Difendere Lucca: “Solidarietà a Beatrice Venezi. La censura umilia Lucca a livello mondiale”



Lucca, 13 luglio - “Il tentativo di censura verso Giacomo Puccini e Beatrice Venezi umilia Lucca a livello mondiale”, scrive Difendere Lucca dopo le polemiche sul concerto inaugurale del centenario pucciniano. E aggiunge: “L’aver cercato di impedire l’esecuzione dell’Inno a Roma macchia le celebrazioni. I membri che in polemica non si sono presentati all’inaugurazione sono indegni di far parte del comitato promotore”. 


“Lucca - continua la nota - sarà per sempre ricordata come la città dove le istituzioni in mano alla sinistra hanno cercato di impedire l’esecuzione di un brano di Puccini. Fortunatamente sarà ricordata anche per il coraggio di Beatrice Venezi e per il successo del concerto che ha aperto le celebrazioni per i cento anni della scomparsa di Giacomo Puccini”.


Puccini e Venezi - continua Difendere Lucca - sono stati infatti il binomio che ha realizzato un miracolo, dopo i molti passi falsi del comitato nazionale: riempire piazza Napoleone e realizzare un grande concerto in pochissimi giorni. Sullo sfondo il tetro tentativo di censura di un brano già cantato da Placido Domingo o Andrea Bocelli”.


“L’Inno a Roma è una canzone di Puccini, cantata in passato in grandi occasioni e davanti a ministri e capi di Stato. Pertanto non può essere ritenuto ‘provocatorio’ suonarla, mentre deve essere ritenuta una censura illegittima il vietarla. Ma probabilmente - conclude Difendere Lucca - alle stesse persone è dispiaciuto anche che il concerto sia stato aperto dall’Inno di Mameli, con il tricolore italiano a tutto schermo”.
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