si può passa un camioncino della "Polite" che, una volta tagliata la catena, le porta via al deposito a differenza di noi che ci illudiamo basti una multa per scoraggiare i soliti furbi. Ed allora, in Centro le auto no, e le biciclette solo se vengono attrezzate aree di sosta dedicate - con rimozione forzata per chi sgarra - ma temo che come al solito prevarrà, quando si parla di queste cose, la soluzione più semplice: non fare niente.
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