NON SONO D’ACCORDO CON VITTORIO SGARBI

Sorprende che Vittorio Sgarbi chieda un “cambiamento in senso liberale” proponendo Pardini, in una coalizione che ha la presenza significativa non solo di Casa Pound, ma anche di chi (Fratelli d’Italia e Lega) inneggia ad una società patriarcale (Dio, Patria, Famiglia), che di Rinascimentale non ha proprio nulla, anzi ha tutto del più bieco, inattuale, mortifero “oscurantismo”:

Sorprende anche che Vittorio Sgarbi sottintenda che la giunta decennale di Alessandro Tambellini sia stata illiberale. Sorprende perché lui stesso è stato accolto con tutti gli onori e aperture (tra l’altro, continuano , ancora), dando un contributo importante con le mostre realizzate per qualità e risalto.

Sorprende quindi per questa scelta. Ma si sa, ma si vede: Vittorio Sgarbi, come dimostra anche questa scelta, è un battitore libero, che ama molto di più, almeno in politica, i valori (se valori ci fossero) della destra che quelli della sinistra, e che comunque al di là di tutto ama molto, in modo torrenziale, se stesso.

Infine Vittorio Sgarbi conosce la vita culturale lucchese nella sua profondità e soprattutto articolazione? No, non la conosce e probabilmente non gli interessa neppure. Perché soprattutto in questi ultimi anni, sono nati e hanno un risalto, più o meno grande, alcuni appuntamenti di livello nazionale ( i due eventi famosissimi i Comics e il Summer Festival e poi alla rinfusa Photolux Festival, Lucca Film Festival, Lucca Classica Music Festival, Cartasia, Dillo in Sintesi ecc), per non considerare l’attività svolta dalle numerose associazioni musicali, cinematografiche, teatrali, fotografiche.

Soprattutto a Lucca sono presenti già visibili qualità espressive in tutti i settori artistici, che non hanno avuto valorizzazioni adeguate o anche esperienze troppe isolate, in un tempo in cui i linguaggi tendono a intrecciarsi.

E’ un impegno che forse nessuno, per fare un esempio concreto, come Daniele Bianucci, il candidato che, non a caso, ha ottenuto più preferenze in assoluto, ha realizzato in questi cinque anni, essendo presente in prima persona con le idee, l’organizzazione e la gestione stessa. E’ per questo, che, al di là delle critiche, trovo nel centro-sinistra la possibilità di continuare, andando oltre, questo lavoro, anche per chi, come me, sa che non ci sono limiti alla trasformazione dello stato delle cose.

Gianni Quilici

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