Mercoledì 21 giugno ex Ospedale Psichiatrico di Maggiano, Lucca
Serata dedicata alla raccolta fondi per sostenere il recupero della struttura
Nella
notte più breve dell'anno, la Fondazione Mario Tobino-ETS, in
partenariato con la Società Medico Chirurgica Lucchese, l’Associazione
Lucchese Arte e Psicologia e l’Associazione di promozione sociale
Archimede, organizza la quarta edizione di La Vita è una bella festa.
Il programma prevede alle ore 16.00 “Sorella Follia” visita guidata (percorso
storico dell’ex manicomio, biblioteca, stanzette del medico-scrittore
Mario Tobino e percorso Stanze con vista sull’Umanità)
Alle 18.00 introduzione del professor Enrico Marchi sul tema : Arte, follia e benessere psicosociale. Seguirà, uno spettacolo teatrale di e con Elisabetta Salvatori dal titolo “Delicato come una farfalla e fiero come un aquila” ispirato alla vita del pittore Antonio Ligabue.
Il mondo
libero di Antonio Ligabue in uno spettacolo di narrazione: la performer passa
dal racconto in terza persona ad alcuni primi piani interiori volti a penetrare
l’anima tormentata dell’artista. Il pittore era solito andare in giro con uno
specchio appeso al collo, talvolta riflettendosi per spalancare la bocca ed
emettere orribili suoni gutturali, simili a ruggiti. L’attrice propone il rito
più volte interrompendo il flusso della narrazione. La tela al centro della
scena non rimarrà bianca: più volte la raccont-attrice si avvicina, dipinge
qualcosa, ma solo alla fine dello spettacolo sarà chiaro di cosa si tratta. La
storia desolante di un uomo solo, tradito e abbandonato da tutti, che trova la
propria personale umanità nel rapporto con gli animali e con la natura, viene
narrata con pacatezza; l’attrice non scivola mai verso tonalità patetiche.
Attraverso il racconto si fa strada una sorta di pietas, il ruggito si fa
qualcosa di diverso dal richiamo bestiale dell’inizio; la voce della Salvatori
si sostituisce alla madre e alla donna che il pittore non stringerà mai, in un
abbraccio a distanza, sensuale e salvifico. Lo spettacolo si chiude con il
funerale di Antonio, il suono di una banda accompagna l’attrice che esce di
scena gridando con gioia frasi in dialetto emiliano: un crescendo emozionante e
toccante.
L’anima
tormentata del pittore è salva, la porta via con sé la donna in bianco, la
donna che porta il nome di sua madre, la donna che gli ha restituito la voce.
Sulla tela ormai è perfettamente riconoscibile il muso di una tigre che
spalanca le fauci.
Alle
19.00 aperitivo di benvenuto, presentazione dell’opera “Le donne
all’alga ed altri infiniti” del Maestro Federico Favali.
L'opera avrà
musica e libretto scritti dal compositore e musicologo lucchese Federico Favali.
Sarà la prima opera basata su libri di Mario Tobino. La vicenda sarà ispirata
da alcune opere dello scrittore viareggino come “Libere donne di Magliano”,
“Per le antiche scale”, “Gli ultimi giorni di Magliano” e “Sulla spiaggia ed al
di là del molo”. Si tratterà infatti di mettere in scena il lavoro che Tobino
svolgeva a Maggiano ma anche di rappresentare il suo sentire, la sua filosofia,
il suo essere allo stesso tempo medico, scrittore e poeta. Dunque la questione
non è mettere sulla scena un libro in particolare ma differenti scene che
rappresentino l’autore. In questo senso si tratta di un lavoro
innovativo. Sei personaggi - ex internati - si ritrovano e parlano
discutendo che cos’è per loro l’amore. Il concept di amore, dunque, è
analizzato da diversi punti di vista: amore familiare, amore fisico, amore
spirituale ecc. Si realizza dunque una riflessione su temi perennemente attuali
a partire dalla figura di Tobino. Per quanto riguarda la parte musicale saranno coinvolti cinque cantanti, cinque
strumentisti (un quartetto d’archi ed un percussionista).
A seguire Cena conviviale con interventi musicali del Maestro Alberto Bologni.
La
cena sarà servita nel giardino di Casa Medici, e prevede piatti del
progetto ConServe abbinati a vini Grandi Cru Costa Toscana. Stare
insieme in modo più sostenibile attraverso ConServe: quando la
produzione agricola della Piana di Lucca genera eccedenze o prodotti che
per calibro o difetti di fattura non possono essere commercializzati
come prodotto fresco, ConServe li recupera, trasformandoli in prodotti
di qualità e alimentando una filiera solidale, coinvolgendo persone
fragili, investendo sui loro talenti, su tradizioni e saperi che
rischiano di essere dimenticati, in uno spazio fisico rigenerato.
Prenotazione obbligatoria alla segreteria organizzativa entro lunedì 19 giugno p.v. Tel: 0583 327243
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