I consiglieri di opposizione (Pd, Lucca futura, Sinistra con, Lucca è un
grande noi, Lucca Civica - Volt - Lucca è popolare) presentano una
mozione per dire no alla vendita dell'ex scuola elementare di Vinchiana:
“Le 172 firme raccolte dai cittadini danno ragione al nostro
emendamento bocciato a febbraio: la maggioranza è ancora in tempo per
rimediare”
“Lunedì (31 luglio) è stata depositata in Comune
la petizione per scongiurare la vendita dell'ex scuola elementare di
Vinchiana, inserita invece nel piano delle alienazioni e valorizzazioni
immobiliari 2023-2025 dalla giunta Pardini. Ben 172 le firme raccolte
dai cittadini e dalle cittadine per salvaguardare la proprietà pubblica
dell'immobile e prevedere, nei suoi spazi, nuove funzioni di servizio
alla comunità. Insomma, in altre parole – evidenziano i consiglieri e le
consigliere dei gruppi di opposizione in consiglio comunale (Pd, Lucca
futura, Sinistra con, Lucca è un grande noi, Lucca Civica - Volt - Lucca
è popolare) – i cittadini hanno formalizzato la stessa identica
richiesta che Lucca Civica - Volt - Lucca è popolare aveva espresso a
febbraio con un emendamento, appoggiato da tutti i gruppi di minoranza e
respinto in modo compatto da tutta la maggioranza”.
I gruppi di
opposizione ripercorrono così la vicenda: “Nel corso del dibattito a
palazzo Santini la consigliera Valentina Simi aveva proposto di avviare
un percorso di ascolto del territorio prima di procedere, eventualmente,
alla vendita. Se la comunità della zona nord fosse stata interessata a
prendersi cura dell'edificio con finalità culturali, sociali,
ricreative, sarebbe infatti stato opportuno percorrere una strada
diversa. Proprio quella che oggi chiedono a gran voce i cittadini e le
cittadine. L'ex scuola di Vinchiana, è bene ricordarlo – dicono i gruppi
di centro-sinistra – è uno spazio coperto di 360 metri quadrati, con
1340 metri quadrati di resede che potrebbe accogliere di nuovo funzioni
pubbliche a servizio di un'area che soffre la distanza dal centro e un
certo isolamento: con la petizione presentata lunedì, la società civile
ha mostrato un nutrito interesse verso il possibile riuso dell'edificio,
che peraltro beneficia di una posizione centrale nella piccola
frazione. Certo, servono anche lavori di manutenzione e di messa in
sicurezza, ma riteniamo che investire in un bene comune e valorizzare le
spinte dei territori per un miglioramento della qualità della vita
dovrebbe essere uno dei compiti dell'amministrazione comunale”.
Continuano
i consiglieri e le consigliere di opposizione: “Sei mesi dopo, in
coerenza con l'emendamento presentato a febbraio, torniamo a fare la
nostra parte in consiglio comunale per ribadire la nostra posizione. Lo
facciamo con una mozione, sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione e
protocollata ieri (1 agosto), perché l'ex scuola di Vinchiana non sia
venduta e venga avviato un processo partecipativo di coprogettazione che
si avvalga sia del contributo delle comunità e delle associazioni del
territorio, sia dei singoli abitanti. Una strada del tutto percorribile
grazie al Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e
amministrazione per la cura dei beni comuni, oggi supportata anche dalla
petizione spontanea della comunità locale. Per approvare la mozione –
concludono – serviranno anche i voti dei consiglieri di maggioranza, che
a febbraio respinsero il nostro emendamento: ci auguriamo che in questi
mesi abbiano potuto riflettere meglio”.