Dal
momento che mi ritengo il padre politico di tale iniziativa,
proseguivo, vi voglio raccontare la storia di come era nato il corridoio
ecologico.
Mi
venne proposto, nel 2019 e non essendo esperto in tale ambito per prima
cosa mi documentai, incontrando diversi tecnici ed esperti del settore,
mi convinsi che la cosa era utili per migliorare l’ambiente. Anche se
in parte della maggioranza c’erano dei dubbi, compreso il Sindaco al
quale non piaceva molto l’idea, decisi di partire lo stesso dopo
l’inverno, all’inizio del 2020, perché ritenevo e ritengo che era
importante dare l’esempio sulla biodiversità (una piccola goccia, che
poteva, insieme a tante altre, dare molti frutti per migliorare
l’ambiente in cui viviamo). Detti l’indirizzo di iniziare con i primi
500 metri, ma appena iniziato il taglio e visto il risultato anche dal
lato estetico decisi di continuare da Porta Elisa a Porta S. Donato.
Visto che tutto sommato non era male, decisi di completare l’anello
delle mura. Nelle settimane successive monitorai il pensiero dei
cittadini e mi convinsi che avevo intrapreso la strada giusta. La
maggior parte dei cittadini vedeva il corridoio ecologico in maniera
positiva, naturalmente c’era anche chi la pensava diversamente
rivolgendosi al Sindaco, come Italia Nostra a cui non piaceva quanto
fatto. Fui convocato dal Sindaco che era preoccupato per l’intervento di
Italia Nostra, gli dissi che la maggioranza dei cittadini la pensava
come me e gli dissi che le conclusioni si potevano tirare alla fine
dell’annata. Dal momento che piacque alla maggior parte dei cittadini
che avevano espresso un parere continuai anche nell’anno successivo, poi
arrivò il mio siluramento per le note vicende della manifattura, ma chi
prese il mio posto prosegui col corridoio ecologico (convinto o a mala
voglia bisognerebbe chiederlo a lui).
Voi,
rivolto agli Assessori, avete esordito sulla stampa comunicando che
avreste continuato l’esperienza ecologica del corridoio, salvo
rimangiarvi il tutto successivamente, visto lo sfalcio dei fossati,
quindi le cose sono due, o siete stati folgorati sulla strada di
Damasco, oppure è intervenuto chi è sopra a voi (forse ai Sindaci non
piace proprio il corridoio ecologico!?). Pensare che viviamo in un mondo
che sta correndo verso il baratro ambientale, mi chiedo e vi chiedo,
visto che avete figli piccoli, cosa intendete lasciare loro.
Mi
dispiace aver dovuto inviare questa mail, mi piacerebbe sapere i motivi
di questo cambiamento e non può essere una scusante rifare un
pezzettino di corridoio come ho letto. Mi piacerebbe incontrarvi per
parlare di questa grande opportunità, oltreché dei risvolti positivi
della biodiversità, che in molte parti d’Italia hanno portato come
esempio positivo dell’agire di un’Amministrazione.
Ad
oggi nessun incontro c’è stato, motivo per cui ho partecipato alla
Commissione Lavori Pubblici di stamattina per capire le ragioni del
cambiamento. Se non era una Commissione Consiliare avrei utilizzato il
termine esilarante, visto l’andamento, ma essendo una Commissione dei
nostri rappresentanti, devo dire che tristezza.
Il Presidente, che ringrazio per la concessione, mi ha dato la possibilità di fare una domanda al tecnico che per conto del Comune segue il corridoio ecologico: “che differenza c’è tra questo corridoio e quello degli anni passati?”, la risposta: “è più larga di cinquanta centimetri”. Da ciò e da altre risposte che ho udito si evince che la decisione di non continuare il corridoio in tre quarti degli spalti è solo politica.
Celestino Marchini