Un’intera
giornata dedicata al poliedrico studioso ed artista fiorentino che,
proprio a Pasquigliora di Molazzana, decise di trascorrere gli ultimi
anni della sua vita. In tanti all’inaugurazione del parco culturale
all’Alpe di Sant’Antonio, dove Maraini riposa
MOLAZZANA – Oltre 300 presenze,
per una giornata baciata dal sole nel comune di Molazzana.
La giornata dedicata al grande Fosco
Maraini - antropologo,
orientalista, alpinista, fotografo, scrittore e poeta fiorentino –
è stato un successo di partecipazione ed interesse.
Domenica
23 luglio,
all’Alpe di
Sant’Antonio, un
nutrito gruppo di persone ha fatto visita alla tomba del poliedrico
artista e studioso nel piccolo cimitero locale dove riposa – come
da sue volontà – dal 2004. La comitiva si è poi spostata, nella
mattinata, al rifugio dove le autorità hanno portato il proprio
saluto istituzionale, sono stati presentati i sei sentieri di
montagna nelle aree del parco tematico dove Fosco Maraini amava
trascorrere le sue passeggiate - recuperati grazie all’opera del
CAI Garfagnana, CAI Barga e CAI Lucca in collaborazione con la
Commissione Sentieristica Regionale – e si è parlato infine del
progetto della Casa
Museo Maraini.
Erano
presenti il sindaco di Molazzana, Andrea
Talani, il presidente
della Regione Toscana Eugenio
Giani, il consigliere
regionale Mario Puppa,
il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello
Bertocchini, il
presidente del GAL MontagnAppennino Stefano
Stranieri, il
presidente generale del CAI Antonio
Montani, il presidente
del CAI Gruppo Regionale Toscana Giancarlo
Tellini, il presidente
del CAI Garfagnana Luca
Mori, il presidente
del CAI Lucca Giulio
Godi, il presidente
del CAI Barga Luigi
Mazzanti, la moglie di
Fosco Maraini, la signora Mieko,
più vari rappresentanti delle associazioni di volontariato e dei
comuni limitrofi.
La mattinata è proseguita con due
escursioni – organizzate dal comune di Molazzana – fino alla 34^
(ed ultima) casa di Fosco Maraini, in località Pasquigliora,
raggiungibile solo a piedi, dal rifugio dell’Alpe di Sant’Antonio
– lungo il sentiero 133 -, o scendendo dal Sentiero della Libertà
dal Piglionico. Un rigenerante rinfresco – offerto da “Gli Amici
dell’Alpe” – ha ristorato i partecipanti per l’ora di pranzo.
Poi, nel pomeriggio, la giornata è continuata con la visita nella
casa di Fosco Maraini, la presentazione del libro per ragazzi “Le
montagne di Citiluvit. Storia e storie di Fosco Maraini”
a cura dell’autrice Francesca
Brunetti e il concerto
lirico a cura dell’Associazione Musicale “Il
Serchio delle Muse”.
A
concludere la riuscita manifestazione, un aperitivo finale. Per tutta
la giornata, a Casa Maraini, è stato inoltre possibile visitare la
mostra fotografica “Maraini
e la montagna. Immagini dal Karakhorum e Hindu Kush”
a cura del CAI
Garfagnana.
Assente
per impegni istituzionali il presidente dell’Unione
Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi,
il quale ha voluto però far arrivare il suo saluto: “Casa
Maraini – ha
commentato – rappresenta
un polo turistico e culturale di grande attenzione per la nostra
Valle e non solo. Grazie ad un contributo della Fondazione CRL e
dell’Unione Comuni Garfagnana, il comune di Molazzana ha acquistato
l’immobile prendendolo in gestione in collaborazione con il CAI
Garfagnana. La casa diventerà presto un museo, con il progetto di
trasformare l’abitato accanto in una piccola foresteria ed una sala
per incontri culturali. Attualmente la casa è accessibile al
pubblico con aperture sporadiche, con un preciso calendario che a
breve sarà stilato. L’idea, in futuro, è però quello di tenere
aperto ai visitatori in modo da diventare un luogo vivo di
memoria”.
Il
parco culturale “Le
Apuane di Fosco Maraini”
è un progetto del CAI Gruppo Regionale Toscana, sostenuto dal Parco
Apuane in fase di presentazione, risultato tra i vincitori del bando
GAL MontagnAppennino “Riqualificazione e valorizzazione del
patrimonio culturale”.