Martina, infermiera, a Fassino: “Ora sventolerò il mio di cedolino”
Martina, infermiera, a Fassino: "Ora sventolerò il mio di cedolino"
Un accesso dibattito sta attraversando la comunità professionale sulle parole pronunciate dal parlamentare del PD
“Caro Piero Fassino, ora sventolerò il mio cedolino. Prevedo allerta meteo perché pioveranno lacrime, salate ed amare.
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Sarà il caso di aprire una raccolta fondi #gofoundme perché Lei dice che 4718 euro sono pochi?
In sintesi, non considera 4718 euro uno “stipendio d’oro”. La domanda, a questo punto, che in me sorge spontanea è: quale cifra può essere considerata stipendio d’oro?
Magari può fare un sondaggio tra i 5.6 milioni di Italiani che vivono in povertà o tra chi con un SMS si è visto togliere i sussidi. Lo può chiedere al mezzo milione di poveri, in Italia, che rinuncia alle cure e ai farmaci.
Non è certamente Lei la causa di tali problematiche ma la decenza di non ‘sventolare’ un cedolino da 4719 euro forse, dovrebbe esistere.
Dopotutto, se il PD sta facendo come il Titanic, il merito è proprio di tutti quelli che le scialuppe per la terza classe non hanno nemmeno pensato di costruirle. Vige il distacco completo dalla realtà che sta portando il Paese verso i più sordidi populismi.”
L’intervento dell’On. Piero Fassino, appunto, contro la demagogia sullo stipendio dei parlamentari, non ha potuto lasciarmi indifferente. La mia non vuole essere una critica nei confronti della somma percepita bensì all’assenza di connessione con la realtà; una realtà dove i temi caldi sono salario minimo e RDC. Dove gli studenti universitari si accampano fuori dagli atenei perchè incapaci di sostenere gli affitti. Dove OCSE dice che l’Italia è il Paese che ha registrato il calo dei salari più forte tra le principali economie.
L’onorevole si è dimenticato, inoltre, di citare i diversi benefit che i deputati hanno a disposizione e che si vanno a sommare all’indennità. Nel dettaglio circa 3500 euro per i costi di soggiorno a Roma, rimborso spesa per esercizio di mandato. Utilizzo gratuito dei mezzi di trasporto, oltre a rimborso trimestrale per viaggi fino a 4mila euro. Anche le spese telefoniche sono a carico dello stato con un rimborso di 1200 euro annui. Essere miopi di fronte al proprio privilegio, o fingerlo, ti porta ad essere cieco nei confronti della realtà. Il discorso di Piero Fassino è accettabile? No. Non in un paese dove regnano disuguaglianze e disequilibrio dei redditi.
Martina Benedetti
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Redazione Nurse Times
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