Beatrice Venezi è fascista?

Beatrice Venezi è fascista? Negli ultimi giorni la direttrice d’orchestra italiana è al centro di polemiche circa la sua collocazione politica. Ecco perché Tutto è cominciato in Francia, a Nizza. Il sindaco Christian Estrosi ha invitato la direttrice d’orchestra italiana Beatrice Venezi a dirigere il concerto di Natale. La scelta ha suscitato lo sdegno delle locali associazioni antifasciste, riunite nel collettivo “Nouscitoyens06”, che l’hanno definita appunto “neofascista”. Il comunicato delle associazioni antifasciste “Il Comune di Nizza non deve, sotto la copertura di un evento artistico e sfruttando l’Opera di Nizza, dare un assegno in bianco al neofascismo italiano”, si legge nel comunicato diffuso da Nouscitoyens06. “Ricordiamo le posizioni politiche e intellettuali assunte da Beatrice Venezi che si è impegnata con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, come consigliere musicale”. E ancora: “Molto presente sui media italiani, ha partecipato alla convention del partito di estrema destra Fratelli d’Italia nel maggio 2022 e ci tiene a dare la massima visibilità possibile all’ideologia che difende, sfruttando per questo la sua notorietà di direttrice d’orchestra. In un contesto di banalizzazione dell’estrema destra e del fascismo, l’invito rivolto alla signora Venezi a Nizza costituisce un gesto politico che contestiamo e denunciamo con forza”. Il caso di Lucca Il caso non ha fatto a tempo a fare notizia nel nostro paese che subito è montata una nuova polemica. Ieri sera Beatrice Venezi ha diretto a Lucca il concerto di apertura delle Celebrazioni del Centenario Pucciniano (Giacomo Puccini morì nel 1924 a Bruxelles). Ha fatto discutere, in particolare, la sua scelta di eseguire l’Inno a Roma del grande compositore lucchese: brano che godette di grande popolarità durante il ventennio fascista, poi adottato dall’MSI come inno di fatto del partito. «Non posso accettare censure e credo che neanche Puccini le avrebbe accettate», ha detto alla stampa prima di annunciare che avrebbe eseguito il brano di Puccini. «Spero che l’esecuzione di questo brano sia un invito per il Paese a riconciliarsi con la propria memoria storica e che l’arte e la cultura tornino al centro al di là delle posizioni politiche». E ancora: «L’ho sempre eseguito e continuerò a farlo. Stiamo facendo una guerra all’intenzione di Puccini», ha detto al quotidiano La Nazione. «I tedeschi allora cosa dovrebbero fare con la musica di Wagner? Mi sembra che loro abbiano fatto pace con la loro memoria storica. Puccini lo scrive nel 1919, è un inno patriottico. Continuare a leggere queste cose sotto un profilo ideologico lo trovo vetusto e superato». Insomma: provocazione oppure omaggio disinteressato? Beatrice Venezi “fascista”? Ad ogni modo, la vicinanza di Beatrice Venezi alla destra italiana non è un mistero. Infatti la direttrice d’orchestra è consigliera del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Non solo. Suo padre Gabriele Venezi nei primi anni Duemila è stato un dirigente nazionale del partito di ispirazione fascista Forza Nuova. «Forse c’è chi avrebbe preferito che io avessi genitori da centro sociale? Oggi parlano di mio padre come fosse una vergogna. […] Mi vergognerei se avessi avuto genitori che si fumavano gli spinelli. O una madre come la Cirinnà, che pubblica la foto “Dio, Patria e famiglia, che vita di merda”, che invece sono proprio i miei valori». Lo disse nel 2019 dopo che l’allora senatrice PD Monica Cirinnà a una manifestazione dell’8 marzo aveva mostrato un cartello con quelle parole. Nel 2021, infine, Beatrice Venezi ha ricevuto il Premio Atreju durante l’omonimo raduno annuale di Fratelli d’Italia. bilboard.it
Questo post ha 7 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/7477/beatrice-venezi----fascista-.php