La
Filctem CGIL di Lucca è intervenuta durante i lavori del Consiglio
Comunale Aperto del Comune di Lucca riguardo al destino della gestione
del servizio idrico integrato
(acquedotti e fognature) del territorio lucchese, in vista
dell'imminente scadenza della concessione da parte di Geal, prevista per
dicembre 2025.
Seguiamo
sindacalmente il settore e ne sottoscriviamo il contratto nazionale di
lavoro applicato ai lavoratori addetti. Per questo esprimiamo una forte
preoccupazione
per la discussione che si sta consumando sul tema, per il futuro
destino dei lavoratori, del servizio stesso e degli utenti.
Ci
sembra infatti di vivere un déjà-vu: una fase confusa già vista agli
inizi degli anni duemila, quando i precedenti gestori (Comuni, Consorzi
ecc...) furono chiamati
a definire un nuovo assetto societario che rispondesse, anche dal punto
di vista dimensionale, ai sei neonati Ato (Ambiti Territoriali
Ottimali) regionali. Lucca, che rientra nell' “Ato1 Toscana Nord”, in
quella fase storica decise di non conferire il servizio
idrico ad un unico ente, scegliendo di intraprendere in solitaria la
strada di una gestione in “regime di salvaguardia” affidando il servizio
idrico a Geal, la quale opera tramite una concessione trentennale che
scadrà a dicembre 2025.
Siamo
rammaricati che nessuno degli amministratori intervenuti, citando le
proprie performance aziendali, abbia speso una parola di riguardo sul
merito dei lavoratori
e delle lavoratrici, che con le loro competenze garantiscono il
servizio agli utenti senza interruzioni, anche in condizioni di estrema
criticità, come durante tutta la fase pandemica per esempio.
In
questo quadro, le uniche certezze che abbiamo sono quelle giuridiche,
poiché sebbene il fronte normativo sia in parte mutato, il diritto
concessorio delle gestioni
idriche fissa ancora il limite invalicabile dei tre decenni senza
previsioni di ulteriori proroghe.
Oltre
a questo, le tre soluzioni possibili che la legge rende disponibili per
il conferimento del servizio prevedono: (1) il conferimento diretto ad
un gestore interamente
pubblico; (2) il conferimento ad un gestore pubblico/privato tramite
gara ad evidenza pubblica; (3) il conferimento ad un gestore privato
tramite gara ad evidenza pubblica.
Quello
che serve oggi è una posizione chiara e decisa, mentre gran parte della
politica continua con la propria retorica a girare intorno al problema,
ipotizzando utopiche
soluzioni che al momento non rientrano tra quelle previste dalle leggi
in materia.
È
chiaro che, se in futuro ci venissero prospettate concrete soluzioni
alternative, che oggi non sono previste, le valuteremo e ci
confronteremo anche su quelle. Ma
per il momento, sulla base di quelle disponibili, abbiamo invitato
tutta l'amministrazione comunale a non perdere la straordinaria
occasione di svolgere il proprio ruolo nell'interesse della
collettività, dei lavoratori di Geal e delle risorse idriche del
territorio, guardando con maggior interesse ad un gestore completamente
pubblico.
Abbiamo
evidenziato come soltanto il conferimento diretto ad un gestore
interamente pubblico ponga nelle mani del Comune di Lucca la possibilità
di negoziarne le caratteristiche
e le garanzie necessarie su qualità del servizio, quantità e tipologia
degli investimenti, strategie societarie e industriali, ma, soprattutto,
il sicuro mantenimento sul territorio dei lavoratori di Geal.
Garanzie
che secondo noi verrebbero meno con qualsiasi altra soluzione che
preveda una gara ad evidenza pubblica; cioè l'ingresso e/o il
mantenimento di un socio privato,
anche di minoranza.
Franco Galeotti, Segretario Generale Filctem Cgil Lucca