Il Comune di Altopascio ormai
sembra deciso a portare avanti l’ ulteriore sviluppo industriale
nell’area circostante la Riserva Naturale del Lago di Sibolla. A parte
noi di Altopascio Verde Socialista, nessuna voce contraria si leva, né
da parte della maggioranza, né dall’opposizione. Non ci meraviglia,
purtroppo.
Meraviglia, piuttosto, l’insistenza dell’ impresa, un
complesso aziendale di grande rilievo e importanza nel settore cartario,
che ripropone di nuovo la richiesta di realizzare un rilevante
ampliamento industriale proprio lì, all’interno del bacino idrogeologico
dell’ area protetta, considerata uno degli ambienti di maggior pregio
sotto il profilo della biodiversità tra le zone umide della Toscana.
La
cosa ci stupisce, perché oggi il mondo delle imprese ha tutta la
potenzialità per essere più avanti della politica sulle tematiche della
sostenibilità e della transizione ecologica.
La ricerca della
sostenibilità in genere non si esaurisce nell’impegno per il
miglioramento dei processi produttivi e nell’uso di materie prime
certificate, ma in molti casi dimostra rispetto per il territorio e
contribuisce in modo concreto alla tutela dell’ambiente.
Il
distretto cartario di Lucca, in tendenza con le lezioni impartite dal
cambiamento climatico, si contraddistingue sotto questo profilo e lo
dimostra anche dall’attenzione riservata all’importante evento tenuto a
Lucca lo scorso anno per promuovere l’urgenza di affrontare le questioni
legate alla sostenibilità e ai processi di difesa della biodiversità, e
che nel prossimo ottobre si ripresenterà: “Pianeta Terra Festival”.
L’iniziativa
urbanistica nella zona limitrofa alla Riserva del Sibolla si
differenzia e si rivela invece in aperta contraddizione con questo
quadro, con ovvi e crescenti effetti sotto il profilo reputazionale per
l’ Azienda richiedente, considerato il generalizzato cambiamento
culturale in atto che stigmatizza progetti di questa specie, che sono
contro i più elementari principi di sostenibilità ambientale.
La
costruzione di un grande magazzino industriale nel bacino idrogeologico
del lago, con un palese volume fuori scala rispetto al sistema
insediativo, costituirà infatti “un vulnus”, un oltraggio perenne per la
contigua Riserva Naturale del Lago di Sibolla, e ciò non solo per gli
aspetti paesaggistici, da non sottovalutare, ma per le criticità sugli
apporti idrici al lago e per le conseguenze che comunque ne potranno
derivare sulla biodiversità del sito protetto
Altopascio Verde Socialista
Mario Sarti e Roberto Petri