Piano trasporto pubblico del comune di Lucca.


Il piano trasporti illustrato recentemente a grandi linee dall’assessore Santini, conferma ancora una volta la direzione intrapresa finora dall’attuale Amministrazione Comunale.

Massima attenzione per il Centro Storico, eventi, attività, mondo imprenditoriale, turismo e altrettanta indifferenza verso periferie, cittadini comuni ed ultimi in generale.

Tutto questo sta facendo emergere un malumore da tempo latente che si sta palesemente manifestando anche in tanti sostenitori della Giunta stessa.

Nel caso specifico, ignorare la richiesta di un servizio navetta al quartiere Giardino e in contemporanea prospettare nuovi servizi dove non richiesti, non si giustifica se non con la mancanza di sensibilità nei confronti di una classe sociale in difficoltà.

Un adeguato servizio di Tpl, richiesto a gran voce da tempo, in una zona con una grande concentrazione di alloggi popolari, negli anni trasformata in un ghetto, dove regnano povertà, disagio, precarietà e sofferenza, non avrebbe certo risolto tutti i problemi, ma sarebbe stato però un piccolo ma significativo segnale di attenzione verso tante persone che hanno bisogno di sentirsi parte della Comunità.

Oltretutto in un territorio già gravato di numerosi servizi per la città (una strada trafficatissima, il viale San Concordio, che è il principale collegamento con la zona industriale di Guamo e con la città di Pisa, il depuratore su cui convergono tutti i liquami della città e molti vengono portati con cisterne da molti comuni toscani, con frequenti ammorbamenti di miasmi, il canile ….) senza che vi sia una seppur minima compensazione in termini di servizi per i cittadini qui residenti!

Anche in questa occasione si preferisce invece guardare altrove, dove tutto luccica dove tutto splende, dove determinati interessi riescono a prevalere su tutto e tutti.

Non siamo peraltro di fronte ad un progetto che nel suo insieme sanerà le numerose carenze che da anni affliggono il settore, ma piuttosto un insieme di semplici accorgimenti tampone che non potranno avere risultati significativi: inserimenti di corse dove richieste senza una chiara linea operativa, l’inutile potenziamento di linee già funzionali, con spreco di chilometri e risorse.

Insomma nessun richiamo ad un piano strutturale che possa far pensare ad una visione lungimirante del settore.

Il tutto condizionato da un chiaro indirizzo aziendale non rispondente all’interesse dei cittadini.


Associazione Pons Tectus e Comitato Viabilità e Ambiente di Pontetetto

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