95 anni fa, l’Italia, superava il record che era stato di Lindbergh e altri valorosi piloti mondiali.
Questo in tempi nei quali le trasvolate seguite con straordinario interesse, come più recentemente abbiamo seguito la sfida all’arrivo sulla luna.
Il lucchese Carlo del Prete e Arturo Ferrarin e atterrando nel tardo pomeriggio del 5 luglio 1928 sulla spiaggia presso Touros in Brasile avevano superato ogni altro uomo volando per 7188,16 km in linea retta, oltre 8100 km effettivi. Erano partiti la sera del 3 luglio dall’aeroporto di Montecelio presso Roma, da oltre 48 ore erano entro l’angusta cabina del SIAI Marchetti S64. Quando scesero dall’aereo si inginocchiarono e pregarono, poi issarono sull’aereo le bandiere italiana e brasiliana, simbolo del ponte che avevano aperto tra i due popoli, come testimonieranno nei giorni successivi le grandiose manifestazioni di giubilo, gli onori ed i trofei con i quali vennero omaggiati dalla popolazione brasiliana.
Per ridare la giusta conoscenza di questo illustre lucchese è stata recentemente fondata un’associazione dedicata a Carlo del Prete con presidente la nipote Alessandra Zita del Prete.
A presto ne verrà ufficializzata e pubblicizzata la creazione e si potrà chiedere di associarsi.
Vogliamo sperare che la città sia unita e solidale nell’intento di valorizzare giustamente la figura di questo giovane eroe che dette la vita per il perseguimento dei suoi ideali di scienza e fratellanza tra i popoli.