Ha
avuto un’abbondante partecipazione la presentazione del libro “Prezzi
alle stelle. Non è inflazione, è speculazione”, scritto da Alessandro
Volpi, professore dell’Università
di Pisa. L’incontro con l’autore, organizzato dalla Cgil Lucca, si è
svolto nella serata di giovedì 8 giugno nell’auditorium del Palazzo
delle Esposizioni in Piazza San Martino.
Nell'auditorium
quasi completamente pieno si sono riuniti esponenti di rilievo del
sindacato, tra cui il Segretario Generale della Cgil Lucca Fabrizio
Simonetti, in
veste di moderatore, e il Segretario Generale della Cgil Toscana
Rossano Rossi, a cui sono state affidate le conclusioni, ma anche delle
associazioni degli imprenditori. Hanno infatti portato il loro
contributo Marcello Gozzi, direttore di Confindustria Toscana
Nord Lucca-Pistoia-Prato, Sara Giovannini, direttrice di Confcommercio
Lucca e Massa Carrara, e Roberto Favilla, direttore di Confartigianato
Imprese Lucca.
La
presentazione del professor Volpi ha esposto chiaramente i contenuti
del suo manoscritto: l’inflazione degli ultimi due anni non sarebbe
infatti uguale a quella tradizionale,
come invece verrebbe da pensare seguendo la narrazione dei media.
Stavolta le sue origini non sono da ricercare nel tradizionale
meccanismo della domanda e dell’offerta, ma nella speculazione
finanziaria effettuata sui derivati dei beni energetici. Strumenti,
questi ultimi, nati come assicurazione sul valore dei beni di
riferimento, che al giorno d’oggi sono invece uno dei principali fattori
che ne determina il costo. Per questo, le misure messe in atto dalla
Banca Centrale Europea in primis, sono inefficaci, se
non controproducenti, nel contrasto dell’inflazione. E a farne le spese
maggiori sono nuovamente le fasce più deboli della popolazione, il cui
reddito non riesce a tenere il passo con l’aumento del costo della vita.
Bisogna
poi ricordare che gli oltre 40 miliardi investiti dallo Stato italiano
per calmierare i prezzi delle bollette in questo frangente sono andati a
rimpinguare le
tasche delle imprese dell’energia, invece che venire destinati, ad
esempio, a scuola o sanità. Quelle fatte rispetto all’inflazione sono
dunque scelte politiche molto rilevanti, che vanno ad impattare sulla
vita quotidiana, e sul suo costo, per tutti i cittadini.
Motivo per cui, la discussione relativa all’inflazione e alle misure
per il suo contrasto dovrebbe diventare un argomento di interesse
primario nel dibattito pubblico.
La
discussione sviluppata in seguito dai rappresentanti degli imprenditori
ha permesso di calare concretamente la questione nel contesto economico
del territorio italiano
e locale, misurandone gli effetti a più livelli. Ha inoltre tenuto
banco l’argomento della contrattazione, individuato come strumento di
garanzia fondamentale sulla qualità del lavoro e delle retribuzioni (e
di conseguenza per il contrasto dell’inflazione)
tanto per le imprese che per i lavoratori.
Non
ha fatto mancare il proprio contributo nemmeno l’interessato pubblico
da cui, al termine degli interventi, diverse persone hanno voluto
porgere le loro domande e
proporre le proprie considerazioni. Tra la platea erano presenti anche
Luca Menesini, presidente della Provincia, l’ex sindaco Alessandro
Tambellini, l’ex vicesindaco Giovanni Lemucchi, e il consigliere
comunale Daniele Bianucci.